Genova, 7 maggio 2012 - In una giornata segnata dal grave attentato all'amministratore delegato di Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi, che ha fatto ripiombare Genova in un'atmosfera da anni di piombo, sfuma la vittoria al primo turno del candidato sindaco del centrosinistra Marco Doria, che ottiene solo il 48,31% dei voti.

Al ballottaggio, il docente universitario, che si è aggiudicato a sorpresa le primarie di coalizione battendo il sindaco uscente Marta Vincenzi e la senatrice del Pd, Roberta Pinotti, dovrà vedersela con Enrico Musso, candidato con una propria lista civica in cui è confluito anche l'Udc (15%). Eppure la lotta è stata serrata con il candidato del Movimento 5 Stelle, Paolo Putti (13,86%) e quello del centrodestra, Pierluigi Vinai (12,68) sempre a tallonarlo. 

REAZIONI - ''Quando il 45% dei cittadini non va a votare, questo sì che è un fatto drammatico'', ha affermato il portavoce dei comitati per Marco Doria sindaco, Silvio Ferrari. ''Una soddisfazione, sobria, ci sarà quando vincerò" ha dichiarato invece Marco Doria, per il quale "è indifferente chi troverò come eventuale avversario".

"Invito i genovesi che mi hanno votato ad andare a votare di nuovo tra 14 giorni per far vincere il candidato e la coalizione più credibile, il centrosinistra - ha proseguito -. Non ho nulla da recriminare verso la mia coalizione, si sono impegnati tutti. Queste amministrative hanno elementi in comune con le elezioni negli altri Paesi europei: un'ampia area di malessere e malcontento che si è espressa con un alto livello di astensionismo e con l'affermazione di partiti fortemente critici con la solita politica. A Genova il centrosinistra ha tutti i numeri per governare questa città - aggiunge -. Non saranno 14 giorni in più a farmi perdere le energie''.

E Musso, nei panni di sfidante, ha accetta la competizione: "Chiederò il voto a tutti i genovesi di destra e di sinistra, perché abbiamo un progetto di città che dà molto di più ai genovesi di quanto abbia saputo dare la sinistra in questi anni". Doria, però, non teme il confronto: "Vedo che a Genova c'è una debacle del centrodestra. Cinque anni fa il candidato Enrico Musso aveva preso il 46% dei voti, ed era lo stesso candidato che si è presentato oggi e che al momento prenderebbe circa il 15%". Come dire: sfida segnata.