Roma, 18 luglio 2012 - “La Sicilia non è in rischio default. La Sicilia vive una crisi di liquidità legata alla recessione con il resto del Paese. Avremo debiti e mutui da 5 miliardi, ma il Paese ha toccato il massimo con duemila miliardi di debito pubblico. A Monti spiegheremo che noi abbiamo un credito di un miliardo verso lo Stato, tra fondi per la sanità e Fas anticipati e fondi europei. Con questi soldi non avremo nemmeno problemi di liquidita’’’ E’ quanto riferito dal presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo in un’intervista rilasciata a Tgcom24.

Sulla Sicilia paragonata alla Grecia commenta: ’’Noi abbiamo un bilancio approvato, faremo un assestamento e poi certo, abbiamo una situazione difficile. Non solo una difficoltà siciliana, ma anche di tante altre regioni italiane. Poi lo Stato sin inventa la spending review e i problemi sono i nostri. Tra Tremonti prima e Monti poi abbiamo dovuto pagare un miliardo in più di euro e abbiamo la spesa corrente come quella del 2001. C’è disinformazione quando si parla di camminatori e forestali, sono bugie e falsità”.

“Il mio è il primo governo che ha cercato di bloccare le assunzioni. Certo il numero è alto ma ce li siamo trovati e cosa dobbiamo fare? Sparagli? Cosa si deve fare? Far esplodere il dramma sociale in Sicilia lasciando a casa centinaia di perone impiegate nelle partecipate? Trasformare la Sicilia in una terra di disperati che si rivoltano e distruggono tutto?’’, conclude.

KILLERAGGIO DA PARTE DELLA STAMPA - “Parte un giornale e tutti vanno dietro. E’ per questo parlo di killeraggio. Si sono dimessi due assessori e ho preso le carice ad interim, ma io lì dovrò nominarne altri. Sono nomine che arrivano all’indomani delle dimissioni perché sono cariche troppo importanti’’.

Sulle voci di problemi per poter pagare gli stipendi dei dipendenti regionali divulgate da un assessore, Lombardo ribatte: ’’Forse è un assessore poco informato. Questo rischio non c’è, non solo ma se lo stato dovesse darci la metà di quello che ci deve, allora non ci sarebbero problemi. Tutto è stato detto e fatto da precise forze politiche e industriali’’.

QUERELO LIBERO E IL GIORNALE - “Ci tuteleremo in sede legale contro quella stampa, in particolare ‘Il Giornale’ e ‘Libero’, che hanno scritto falsità e menzogne sul conto della Sicilia, parlando di fallimento. Una campagna diffamatoria che arreca grave danno all’immagine della Sicilia. Faremo pagare a quei quotidiani, di chiara riconducibilità politica, tutto il male che hanno fatto a questa regione, creando quel clima che ha indotto Monti a scrivere la sua lettera”. Lo ha detto il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo, durante la conferenza stampa

I DIRIGENTI ROMANI DEL PD HANNO SCELTO L'UDC - “L’alleanza col Pd ha prodotto grandi riforme, ma adesso sta rispondendo a decisioni dei dirigenti romani che hanno scelto l’Udc’’.

DIRO' A MONTI CHE MI DIMETTO E CHE LE NOTIZIE SUL DEFAULT SONO FALSE - “Martedì prossimo nell’incontro con il premier Monti gli dirò che mi dimetterò, ammesso che non mi sia già dimesso il 24 mattino”. “Per prima cosa dirò al premier Monti che sono false le notizie secondo cui la Regione siciliana è a rischio default”.

IO NON LICENZIO, PIUTTOSTO VADA A MORIRE ANNAZZATO CHI LO CHIEDE - “C’è qualche pseudo-industriale secondo cui io dovrei licenziare cinquantamila persone, ma non lo farò mai. Piuttosto questo pseudo-industriale vada a morire ammazzato”. Lo ha detto Raffaele Lombardo incontrando i giornalisti. Non fa mai il nome del vicepresidente di Confindustria Ivan Lo Bello ma il riferimento è all’imprenditore che nei giorni scorsi in un’intervista aveva annunciato il rischio default per la Sicilia.

E A FORMIGONI DICE: IO MAI SU YACHT AMICI - Botta e risposta a distanza tra il Governatore della Lombardia Roberto Formigoni e l’omologo siciliano Raffaele Lombardo. “Io sono qui e non a fare il bagno seminudo sullo yacht degli amici nelle Antille”, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano un commento sulle parole di Lombardo che lo ha definito “lombardo solo di nome”.

LO BELLO PERCHE' SE LA PRENDE?  -  “Non capisco perché Ivan Lo Bello se la prenda tanto. Perché si sente toccato sulla frase che ho detto. Non credo che lui mi abbia mai proposto di licenziare cinquantamila persone... E poi, io lo ripeto, che chiunque mi chieda di licenziare i dipendenti regionali vad a morire ammazzato. Lo Bello é uno che merita tutta la nostra stima”. Il Governatore siciliano Raffaele Lombardo replica a distanza a Ivan Lo Bello che poco prima aveva duramente criticato il Presidente Lombardo dopo che quest’ultimo, in conferenza stampa, aveva detto che “qualche pseudoindustriale vorrebbe che io licenziassi 50.000 dipendenti, non solo no lo farei mai ma chi lo dice deve andare a morire ammazzato”.