Roma, 8 maggio 2012 - {{WIKILINK}}Spending review{{/WIKILINK}} : il governo chiama, il cittadino risponde. Sono oltre 95 mila, una media di un messaggio ogni due secondi, le segnalazioni inviate dai cittadini in una settimana. 

Oltre 24mila quelle ricevute nel fine settimana del 5 e 6 maggio, con un flusso costante, consistente anche durante le ore notturne. L'esecutivo chiedeva consigli su dove e come tagliare la spesa pubblica (o meglio: dove si possono evitare gli sprechi), gli italiani non si sono fatti pregare.

I CONSIGLI DEGLI ITALIANI - Sanità, Enti locali, ‘auto blu’, tetti agli stipendi, risparmio energetico, consulenze, pensioni: sono questi i temi su cui si concentrano le segnalazioni degli italiani.

La partecipazione degli italiani al progetto di revisione della spesa pubblica - si legge nella nota - è stata particolarmente elevata e dalle numerose mail giunte vi è un sollecito al governo ad intervenire in modo tempestivo per cancellare le inefficienze.

A scrivere sono in prevalenza cittadini, e tra questi molti giovani, ma anche dipendenti delle pubbliche amministrazioni e liberi professionisti, ricercatori, professori universitari, oltre a imprenditori, associazioni di categoria, enti no-profit, think-tanks.  Circa 1/6 dei messaggi contengono il medesimo testo e, quindi, cià lascia pensare a una campagna organizzata.

GIARDA: BASTA SUPER UFFICI - Basta con i mega-uffici per i dirigenti pubblici che d’ora in poi si dovranno abituare a stare in uffici più piccoli. “Anziché stare negli splendidi uffici di 40 metri quadri devono rassegnarsi a stare in un ufficietto di 15 metri quadrati”, ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento Piero Giarda intervenendo a un convegno sulla spending review organizzato dalla Scuola superiore della pubblica amministrazione.

Uno degli obiettivi del lavoro della spending review è di non aumentare ancora le tasse, ha spiegato poi il ministro. “L’obiettivo di chi ha responsabilità, noi come governo voi come amministratori, è di limitare i danni per le future generazioni e impegnarsi affinché figli e nipoti non abbiano a soffrire delle troppe dissennatezze del passato nostre e vostre”, ha osservato.

Nello stesso convegno è intervenuto il ministro della Pubblica Amministrazione Filippo Patroni Griffi che ha ribadito che "Il processo di revisione della spesa deve essere a carattere selettivo e non indifferenziato”.