Parma, 22 giugno 2012 - “Ieri mi ha chiamato Beppe Grillo. Mi ha detto, come fa sempre, di non preoccuparmi di quello che si dice o si scrive su di noi, ma di prendere le nostre decisioni”. E’ il contenuto di una telefonata ricevuta ieri dal sindaco di Parma Federico Pizzarotti da Beppe Grillo, riportata oggi dallo stesso primo cittadino. Una chiamata, aggiunge Pizzarotti, “di sostegno”, per il caso del neoassessore all’Urbanistica Roberto Bruni, costretto alle dimissioni da un abuso edilizio presente nel suo curriculum, ad appena 24 ore dalla nomina.

L’ASSESSORE RIMOSSO: MANCAVA LA SERENITA’ - Andare avanti, “superare questa cosa”. Il sindaco di Parma Federico Pizzarotti cerca di lasciarsi alle spalle l’ultima figuraccia collezionata dall’amministrazione a 5 stelle con le dimissioni lampo dell’assessore all’Urbanistica Roberto Bruni, rimasto in carica solo 24 ore. Lo scivolone sul nome dell’architetto di Collecchio su cui ha pesato il fallimento della sua azienda edile nel 2006 e un abuso edilizio certificato da una sentenza del tribunale fallimentare, si aggiunge alle polemiche pregresse sul caso Tavolazzi e a quelle sui ritardi, sempre crescenti, nella formazione della giunta.

Pizzarotti spiega oggi i retroscena della giornata incandescente di ieri- culminata con una nota del Comune che annunciava le dimissioni di Bruni sotto forma di ‘rinuncia’ dell’interessato- e spiega: “Ieri ci siamo confrontati con l’architetto Bruni e lui ha deciso di rinunciare all’incarico. Non c’è stato bisogno di dimissioni perché i documenti necessari non erano ancora stati firmati. Abbiamo convenuto che non ci sarebbe stata la serenità necessaria per il lavoro che attende questa giunta”.

Il “ripensamento” del neo assessore però, aggiunge il sindaco, non è derivato dal fallimento aziendale: “Non è un demerito tecnico, è stato un incidente di percorso che può accadere a tutti. Una disgrazia per chi ha investito nell’impresa, ma anche per l’imprenditore”. Più pesante il punto- e non poteva essere altrimenti- del mancato permesso a costruire con cui Bruni ha perpetrato un abuso edilizio. “Di certo questa- dice Pizzarotti- l’abbiamo ritenuta una mancanza. Ma il nodo è stato quello della mancanza di serenità”.

Il sindaco dunque rimanda ancora ai “prossimi giorni” la formazione della giunta, ancora orfana dei titolari a Urbanistica e Welfare. Ma non cede sulla selezione tramite curricula: “Rimango convinto del percorso che abbiamo scelto: anche se avessimo avuto l’assessore una settimana fa, non si sarebbero risolti i problemi accumulati in 15 anni. Non chiedo pazienza, ma di non giudicare a priori cose non fatte”. Del resto, conclude Pizzarotti, “la precedente amministrazione aveva una politica degli annunci, io preferisco una politica del ‘ho fatto’”.