Bergamo, 2 giugno 2012 - Siparietto tra Maroni e Bossi, sul palco del PalaCreberg di Bergamo, dove si svolge il congresso della Lega lombarda. Il senatùr sale sul palco proprio mentre inizia a parlare Roberto Maroni. E Maroni, senza scomporsi: "E’ venuto a suggerire", ha scherzato.

L'idea da far passare, pare, è quella dell'unità tra il senatùr e il triumviro che molti pensano lo sostituirà a capo della Lega:  “Quel che ha detto Maroni mi è piaciuto, vuol dire che li ho allevati bene, anche Maroni, è una mia creatura”, ha esordito Umberto Bossi, prendendo la parola dopo Maroni

RIVOLTA FISCALE - Nel suo intervento Maroni ha invitato i sindaci leghisti a scendere in piazza e fare la “rivolta fiscale” contro l’Imu, il 17 giugno. “I nostri sindaci devono essere disposti a restituire la fascia tricolore, se necessario”, ha detto il triumviro della Lega Nord.

VOTO LIBERO - Il presidente federale della Lega Umberto Bossi non dà indicazioni di voto per l’elezione del nuovo segretario nazionale lombardo. “Chiunque voti quello che vuole”, ha detto dottolineando che "l’importante è che, chiunque venga eletto, si chiuda tutto. La Padania guarda avanti e noi non ci fermiamo”.

Poi aggiunge:  “Noi non andiamo in pensione, è vietato andare in pensione per chi ha dimostrato capacità: così faro io, starò qui a lavorare”.

"Mi sembra che bolla in pentola la voglia di rinascita”, sostiene il presidente della Lega Nord {{WIKILINK}}Umberto Bossi{{/WIKILINK}}. 

TORNA IL COMPLOTTO - “Penso che sono cose organizzate. Non si può combattere uno Stato e pensare che ti mette i tappeti rossi”, ha detto il presidente federale della Lega Umberto Bossi. Lo Stato, ha aggiunto, “Dopo un po’ reagisce e ti manda i magistrati” ma “Quello che non possono toglierci è la nostra voglia di libertà. Se è salva quella è salvo tutto.  Possiamo perdere dei voti a volte, ma i voti non sono indispensabili. Per noi è importante che vada avanti la libertà della Padania”. In ogni caso, ha concluso, “Contro i colonialisti dobbiamo essere cattivi, decisi”.