Roma, 5 settembre 2012 - Sulla legge elettorale il presidente del Senato {{WIKILINK}}Renato Schifani {{/WIKILINK}}striglia i partiti. “Se lo stallo permane - annuncia - rassegnerò alla Conferenza dei capigruppo la competenza per le determinazioni del caso”.Insomma, Schifani avanza la prospettiva di una calendarizzazioni in aula della riforma elettorale dopo l’ennesimo nulla di fatto nel Comitato ristretto di palazzo Madama.

“Auspico la più ampia convergenza e stimolo le forze politiche a far prevalere il senso di responsabilità - ha chiarito il presidente del Senato - ma non si può stare fermi". Schifani ha anche sottolineato la necessità di “restituire la scelta ai cittadini con una legge elettorale che assicuri governabilità”.


IL RELATORE BIANCO (PD) - “Agli appelli autorevoli del Capo dello Stato sulla necessità di approvare in tempi brevi una buona legge elettorale si aggiunge oggi anche quello del Presidente del Consiglio Mario Monti", dichiara Enzo Bianco, relatore della legge elettorale in Senato per il Partito Democratico.
‘’Il Pd è disponibile a una rapida accelerazione che consenta di approvare in poche settimane al Senato, ed entro la fine di ottobre alla Camera, la legge elettorale. Ribadiamo i principi contenuti nella bozza, sui quali - sottolineo - c’è pieno e condiviso accordo nel Pd: 50% di seggi assegnati in collegi uninominali, 35% di seggi assegnati in circoscrizioni piccole e con liste corte (massimo 5 nomi), in modo da consentire che i nomi siano scritti nella scheda elettorale, 15% di premio di governabilità alla prima coalizione, scegliendo fra i migliori perdenti dei collegi uninominali, soglia di sbarramento del 5% per Camera e Senato, disposizioni che consentano una rappresentanza paritaria di genere (uomo/donna), Norme regolamentari che impediscano la nascita di gruppi parlamentari non presenti alle elezioni”.

FINOCCHIARO - "Il Pdl dovrebbe fare chiarezza al proprio interno e il fatto che il presidente Gasparri abbia manifestato la propria disponibilità a un accordo non ci basta, vogliamo sapere qual è la posizione unitaria del Pdl", incalza la presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro. "Il problema - attacca - è che da quando è tornato in campo Berlusconi non sappiamo cose vuole il Pdl".