New York, 26 settembre 2012 - La campagna di {{WIKILINK}}Mario Monti {{/WIKILINK}}per "favorire e migliorare la comprensione e la percezione dell’Italia", come annunciato dallo stesso Premier, ricomincia oggi, al Palazzo di Vetro dove il presidente del Consiglio ha pronunciato l’atteso discorso dalla tribuna dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Era dal 2009, con Silvio Berlusconi, che la delegazione italiana non si presentava all’Assemblea guidata da un primo ministro.

CRESCITA E STABILITA' FISCALE - L’Italia “continuerà a fare la propria parte per un ulteriore rafforzamento della sostenibilità fiscale e migliorare il potenziale di crescita”, ha detto il presidente del Consiglio Mario Monti. “Non possiamo ignorare l’importanza delle misure che sono state decise al livello di Unione Europea per rafforzare la governance e l’integrazione fiscale. E’ anche essenziale che i governi europei ottengano risultati a livello nazionale”, ha detto ancora il presidente del Consiglio.

PIU' EUROPA -  E’ chiaro che “il concetto di `più Europa’ è un concetto di interesse generale”, soprattutto perché nel 2011 i mercati finanziari hanno mostrato “gravi segnali di tensione, soprattutto per il deterioramento dei conti pubblici” e quello che si sta sperimentando “non sono squilibri ciclici ma la crisi peggiore e più profonda della storia dell’Unione Europea”, ha sottolineato Monti aggoingendo che in passato altre crisi “hanno minacciato il progetto europeo”, ma è sempre stato trovato un modo di superarli.

Monti ha inoltre sottolineato che “il mondo ha compreso quanto sia essenziale un’Europa in grado di stare sulle proprie gambe per affrontare i problemi dell’economia e della sicurezza globale e quanto sia importante la ripresa dell’Eurozona per l’economia globale”.

POPOLI ARABI - “Cambiamenti storici” stanno interessando il Mediterraneo e “l’Italia è stata al fianco dei popoli arabi nella ricerca di giustizia e democrazia”, ha poi detto il premier.
“Nei mesi scorsi, siamo entrati in contatto con i nuovi leader di queste nazioni. In loro ho trovato un impegno profondo che ispira speranza” ha detto Monti, aggiungendo che l’Italia e l’Unione europea stanno dando “un concreto supporto ai loro governi per aiutarli nella loro ripresa, favorire lo sviluppo economico e promuovere la stabilità in tutta la regione”.

DIRITTI UNANI - Il rispetto dello stato di diritto “è la condizione di base per promuovere i diritti umani e mantenere la pace e la sicurezza internazionale”, ha aggiunto Monti annunciando che “l’Italia è ora pronta ad accettare la giurisdizione obbligatoria della Corte di Giustizia internazionale”.

Gli sforzi internazionali possono tuttavia essere efficaci “solo se tutte le nazioni collaborano in buona fede, sulla base di regole prefissate”, ha detto ancora Monti, spiegando che qualunque erosione della giurisdizione esclusiva potrebbe rappresentare una minaccia per le missioni internazionali delle Nazioni Unite.


 CRIMINALITA' - Nella lotta al crimine organizzato internazionale è necessaria inoltre “una risposta collettiva fondata sullo stato di diritto e sul principio di responsabilità condivisa”, ha dichiarato Monti ricordando lo sforzo dell’Italia che ha “attivamente contribuito”, e confinanziato con la Colombia, un documento per l’applicazione della Convenzione di Palermo “illustrando le pratiche migliori”.

IRAN  - “Non possiamo sottovalutare il pericolo crescente di una proliferazione nucleare. L’Italia sostiene l’impegno dell’Aiea per ottenere chiarimenti sulla vera natura del programma nucleare iraniano” ha detto il presidente del Consiglio, Mario Monti, all’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
“Chiediamo che l’Iran rispetti le risoluzioni del Consiglio di sicurezza. L’Italia sostiene la necessità di maggiori controlli sulle armi del regime” ha detto Monti, aggiungendo che attende “concrete misure per il disarmo nucleare, come proposto dal presidente Obama a Praga”.

SIRIA - Porre fine ai massacri in Siria, la comunità internazionale deve agire. Il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha ribadito il suo pensiero: “Nulla può essere raggiunto senza buona volontà e buona fede, di cui abbiamo bisogno se vogliamo mettere fine ai massacri in corso e alle massicce violazioni dei diritti umani in Siria. Il regime di Damasco si rifiuta di rispettare le risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu e continua a commettere violenze indiscriminate contro i civili. L’Italia sostiene totalmente la missione del nuovo inviato speciale per la Siria” e crede sia necessario che il Consiglio di sicurezza “superi lo stallo che sta impedendo un’effettiva azione internazionale. La storia non sarà clemente nel giudicare i responsabili” ha aggiunto Monti.