Roma, 30 agosto 2012 - Dopo l'addio al Tg4 e le inchieste giudiziarie, Emilio Fede 'scende in campo'. Lo annuncia lo stesso 81enne giornalista al settimanale L'Espresso. "Fondo un movimento di opinione - spiega Fede - perché ho ascoltato tanta gente che mi incoraggia. Il Pdl rischia di diventare uno spartito stonato. Si sta muovendo da solo? Mi muovo da solo, e ci metto soldi miei. Berlusconi non ne sa niente. ‘Vogliamo vivere’ riassume il malessere di tanti, sotto il cosiddetto governo tecnico. Il centrodestra non può finire in mano alla Santanché. E di là chi c’è? Beppe Grillo. Io non sono un politico, io ho una storia, sessant’anni di giornalismo, la Rai, l’Africa, le guerre seguite al Tg4. Questa storia due anni fa è stata inquinata, ma non mi faccio intimidire".

Sul fronte giudiziario, si dice fiducioso: "Uscirò a testa alta dal Rubygate. E quanto alla storia ridicola della Svizzera, nata da una lettera anonima, sono certissimo dell’archiviazione. Io non ho portato nessuna valigetta: al valico di Brogeda, 2 milioni e mezzo in contanti, chi ci puo’ credere?". In merito al movimento, invece, Fede pensa "a una lista di appoggio nel centrodestra. E mi rivolgo specialmente all’elettorato femminile, mica può andare tutto dalla Santanché, no? Il Giornale la vuole vicepremier? Prego. Io faccio da me".

Il giornalista anticipa anche il logo del suo 'partito'. "Lo ha realizzato un amico grafico: due foglie stilizzate, in bianco e verde, e stilizzate le figure di un anziano e di un bambino - racconta - . A fine settembre farà stampare migliaia di manifesti, poi tante spille col simbolo, all’americana. Lui è convinto: la legislatura finirà in lieve anticipo".

Se i riscontri saranno buoni, Fede si candiderà "al Nord e in Sicilia". Programma politico? "Ci vuole un comitato di esperti veri che affianchi i singoli ministri per un massimo di sei mesi". E la cura Monti per l’Italia? "Fallirà", risponde. "Non mi piace il governo tecnico, imposto sopra la testa della gente. Ma chi sono? Manco si capisce quando parlano. E Monti, poi: mi annoia, mi annoia da mo-ri-re".