Roma, 15 luglio 2012 - Il tema delle nozze gay, all'interno del Pd ma più in generale nell'area della sinistra, continua a tenere banco, con l'Arcigay pronto ad approfittare del clima pre-elettorale per tirare le orecchie ai vari dirigenti. Dunque, Di Pietro si era già detto favorevole ai matrimoni gay,  Bersani a inizio giugno aveva aperto almeno alle unioni civili, sulla scia di Obama, posizione criticatissima da Fioroni, che aveva minacciato di presentarsi alle primarie proprio dopo l'uscita del segretario.

L'ultimo a esprimersi è Beppe Grillo, con una posizione chiarissima: "Sono favorevole al matrimonio tra persone dello stesso sesso. Ognuno deve poter vivere la propria vita con lui o lei tutelato dalla legge”, scrive sul suo blog non perdendo l'occasione di attaccare il Pd per le divisioni interne: “All’assemblea del pdmenoelle, il partito che vorrebbe governare l’Italia (non ridete per favore), si è discusso principalmente di un fatto che dovrebbe essere scontato, pacifico: le nozze gay e i diritti delle coppie omosessuali. La Bindi, che problemi di convivenza con il vero amore non ne ha probabilmente mai avuti, ha negato persino la presentazione di un documento sull’unione civile tra gay. Vade retro Satana. Niente sesso, siamo pidimenoellini".

E l'Arcigay incalza: "Beppe Grillo finalmente dice un ‘sì' chiaro al matrimonio tra persone dello stesso sesso", dice facendo l'elenco dei leader  favorevoli: "All'estero Cameron, Obama, Hollande, Castro. In Italia Di Pietro, Vendola, Grillo, Virginio Merola. Renzi, Boeri... E Bersani - domanda Patané - che dice? Che dice il Pd?".

 

PRIMARIE: TABACCI SI CANDIDA - Nel marasma del Pd, emerso dall'assemblea di ieri con scontri a tutto campo tra le varie anime del centrosinistra, s'inserisce ora un nuovo candidato alle primarie dopo il battagliero Matteo Renzi (che avverte: "Non faremo come Alfano"): è {{WIKILINK}}Bruno Tabacci{{/WIKILINK}}, esponente dell'Api. 

“La mia proposta è tutt’altro che di disturbo - spiega all'Unità - Penso sia di aiuto di fronte allo schema Grillo-Berlusconi. Parlare del debito pubblico come di una cosa che non ci riguarda, questa sì che è roba poco seria. Invece servono senso civico e rigore morale. L’Italia deve essere messa nella condizione di creare una vera alternativa a quello schema ed essere governata da una coalizione di centrosinistra”.

IL FRONTE RENZI - L'altro candidato alle primarie Matteo Renzi sembra voler smussare i dissapori, il giorno dopo l'assemblea infuocata del Pd: “Sarebbe assurdo non fare le primarie. Bersani ha detto che le faremo e io credo a Bersani. La data non conta, conta il significato. Le primarie non sono il Festivalbar della politica, ma la presentazione di un progetto in cui i cittadini possono riconoscersi. Il momento di dire cosa si intende fare, poi però quello che si dice va fatto”, ha detto Matteo Renzi a Tgcom24 intervistato da Alessandro Banfi sulla questione delle primarie.

“Può darsi che il candidato sia Bersani. Io non ho nulla contro di lui, è una persona per bene. Dobbiamo smetterla di parlare male dei nostri competitori”, conclude Renzi.

Renzi poi attacca Alfano per la scelta di rinunciare alle primarie: “Mi ha colpito che Alfano abbia detto che se Berlusconi vorrà candidarsi, lui sarebbe stato il primo a chiederglielo. E` sbagliato perché è segno che i giovani devono lasciare sempre il passo. Io farò di tutto per far perdere le primarie a Bersani, poi se vincerà sarò il primo ad aiutarlo a vincere le elezioni. Questo è il gioco delle primarie”.