Roma, 19 giugno 2012 - Un tavolo tecnico per trovare la soluzione sugli esodati. E’ questa la proposta del ministro del lavoro, Elsa Fornero, fatta nel corso dell’incontro che si è tenuto a Montecitorio con la maggioranza. Al termine del vertice, Pd e Pdl si sono detti “disponibili” ad approvare il ddl lavoro entro il 28 giugno, data fissata dal ministro nel suo appello,  ma a condizione che il Governo domani dia risposte sulle questioni poste dai due partiti. In particolare "sugli esodati aspettiamo una risposta vincolante e definitiva", ha spiegato il capogruppo del Pd Dario Franceschini. Ci aspettiamo "precise risposte", ha sottolineato il capogruppo del Pdl Fabrizio Cicchitto. Anche Fli e Udc hanno confermato la loro disponibilità a dare l'ok alla riforma entro il 28 giugno.

RIFORMA DEL LAVORO - La Fornero oggi pare avere 'addolcito' la sua posizione in merito ai contenuti della riforma del lavoro: "Se non va, si cambia", ha spiegato il ministro. Dal canto suo, il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi ha definito  la riforma "una boiata", ma "va approvata entro il 28". (SONDAGGIO La riforma del lavoro è "una boiata"?). Il ministro ha replicato: "Sono sicura che si ricrederà".

ESODATI - Anche oggi, comunque, ha continuato a tenere banco l'affaire esodati. In mattinata la Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro ha rilanciato:"Gli esodati sono almeno 370 mila". La Fornero, riferendo in aula al Senato, assicura che i lavoratori interessati "meritano di essere salvaguardati dagli effetti dal recente inasprimento dei i requisiti per l’accesso alla pensione”.  Il ministro esordisce garantendo di voler dare “chiarimenti al paese” su un tema che genera “forte interesse e forte apprensione”. La situazione è “oggettivamente complessa”.

Intanto, dall'informativa della Fornero emerge che i lavoratori di Termini Imerese in cassa integrazione straordinaria che hanno i requisiti per la pensione con le vecchie regole entro i due anni di cigs e i 4 di mobilità saranno salvaguardati dal nuovo provvedimento che il Governo intende adottare.

"NON HO MENTITO SUI NUMERI" - Sul balletto delle cifre, la Fornero respinge "con forza ogni insinuazione sul fatto che io abbia fornito cifre non vere (VIDEO) o che io abbia inteso sottrarre dati alla pubblica conoscenza. Rivendico chiarezza e trasparenza volta a risolvere subito i problemi nel rispetto di stringenti vincoli finanziari”.

La tabella dei “400 mila soggetti risultanti all’Inps”, ribadisce Fornero, “ha impropriamente alimentato la polemica dei giorni scorsi”. Quella tabella è “parziale e fuorviante” e si presta a “facili strumentalizzazioni”. I lavoratori che saranno salvaguardati sono "65.000 unità".

"ALTRI 55 MILA DA SALVAGUARDARE" - Il Governo ha preferito trovare una soluzione per le 65.000 persone già senza lavoro, ma non ha “trascurato il problema meno urgente” delle altre che lasceranno il posto dal 2014.  La platea degli ulteriori lavoratori da salvaguardare sono "55 mila" (in totale, quindi, 120 mila, ndr), tra questi "40 mila sono in mobilità".

“La non imminenza del problema e l’assenza di risorse finanziarie immediatamente reperibili - ha spiegato la Fornero - hanno indotto a ritenere che si sarebbe potuto affrontare il problema nei mesi successivi con uno specifico intervento normativo”.

LE POSSIBILI SOLUZIONI - Il ministro spiega che per far fronte al problema dei lavoratori esodati, oltre a quelli già salvaguardati, che il Governo intende salvaguardare con prossimi provvedimenti, l'esecutivo potrebbe estendere il trattamento di disoccupazione o pensare alla partecipazione a lavori di pubblica utilità. Un 'altra ipotesi  per la soluzione del problema 'esodati' potrebbe essere “una deroga alla nuova disciplina pensionistica”. La Fornero sottolinea che “oneri e coperture dovranno essere attentamente vagliati”.

"HO BISOGNO DI UN CONFRONTO CON LE PARTI SOCIALI" - “Sento l’esigenza di un confronto serrato con le parti sociali per interventi più approfonditi e per individuare situazioni di criticità per misure tempestive e per interventi finanziari modulati nel tempo”. Il ministro del Lavoro ipotizza anche una “sede permanente di monitoraggio” del problema degli esodati. 

La Fornero conclude con un appello: “Il Governo e io stessa siamo impegnati a trovare una soluzione e sono certa che il Parlamento e le parti sociali non faranno mancare il loro sostegno”.

SINDACATI DURI - Ma la reazione dei sindacati è una bocciatura senza mezzi termini. Uil: "Cifre inaffidabili", Cgil: "Siamo in alto mare", Cisl: "Fornero evasiva, ignora il disagio".

IL DDL ALL'ESAME DELLA CAMERA, 'APERTURA' A POSSIBILI MODIFICHE -  Il ddl lavoro è all’esame della commissione Lavoro della Camera in seconda lettura. Per assecondare i desideri del Governo, la Camera dovrebbe quindi dare il via libera al ddl senza modifiche rispetto al testo del Senato. E quindi il ministro 'apre' anche a modifiche, purché siano nel futuro, previo monitoraggio della riforma stessa.

 “Non c’è dogmatismo in questa riforma del lavoro - assicura Fornero - il che significa che bisogna anche essere disposti e preparati a monitorarla, a vedere se gli effetti si discostano e in quale misura dagli obiettivi che ci si è posti e così, dovesse succedere, bisogna avere anche la disponibilità eventualmente a cambiare qualcosa”.

L’invito del ministro è ad avere “un approccio pragmatico e una valutazione in itinere”, perche’, aggiunge, “la riforma è complessa e quindi dobbiamo fare nostro un atteggiamento pragmatico”. Fornero, quindi, evidenzia come “il controllo in itinere delle riforme vada usato come metodo affinché contribuiscano al cambiamento” auspicato.