Roma, 10 agosto 2012 - Silvio Berlusconi non teme l'esito del processo Ruby. "Sono sempre stato assolto - dice il premier in un'intervista a Liberation -, e sarà così anche per il processo Ruby".

L'ex premier torna a premere sulle questioni che più gli stanno a cuore: "Una parte estremista e politicizzata della magistratura ha cominciato a perseguitarmi da quando sono entrato in politica, e non ha più smesso". Ma, assicura Berlusconi, "gli italiani lo hanno capito, e sono con me".

LEALI AL GOVERNO, MA... - Durante l'intervista si parla anche del governo Monti. L'ex premier ricorda che il Pdl lo ha sempre "sostenuto lealmente" e questo si è manifestato in Parlamento con 34 voti di fiducia. "Ma è vero che si tratta di un sostegno critico, un pungolo per l’adozione di riforme costituzionali e di misure per la crescita".

CANDIDATURA - "Tutto il partito, a cominciare dai deputati, mi chiedono di tornare per beneficiare della mia popolarità in campagna elettorale - racconta Berlusconi -. Non ho ancora deciso ma una cosa è sicura: sono sempre stato al servizio del mio Paese".

EURO, DENTRO O FUORI? - Berlusconi corregge il tiro anche sull'euro e sulla possibile uscita dell'Italia. La stampa aveva riportato alcune dichiarazioni in cui l'ex premier diceva: "non è una blasfemia" l'addio alla moneta unica. Berlusconi precisa di non aver "mai usato quell’espressione. Al contrario, ho sempre affermato che l’uscita dall’euro di uno o più Paesi provocherebbe la disintegrazione dell’eurozona. Sarebbe il fallimento di un progetto storico di un’Europa unita, e nessuno può auspicarlo".