Roma, 24 settembre 2012 - Per l’Italia “quell’esito drammatico” che si paventava mesi fa “sembra ora più lontano”, “l’italia ha potuto togliersi dalla lista” dei Paesi “con problemi nella Ue”. Lo dice il Presidente del Consiglio, Mario Monti, aprendo insieme al segretario generale dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo economico (OCSE) José Angel Gurria, i lavori della conferenza internazionale sulle Riforme strutturali in Italia.

“Senza ‘Salva-Italia’ avremmo perso sovranità”, fa notare il Professore, per gli italiani “c’è stato un trattamento molto incisivo sulle misure” ma “stanno dimostrando di non essere particolarmente ostili” nei confronti dell’esecutivo.

“Siamo determinati a fare scelte nel breve periodo per guardare a obiettivi a lungo periodo, è stata una scommessa sull’Italia, sulla sua capacità di reagire, di cambiare rotta, di costruire un futuro di crescita”, afferma il premier. “E’ troppo presto abbandonare il rigore, va sempre mantenuto”, conclude Monti.

ITALIANI NON OSTILI - “Gli italiani pur sottoposti a un trattamento incisivo e pesante di misure, stanno dimostrando di non essere particolarmente ostili a coloro che hanno dovuto persuaderli di farlo nel loro interesse di lungo periodo”. Lo ha sottolineato il premier Mario Monti, intervenendo alla conferenza dell’Ocse.

SACRIFICI SOPPORTABILI SE DANNO FRUTTI - “I sacrifici che stiamo affrontando con le forze politiche, alle quali ancora una volta devo rendere omaggio, e che i cittadini hanno sopportato, si giustificano solo se producono frutti”.

Monti ha poi aggiunto “alle parti sociali chiedo si sapere guardare in modo coraggioso e senza pregiudizi al tema della produttività”, elemento essenziale per la crescita. L’esecutivo, su questo fronte, sta operando attraverso il rigore e le riforme, ma il Capo del Governo sembra rifiutare l’idea che esista una ‘fase uno’ tutta fatta di rigore e una ‘fase due’ che invece riguarda le riforme: “Abbandonare il rigore in una fase due è troppo presto; lavorare alle riforme solo in una due”, senza instradarle in una fase uno, “rischia di essere troppo tardi”, ha chiosato il Presidente del Consiglio.

IN 10 ANNI IL PIL CRESCE DI 4 PUNTI - “L’azione realizzata in questi mesi produrrà nei prossimi 10 anni un aumento di 4 punti percentuali del Pil”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio, Mario Monti, partecipando alla conferenza dell’Ocse a Roma.

2013 ANNO DI CRESCITA - “Il 2013 sarà un anno in crescita” anche se “il motore dell’economia si riavvierà lentamente, trattenuto dal peso del passato”. Il premier ha parlato di una “cura drastica” necessaria, a causa dell’eredità del passato “ci si potrà riprendere solo gradualmente”, ha detto il Presidente del Consiglio, “nei prossimi dieci anni ci sarà un aumento di quattro punti del Pil”, ha concluso.

FIAT, NESSUNA RICHIESTA FINANZIARIA - “Incontro lungo, approfondito, di analisi delle tendenze, delle strategie”. Mario Monti parla dell’incontro avuto con i vertici della Fiat: “Non è stata chiesta cassa integrazione in deroga, non sono state chieste concessioni finanziarie e non sarebbero state accolte”, dice il premier invitando tutte le parti in causa a interpretare “l’esito dell’incontro” di due giorni fa “come una scommessa”.

Il Governo è impegnato a creare “condizioni di contesto per favorire la presenza industriale del settore auto in Italia. Siamo impegnati, non in aiuti finanziari, ma a valorizzare il patrimonio di ricerca e innovazione del settore”.

IN ITALIA TROPPA IMMOBILITA' - “L’Italia è uno tra i Paesi osservati dall’Ocse caratterizzato da un’alta immobilità sociale: i figli rimangono nella stessa categoria sociale dei genitori, rimangono in casa con i genitori, e spesso finiscono per fare lo stesso lavoro dei loro genitori”. Per il Presidente del Consiglio, Mario Monti, si tratta di un “aspetto rilevante sotto il profilo dell’efficienza e della crescita di un sistema”. E il Capo del Governo ha spiegato: “Abbiamo sempre cercato di tenere ben presenti, nella nostra azione, le esigenze dei giovani e degli outsider”.
 

DDL CORRUZIONE, INERZIA NON SCUSABILE DI ALCUNI PARTITI - “C’è un’inerzia comprensibile ma non scusabile da alcune parti politiche” nel portare a termine il ddl anticorruzione che comunque il governo vuole portare “avanti”. Lo ha detto il premier Mario Monti aprendo la conferenza sulle riforme strutturali in Italia.

‘’Il governo farà ogni sforzo’’ perché il ddl anticorruzione ‘’sia portato a termine’’ all’interno di ‘’un pacchetto equilibrato’’ in materia di giustizia, perché ‘’crediamo che la logica del pacchetto vada tutelata’’. Il premier ha ammesso: ‘’La strada è in salita per l’inerzia, comprensibile ma non scusabile, di talune parti politiche’’.

 

INCONTRO LAGARDE-DRAGHI-MERKEL IL 26 SETTEMBRE - Il direttore generale del Fondo monetario internazionale (Fmi), Christine Lagarde incontrerà il presidente della Bce Mario Draghi e la cancelliera tedesca Angela Merkel a Berlino il 26 settembre. Lo ha detto il portavoce del governo tedesco Steffen Seibert secondo quanto riferisce Bloomberg.