ROMA, 11 luglio 2012 - Non è esattamente una sorpresa, che nel marasma della politica italiana a meno di un anno dalle elezioni {{WIKILINK}}Silvio Berlusconi {{/WIKILINK}}abbia deciso di ri-scendere in campo in prima persona, accantonando il ruolo di 'padre nobile' del Pdl e la prospettiva di mandare avanti in sua vece il 'delfino' {{WIKILINK}}Angelino Alfano{{/WIKILINK}}.

In una recente intervista, ad esempio, Berlusconi si riproponeva di ridiventare il 'leader dei moderati' e lanciava messaggi alla Merkel ("Esca lei dall'euro") come se fosse già a tutti gli effetti il prossimo premier. Insomma, i rumors si rincorrevano da tempo, insieme alle voci ricorrenti sul cambio di nome del partito e sul lancio di una massiccia campagna online, ma secondo il Corsera, che lancia la notizia in esclusiva, a convincere il Cavaliere a rimettere il suo nome sul piatto della bilancia è stata un'attenta lettura dei sondaggi.

Dati interessanti, non c'è che dire: un Pdl senza Berlusconi è dato al 10%, Alfano premier e Berlusconi presidente farebbe lievitare i consensi al 18% mentre la presidenza del Consiglio a Berlusconi,  in un ticket con Alfano e una squadra di giovani dirigenti, potrebbe addirittura il partito anche al 30%.

BERLUSCONI: "NON FATEMI PARLARE..." - “Come vedete non ho fatto dichiarazioni. Non fatemi parlare....”. Silvio Berlusconi, arrivando ad una festa di compleanno in un locale di Roma, risponde così ai giornalisti che gli chiedono una conferma ufficiale sulla sua intenzione di ricandidarsi a premier nel 2013 e, quindi, ridiscendere in campo. Berlusconi non si sbilancia, ma nemmeno smentisce, si limita a sorridere.

Berlusconi, conversando con alcuni invitati alla festa di compleanno di cui è ospite e alla quale partecipa anche il presidente del Senato, Renato Schifani, è tornato sulla questione della sua nuova candidatura a premier, riferendo di non essere lui a proporsi, ma è la gente che me lo chiede. Il Cavaliere, riferiscono alcuni dei presenti alla serata, è stato seduto al tavolo con alcuni imprenditori, con i quali ha lasciato intendere di essere pronto a rimettersi in gioco, ribadendo che a spingerlo sono le tante persone con cui parla e che incontra.

Berlusconi avrebbe anche affermato detto che entrò l’estate cambierà il nome al partito. L'ex premier ha anche annunciato di voler trascorrere tutta l’estate ad Arcore a lavorare. Il Cavaliere ha ipotizzato anche la convocazione del Consiglio Nazionale per ufficializzare, una volta deciso, il nuovo nome del partito.

ALFANO DICE SI' - "In tanti glielo stanno chiedendo e credo che alla fine deciderà di scendere in campo". Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, commenta così l'ipotesi, conversando con i giornalisti. E su Twitter ribadisce: "Tanti chiedono al Presidente Berlusconi di candidarsi. Io sono in testa a questi. Se deciderà di farlo sarò e saremo al suo fianco".

SANTANCHE': VICE DONNA - “Non abbiamo nessuno di meglio di Silvio Berlusconi, da mesi dico che è il nostro candidato premier”, s'aggiunge al coro {{WIKILINK}}Daniela Santanchè{{/WIKILINK}}, ospite di ‘24 Mattino’ su Radio 24.  “Non è questione di essere tifosi ma lui da sempre prende più voti di tutti nel nostro schieramento”.

Santanché ha anche auspicato che Berlusconi scelga un vice donna: “Io non aspiro a nulla ma il ticket con una donna sarebbe un`idea illuminante”. Santanché ha anche fatto una proposta sul nuovo nome del Pdl: “Io lo chiamerei `Rivoluzione italiana', perché per governare il Paese ci vorrebbe una rivoluzione. Non mi dispiacerebbe questo nome”.

DI PIETRO: CHI LO VOTA?  - “Berlusconi? Che lui si candidi, è un suo diritto. Voglio capire perché mai dovrebbero rivotarlo gli italiani. Lui 15 anni fa si è presentato agli italiani dicendo votate me che sono bello e ricco e lo diventerete anche voi. Lui è rimasto bello e ricco ma gli italiani non lo sono diventati”, commenta  {{WIKILINK}}Antonio Di Pietro{{/WIKILINK}} (IDV), ospite nello studio di Tgcom24.

CASINI: CHE PAURA... - “Che paura!”, scherza {{WIKILINK}}Pier Ferdinando Casini{{/WIKILINK}}, a margine dell’assemblea dell’Abi, a chi gli faceva notare della candidatura di Silvio Berlusconi. “Auguri, buon lavoro”, ha aggiunto il leader Udc.