Roma, 25 settembre 2012 - Prima un'intervista a tutto campo. Poi una nota. Silvio Berlusconi torna al centro della giornata politica dopo la bufera che ha investito il Pdl con lo scandalo dei fondi del Lazio. ''E' necessario intervenire con estrema decisione, con coraggio e severità, la politica in Italia rischia di morire nel discredito in conseguenza di comportamenti collettivi e individuali intollerabili al senso comune e alla coscienza pubblica. Nessuno può chiamarsi fuori''.

Berlusconi si impegna per un ''risanamento senza incertezze. L'autonomia della politica e' una cosa seria, non si difende consentendo comportamenti indecenti'', spiega il Cavaliere. E sottolinea che ''occorre un forte rinnovamento. Su questo garantisco, a nome mio personale e della squadra che entro' in politica nel 1994 per cambiare l'Italia, un impegno di risanamento senza incertezze. Occorre un forte rinnovamento per tornare alla politica come servizio e non come fonte di guadagno per i singoli''. E poi sottolinea:  "Bisogna abrogare il sistema di finanziamento di gruppi e partiti cosi' come l'abbiamo conosciuto".

ALFANO INCONTRA I VERTICI REGIONALI PDL - "Propongo al Pd, ma anche a tutte le altre forze politiche, un patto in base al quale nessun consigliere del Lazio venga ricandidato”. Lo ha detto il segretario Pdl, Angelino Alfano, in conferenza stampa, in conseguenza della ‘vicenda Fiorito’, che ha portato alle dimissioni di Renata Polverini. Alfano a Roma ha incontrato i vertici regionali del Pdl.

"Al signor Fiorito dico di dire pure con chi si ricandiderà, perché finché sarò io segretario del Pdl non lo ricandidero’”. Poi Alfano ha parlato del ritorno in campo di Silvio Berlusconi: "Il suo intendimento è sempre stato quello di non ricandidarsi. Non credo che la vicenda Lazio possa influire sulle sue scelte. Abbiamo tutti chiesto - aggiunge Alfano - a Berlusconi di candidarsi e lui farà la scelta che riterrà più opportuna per il bene del Paese e del partito”.

"FORMIGONI NON HA RAGIONE DI DIMETTERSI" - “Formigoni non ha ragione di dimettersi”. Alfano nega che ci siano “coincidenze” tra le due questioni: “Crediamo che le due vicende - scandisce - non abbiano nulla in comune”. “Polverini - spiega Alfano - si è dimessa non perché abbia commesso qualcosa di illegale, ma perché convinta che quel Consiglio regionale non avrebbe più avuto la forza morale di imporre sacrifici ai cittadini”.  “Per noi - insiste - vale la presunzione di innocenza. Finora Formigoni è stato assolto da tutti i tribunali, non so quante volte. Non è ammessa - conclude il segratario Pdl - nessuna simmetria tra le vicende Polverini e Formigoni”.

ASSEMBLEA PDL - Una grande assemblea con poteri esecutivi su regole ferree per evitare nuovi ‘casi Fiorito’, e’ la proposta che il segretario Pdl, Angelino Alfano, ha lanciato a tutti i vertici regionali del Partito. “Proporrò un’assemblea straordinaria di ‘Rinascimento Azzurro’ - spiega - con poteri esecutivi per decidere i criteri di selezione dei candidati, le sanzioni nei confronti di chi non rispetta le regole, norme per evitare nuovi ‘casi Fiorito’”.

“Non dobbiamo ammainare la nostra bandiera. Non la ammaineremo mai, perche’ la nostra bandiera e’ pulita”. A rivendicarlo e’ il segretario del Pdl, Angelino Alfano, in conferenza stampa, dopo la vicenda che ha travolto il partito nel Lazio con le dimissioni della governatrice Renata Polverini.  “La sinistra - aggiunge Alfano - quando dice che la responsabilità di quanto è successo è del Pdl, dice una solenne bugia oltre che ipocrisia”.

IN CAMPO ANCHE BERSANI - "E’ necessario prendere un’iniziativa urgente sui costi delle Regioni. Da subito bisogna ridurre e riformare i costi e mettere online tutte le spese". E’ la proposta che il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, avanza, alla luce dello scandalo della Regione Lazio, a presidenti di Regione e capigruppo del Pd.