Palermo, 18 luglio 2012 - “Non smentisco le indiscrezioni giornalistiche”. Il pm di Palermo, Antonio Ingroia, risponde così a Sky Tg24 sulle notizie di alcuni quotidiani che rendono noto della convocazione a Palermo come testimone di Silvio Berlusconi nell’ambito dell’inchiesta sulla trattativa Stato-mafia e su alcuni versamenti di denaro al senatore del Pdl Dell’Utri. Berlusconi, convocato lunedì scorso, non si è presentato in Procura, adducendo un impedimento.

INGROIA SULLE INTERCETTAZIONI - Due giorni fa, Ingroia aveva espresso il suo pensiero sulle intercettazioni utlizzabili: "Se l’intercettazione non è rilevante per la persona che è sottoposta a immunità e lo è per un indagato qualsiasi, può essere utilizzata’’. Lo dice il procuratore aggiunto di Palermo, Antonio Ingroia, a proposito del conflitto di attribuzione sollevato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

"Secondo la nostra posizione - ha aggiunto Ingroia - per altro confortata da illustri studiosi, se l’intercettazione è rilevante nei confronti della persona intercettata, allora è legittima. Non esistono intercettazioni rilevanti nei confronti di persone coperte da immunita’. E per quelle non coperte da immunità non c’e bisogno di alcuna autorizzazione a procedere’’.

MESSINEO: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA C'E' STATA - La trattativa tra lo Stato e la mafia ‘’c'è stata ed e’ stata reale’’. Lo dice il procuratore di Palermo Francesco Messineo a margine di un’audizione alla Camera. ‘’Abbiamo impiantato un procedimento - afferma - che è alla fase dell’avviso di conclusioni indagini e che verosimilmente si evolverà più avanti, basato sull’ipotesi che la trattativa ci sia stata e sia stata reale’’. Dunque ‘’non mi sembra di poter assolutamente concordare con quelli che parlano di presunta trattativa, salvo poi il successivo vaglio processuale’’. E a chi gli chiedeva se a 20 anni dalla morte di Falcone e Borsellino, le istituzioni sono più vicine o più lontane alla procura di Palermo, Messineo ha risposto: ‘’sono domande cui non è semplice rispondere’’.

PORTAVOCE NAPOLITANO: GRAVI DIFFAMAZIONI - “Leggo gravi espressioni diffamatorie nei confronti di Napolitano alle quali il presidente non può purtroppo reagire”. Lo ha affermato via Twitter Pasquale Cascella, portavoce del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.