Roma, 22 ottobre 2012 - Primarie sempre più infuocate in casa Pd.  Il sindaco di Firenze {{WIKILINK}}Matteo Renzi {{/WIKILINK}}alza il livello della polemica e, dopo aver sfoderato le sue ottimistiche previsioni ("Con me il Pd va al 40%") e aver rispedito al mittente Bersani la polemica sulle Cayman (VIDEO), continua ad attaccare il segretario e sfidante alle primarie del centrosinistra.

PREMIER DEBOLE - “Il desiderio di Bersani di tenere insieme da un lato il profilo delle liberalizzazioni e dall’altro la finanza, dimenticando che qualche colpa anche quella classe dirigente ce l’ha con le banche e con la finanza, mi pare un messaggio di paura più che di coraggio”, dice Renzi in videochat con la Stampa.
“E’ stato un atto ingeneroso restringere le regole - ha proseguito - ci hanno tenuto fuori dall’organizzazione delle primarie ma non faccio la vittima”.

Tuttavia, Bersani “ha paura di far votare i diciassettenni, gli studenti fuori sede, io invece sogno un premier che abbia coraggio. Un premier che ha paura è un premier debole”. Renzi ha sottolineato soprattutto il problema dei fuori sede che per votare alle primarie devono tornare nella città di residenza a registrarsi perché non è pèossibile farlo online: “O facciamo una convenzione con Alitalia o queste primarie sono un salasso per chi vuole votare...”.

ALLEANZE - “Facciamo l’alleanza con quelli che hanno firmato l’accordo per le primarie” ma “il mio programma non si cambia. Il programma è di chi ha vinto, non farò come Prodi che se l’è fatto cambiare”, continua Renzi nella videochat. Quanto ai ministri di un suo eventuale governo Renzi ha spiegato: “Non faccio il toto nomi ma sogno un governo di persone più capaci di me. Io non ho obblighi con le varie correnti del partito, noi siamo liberi e capaci di poter portare persone migliori”.

“Quando vedo un attacco così astioso e personale nei miei confronti - ha concluso Renzi - non capisco perché: se vinciamo cambiamo il paese, se perdiamo saremo leali e rispetteremo il risultato. Perché il Pd ha paura del confronto?”.

SCIVOLAMENTI - Matteo Renzi punta l’indice su un possibile scivolamento a sinistra del Pd, conseguente a una vittoria di Bersani alle primarie, che aiuterebbe il centrodestra. “Non vorrei che se vincesse Bersani ci fosse uno scivolamento a sinistra, che consentirebbe a Berlusconi di tirare fuori un nuovo coniglio dal cilindro, mentre il centrodestra sta sparendo. Uno scivolamento a sinistra di Bersani costituirebbe un pericolo”.
Renzi si dice “preoccupato di uno spostamento a sinistra”, confermato dal fatto che “nell’ultimissima settimana vedo un po’ di segnali, dal no alle norme sulla scuola all’attacco alla finanza, che mi fanno pensare che si vuole lisciare il pelo ai militanti piu’ accesi. Si sta perdendo il contatto con la realta’ piu’ ampia del partito”.

DESTRA E SINISTRA -  "Se davvero ero di destra ci ero già andato, con il vuoto che c’e’....": Renzi ironizza sul tasso di berlusconismo che alcuni nel Pd gli assegnano. "Io figlio di Berlusconi? Immagino in senso figurato, vero? Ma il berlusconismo è stato uno dei problemi che abbiamo avuto, causato in buona parte dall’antiberlusconismo. Ci è stato regalato anche da questo gruppo dirigente che ha puntato sulle nostre divisioni anziché sulle nostre proposte. Da Berlusconi mi dividono tante cose, da come vede il conto corrente a come vede le donne. Non lo attacco tutti i giorni perché credo sia più importante raccontare cosa penso io".
"La tv degli anni Ottanta e Novanta - ha poi detto - non ha cambiato gli italiani, ma è stata lo specchio di un paese ‘svuotato’ negli anni precedenti. Quella tv non è la causa, ma l’effetto".

MAXXI E LA MELANDRI - La nomina di Giovanna Melandri a presidente del Maxxi? “Della serie facciamoci del male, io non l’avrei fatto”. Lo ha detto Matteo Renzi in una videochat con la Stampa. “C’è una vita fuori dalla politica - ha aggiunto - c’è un mondo, la bellezza delle relazioni, mettersi in gioco nel privato, come è possibile che ci sia ancora una via d’uscita come il Maxxi quando esci dal Parlamento?”. “Il Ministro Ornaghi e la Melandri - ha sottolineato Renzi - hanno sbagliato, dopodiché ognuno farà quello che gli pare. Non credo si sia fatto un favore al Maxxi”.