ROMA, 12 maggio 2012 - Il ministro della Giustizia{{WIKILINK}} Paola Severino {{/WIKILINK}}è una che tira dritto e promette di non farsi fermare dalle polemiche: andrà fino in fondo sul decreto anticorruzione, assicura, e non ha ancora contemplato l'ipotesi di porre la fiducia nel provvedimento.

Nel frattempo, vista la lentezza dei processi e la penuria di magistrati, la Guardasigilli ha oggi firmato per l’assunzione di 325 magistrati ordinari vincitori di concorso.

 

ANTICORRUZIONE - "Sull’anticorruzione il governo andrà fino in fondo", afferma dunque la Severino parlando al Sole 24 Ore, e aggiunge che si augura che "la commissione voti un buon testo anche in vista della scadenza di Parigi" di giugno per il test Ocse. Inoltre per accelerare il processo civile è in arrivo "la riforma dell’appello".

"Confido nella maggioranza", dice il Guardasigilli, avvertendo che le priorità non cambiano e che "questo governo non è stato nominato per sopravvivere stentatamente, rinunciando a parti fondamentali del programma". E la lotta alla corruzione "rappresenta un punto fondamentale del programma di ripresa economica e di rispetto della legalità". Certo che "mi piace percorrere tutte le vie del dialogo prima di pensare a un ultimatum - dice - anche se la mediazione politica non potrà andare oltre i limiti di miglioramenti delle definizioni e di alcuni aggiustamenti nei limiti di pena".

FALSO IN BILANCIO - Quanto al falso in bilancio che arriverà in Aula a fine mese, Severino sottolinea che sarebbe "ingenua se sottovalutassi l’esistenza di un problema politico anche qui. Stiamo studiando gli emendamenti presentati".

Intanto, per accelerare i tempi della giustizia "entro settembre arriverà la revisione della geografia giudiziaria e l’operatività dei tribunali delle imprese, una priorità assoluta" e si punta a chiudere "prima dell’estate" con il decreto attuativo che porterà "una revisione consistente".

IDV: ARGINE AL PDL - “Buone le intenzioni del ministro Severino e si confida che la sua esperienza sia un argine alle pretese del Pdl, che appare poco interessato a una seria normativa contro la corruzione e reati contro la pubblica amministrazione. Ad oggi, purtroppo, ci limitiamo a registrare il risentimento pdiellino verso il ministro della Giustizia a causa del parere negativo sull’emendamento ad personam per Berlusconi, con stravolgimento del reato di concussione”, dichiara il capogruppo dell’Italia dei Valori in commissione Giustizia al Senato, Luigi Li Gotti.