Torino, 24 maggio 2012 - "Quello dei dipendenti pubblici non è un mercato perché le regole sono diverse, ma auspico che qualcosa di simile a quello che abbiamo fatto per i dipendenti privati relativamente alla possibilità di licenziare sia inserito nella delega al ddl anche per i dipendenti pubblici". Lo ha sottolineato il ministro del Lavoro Elsa Fornero rispondendo ad una domanda di uno studente della facoltà di Economia, dove è venuta a spiegare la sua riforma del lavoro, che le domandava perché il provvedimento interessa i lavoratori del settore privato e non quelli del pubblico.

"Patroni Griffi - ha aggiunto Fornero - ha questa delega, siamo in contatto, stiamo lavorando insieme non vogliamo ci siano difformità di trattamento con il privato, non è possibile che diciamo certe cose sul settore privato e poi non le applichiamo al pubblico".

Lui Patroni Griffi replica in serata alla collega: "Sui licenziamenti nella Pubblica amministrazione bisogna approfondire in consiglio dei ministri".

L'ARTICOLO 18 - "Non c’erano ragioni ideologiche per modificare l’articolo 18, ma un’esigenza di ammodernamento nella regolazione dei conflitti tra datore di lavoro e lavoratore", ha detto il ministro. A proposito delle nuove norme Fornero ha detto: "Se fossi un giudice sarei offeso. C’è una sostanziale sfiducia da parte di tutti nel fatto che i giudici siano capaci di fare il proprio lavoro, che vadano avanti per partito preso. Se vogliamo crescere come Paese dobbiamo smetterla con i pregiudizi. Ci sono giudici che sanno fare molto bene il loro lavoro".

GOVERNO-CONFINDUSTRIA - Il ministro della Funzione Pubblica, Filippo Patroni Griffi è pronto a incontrare il neo presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, per discutere di riforma della pubblica amministrazione e di semplificazione. Le parole del Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi "confermano la bontà del cammino intrapreso dal Governo. Bisogna attuare in primo luogo - spiega il ministro della Funzione Pubblica, Filippo Patroni Griffi - le leggi già vigenti da qualche anno che non sono state applicate. Bisogna attuare in tempi certi le semplificazioni introdotte con 'Semplifica Italia' e bisogna ragionare al tavolo con imprese ed Enti locali su nuove semplificazioni che introdurremo nel prossimo provvedimento".

Ma bisogna lavorare "anche sul piano della trasparenza e della produttività della Pubblica Amministrazione attuando le norme che ci sono e correggendo quelle che non hanno funzionato. Proprio per questo invito il Presidente Squinzi al Dipartimento per un confronto operativo su Riforma PA e Semplificazioni. Siamo disponibili da subito".