Roma, 9 agosto 2012 - "Noi tutti, nel Pdl, stiamo spingendo perché Berlusconi si candidi ma lui non ha ancora sciolto la riserva". Lo ha detto il segretario del Pdl Angelino Alfano parlando a Uno mattina su Rai 1. "Riteniamo che lui sia il politico italiano con il maggior consenso personale: nella storia della Repubblica - ha aggiunto Alfano - non credo ci sia stato un leader che sul piano individuale abbia avuto lo stesso consenso al livello di voti". "Se non ci fosse stata la candidatura - osserva - avremmo fatto le primarie".

LA SINISTRA E I MODERATI - Casini? "Chi fa parte di un’area moderata e si allea con Bersani per farsi dettare la linea economica dalla Cgil va a sinistra" ha tagliato corto. Per quanto riguarda il candidato premier del centrosinistra Alfano ha fatto la sua scommessa: "Il centrosinistra può fare tutte le fumesterie che vuole ma alla fine il candidato è Bersani...".

IL RAPPORTO CON LA LEGA - "Crediamo che le condizioni per un’alleanza con la Lega Nord ci siano - dice Alfano -. Sarebbe un errore grave che una divisione tra noi e la Lega consegnasse il Nord al centrosinistra. Una sinistra che ha un grande pregiudizio anti-imprenditoriale".

IL CASO-MONTI - "Il Wsj ha scritto parole attribuite a Monti che ci sono apparse un po’ infelici. Poi Monti ha chiamato Berlusconi esprimendo il suo dispiacere, per noi il caso è chiuso: siamo gente positiva non ci soffermiamo su una battuta a un giornale straniero. La sostanza è cercare di dare risposte alla crisi", dice il segretario del Pdl. "Berlusconi - ha ricordato Alfano - dal punto di vista della comunicazione sconsiglia di parlare molto perché così aumenta il rischio di misunderstanding. Quando si parla da posizioni istituzionali, soprattutto con una certa frequenza, il rischio è il fraintendimento".