Roma, 26 giugno 2012 - Il Pdl vede Mario Monti (il segretario Angelino Alfano e Silvio Berlusconi hanno pranzato col premier) e va in pressing chiedendo risultati. Nella giornata in cui il premier vede le forze politiche che sostengono la maggioranza (ma li vede separatamente), si alza la voce del Pdl per bocca del capogruppo alla Camera, Fabrizio Cicchitto.

 "Con il provvedimento sulla corruzione e la riforma del lavoro abbiamo dato il massimo che una forza politica poteva dare. Anzi, siamo andati anche oltre. Ora ci attendiamo risultati da Monti dal vertice europeo". Lo dice appunto Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera, parlando all'assemblea dei parlamentari del partito.

Cicchitto ha anche sottolineato: "Stiamo vivendo una situazione di contraddizione che deriva, da un lato, dal nostro senso di responsabilita' di dar vita al governo Monti, scelta che non e' stata ripagata dal nostro elettorato. Noi sosteniamo il governo Monti ed e' una delle ragioni per cui alle amministrative non siamo andati bene''. E rivolgendosi a Berlusconi e Alfano, Cicchitto ha detto: "Andate a notificare al governo che rispetto alle scadenze e anche rispetto ai voti di di fiducia imposti abbiamo già dato, andando oltre quello che volevamo".

Al termine del pranzo Berlusconi ha laconicamente commentanto: "Abbiamo mangiato bene". Parlando all'assembela dei deputati Pdl, Berlusconi però ha criticato Monti affermando: "Dopo aver ascoltato Monti abbiamo capito che siamo nell'inderteminatezza piu' assoluta".

Detto che comunque il Pdl voterà la fiducia sulla riforma del lavoro, Berlusconi si è detto disponibile a fare il ministro dell'Economia in un ipotetico governo Alfano. sempre dopo il pranzo con Monti, l'ex presidente del Consiglio ha sotytolineato: "Ha ragione Alfano, con il 40% si può vincere". Io candidarmi? Me lo hanno chiesto e io ho dato una disponibilità".

Berlusconi ha parlato anche dei temi economici sul tappeto: affermando che c'è un orientamento su una misura che prevederebbe un intervento della Bce e del Fondo salva Stati per acquistare i titoli pubblici dei Paesi con uno spread troppo alto, ma solo per gli Stati virtuosi. Quindi, si escluderebbero per esempio, il Portogallo, la Spagna, la Grecia. Sarebbe invece inclusa l'Italia.

INCONTRO ANCHE CON BERSANI - "Vedo che dal Pdl non vengono segnali positivi...". Lo dice Pier Luigi Bersani rispetto all’ipotesi che il Pdl non confermi l’appoggio al governo Monti se il vertice Ue dovesse essere deludente. Piuttosto, aggiunge Bersani, il Pdl e Silvio Berlusconi la smettano con dichiarazioni come quella dell’uscita dall’euro che "non ci fanno bene. Non ci fanno bene le dichiarazioni di metà sistema politico che dice 'non paghiamo il debito, usciamo dall’Euro'. Cosa devono pensare di noi nel mondo?".

"La posizione dell’Italia e di Monti è chiara, ferma e intelligente, ma non ci nascondiamo gli ostacoli". Il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, alla vigilia del Consiglio europeo afferma che "questo vertice non ha una conclusione già definita. Abbiamo fatto un punto dei contatti e del lavoro preparatorio e più di così non si poteva fare. Ora vediamo se prevale il buon senso".

Bersani ha riferito di aver visto Monti "molto determinato, ho visto troppo pessimismo in giro". Certo, "non si risolve tutto in questo vertice, ma c’è un passaggio di fase per mettere in moto una prospettiva e queste cose sono a portata di mano". Quanto alla posizione della Germania, il leader Pd spiega: "Vediamo se si riesce a fare intendere che nessuno vuole sconti, tutti si assumeranno le loro responsabilità, nessuno chiede che i tedeschi paghino i nostri debiti. Ma bisogna evitare che il meccanismo del debito ricada sulla crescita".