Roma, 17 maggio 2012 -  Il Senato ha approvato all’unanimità il disegno di legge 2805, che elimina le differenze tra i figli nati dentro e fuori dal matrimonio. Il testo era stato licenziato in prima lettura, anche allora all`unanimità, dalla Camera il 30 giugno scorso con 476 sì, nessun contrario e un astenuto. Il ddl, notevolmente modificato dal Senato rispetto alla formulazione uscita da Montecitorio, tornerà quindi alla Camera per l’approvazione finale.

Nel disegno di legge si prevede, sostanzialmente, che lo status giuridico di figlio diventi “unico e uguale per tutti”. Via libera anche all`estensione dei vincoli di parentela, che non si instaurerebbero più solo con padri e madri ma con le intere famiglie di origine. Un aspetto molto importante, questo, che parificherebbe la situazione anche ai fini successori.

La discriminazione più macroscopica ancor oggi presente in Italia, si legge infatti nella relazione che accompagna la legge, è quella che non fa considerare i nati come eredi legittimi delle famiglie dei genitori.
Ancora, il testo prevede l’equiparazione, per i figli naturali, delle procedure relative alle controversie tra i genitori e all`affidamento dei figli in caso di separazione. Il ddl attribuisce poi la delega al Governo sulla base del nuovo principio di un unico status giuridico per i figli. Uno dei decreti attuativi riguarderà la disciplina delle successioni e delle donazioni, ai fini dell’eredità. I decreti di delega si occuperanno anche di prova della filiazione, presunzione di paternità del marito, azioni di riconoscimento e disconoscimento dei figli, dichiarazione dello stato di adottabilità.

Infine è stato sciolto anche il nodo sul quale si è verificato uno scontro in Aula tra Pdl e Pd, ossia il trasferimento delle competenze per i figli naturali dal Tribunale per i minori a quello ordinario, così come stabilito in commissione Giustizia con un emendamento a prima firma del presidente Filippo Berselli (Pdl). In base alla mediazione raggiunta in commissione Giustizia dopo una sospensione dell’esame in Aula del provvedimento, sono state precisate norme procedurali che forniranno ai tribunali ordinari gli strumenti adeguati per poter tutelare al meglio i diritti dei minori, in attesa che il Parlamento istituisca finalmente i Tribunali per la famiglia.

LE REAZIONI BIPARTISAN  -  Soddisfazione da parte delle forze politiche e in particolare della relatrice, Alessandra Gallone (Pdl): “Sono davvero soddisfatta: d’ora in poi - ha detto - tutti i figli verranno indicati nel Codice Civile solo come “figli” al posto della vecchia denominazione di figli legittimi e figli naturali”.

Tra le modifiche che abbiamo apportato al testo ricevuto dalla Camera - ha spiegato - c’è quella importantissima che riguarda il Tribunale di competenza in caso di controversie tra i genitori e relativi procedimenti rispetto all’affidamento e mantenimento dei figli: abbiamo stabilito che d’ora in avanti sarà quello ordinario”.

 “Non importa da chi siano nati, se da genitori sposati o conviventi, o adulteri. Non importa se siano stati adottati. In qualunque caso, sono figli. E a loro, solo a loro, e alla salvaguardia dei loro diritti - ha concluso Gallone - dobbiamo pensare”.

Soddisfazione anche da parte della capogruppo del Pd, Anna Finocchiaro. “Penso che oggi, con l’approvazione di questo ddl, sia stato compiuto in Senato un passo importate che finalmente garantirà gli stessi diritti ai figli nati dentro e fuori il matrimonio”. “Si pone fine a una insopportabile ed ingiusta discriminazione. E’ stato compiuto un atto di civiltà e modernità: i figli devono essere uguali di fronte alla legge e di fronte a tutte le normative che riguardano la tutela, la crescita e la formazione dei minori”. “Ora - ha concluso Finocchiaro - è necessario che questo provvedimento diventi legge entro la fine della legislatura perché così riusciremo a colmare importanti lacune legislative di cui l’Italia soffriva”.

Anna Serafini, senatrice del Pd, ha voluto da parte sua sottolineare la “questione del tribunale della persona e delle relazioni familiari. E’ veramente una grande scelta quella del Senato: indicare con nettezza la volontà di procedere in tempi rapidi all’approvazione di una nuova legge che riunifichi le competenze dei tribunali minorili e di quelli ordinari”.

Questa legge ha infine rilevato la senatrice Elisabetta Alberti Casellati del Popolo della Libertà - è uno straordinario traguardo di civiltà perché i figli tornano a essere figli senza aggettivi, senza discriminazioni. I figli sono figli e basta. Per la prima volta il figlio naturale avrà il riconoscimento del vincolo di parentela: avrà fratelli, zii, nonni. Questa parificazione comporterà anche benefici di tipo economico, per esempio nella successione. Speriamo ora che la Camera approvi al più presto questo testo, facendo diventare legge questa norma di rilevanza straordinaria che è nell’interesse di un Paese più aperto e più moderno”.