Palermo, 7 giugno 2012 - “Il mio governo e io abbiamo sicuramente perso in questi ultimi tempi l’appoggio, che gli osservatori ci attribuivano, dei poteri forti. Non incontriamo, infatti, favori in questo momento di una grande quotidiano che è espressione autorevole di poteri forti, e presso Confindustria. Ma scopro oggi che il potere fortissimo dell’Acri apprezza la nostra azione”. Lo ha detto il premier Mario Monti, collegato in videconferenza al congresso nazionale dell’Acri, in corso a Palermo."Nell’ultimo anno l’Italia ha attraversato momenti difficili che non sono purtroppo dietro le spalle”.

'SIAMO STATI INCISIVI' - “Ma abbiamo iniziato con forza, supportati con coraggio dai nostri cittadini, un discorso serio di riforme strutturali. Oggi l’opinione pubblica appare concentrata a constata, qualche volta denuncia, la mancanza dello slancio riformatore del nostro governo. Non posso negare che avremmo potuto fare di più e meglio, ma molte delle riforme sono state messe a punto con incisività, nonostante molte di queste riforme infrangessero molti dei tabù che erano intoccabili. Penso alla riforme della pensioni”. Lo ha detto Mario Monti intervenendo in videoconferenza al congresso nazionale dell’Acri.

RIFORMA LAVORO SOTTOVALUTATA - La riforma del mercato del lavoro “è stata molto sottovalutata in Italia soprattutto da coloro, come il sistema delle imprese, che ne sono e ne saranno i principali beneficiari e che forse non hanno colto come aspetti considerati tabù fino a 4-5 mesi fa siano stati infranti e scardinati”.

GRATI ALLA GERMANIA - “Le istituzioni hanno troppe volte agito in modo tardivo miope e unidirezionale. Il rigore dei conti pubblici, lo dico a scanso di equivoci, non è in discussione. Questa deve essere una condzione per tutto il Paese. Dobbiamo essere grati a chi ha tracciato la strada. E’ il caso della Germania”.

DOMANI CDM? - Chiuso il collegamento con Palermo, Monti è tornato in tutta fretta nel suo studio. Dal pomeriggio, a Palazzo Chigi, sono infatti in corso una serie di incontri tra il presidente del Consiglio, Mario Monti, e alcuni esponenti dell'Esecutivo, tra cui il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, e il Guardasigilli, Paola Severino. I colloqui sui molti dossier urgenti (o scottanti) precedono la prossima seduta ufficiale dell'Esecutivo, che potrebbe tenersi domani.