Palermo, 28 ottobre 2012 - A poche ore dalla chiusura delle urne, in Sicilia è la scarsa affluenza a caratterizzare la tornata elettorale per la scelta del nuovo presidente della Regione. Alle ore 22, alla chiusura delle urne, nei 390 comuni siciliani nei quali si è votato l’affluenza è stata del 47,42% degli aventi diritto, pari a 2.203.885 elettori.

Alle ore 19, alla seconda rilevazione sull’affluenza, nei 390 comuni siciliani nei quali si vota si è recato alle urne il 37,66% degli aventi diritto, pari a 1.750.074 elettori. Alla stessa ora, nel 2008, quando, però, si votò anche di lunedì e in contemporanea per la Camera e il Senato, la percentuale fu del 34,57%.

Alle 12, invece, il Comune con la percentuale di affluenza più alta era San Gregorio di Catania con il 21,39%, quello con la più bassa, invece, Mirabella Imbaccari, sempre in provincia di Catania, con il 4,09%. La Provincia con la percentuale di affluenza più alta era Catania, con il 13,51%, quella con la più bassa Agrigento con l’8,19%. Lo spoglio delle schede inizierà domattina alle 8.

Il Governatore che verrà eletto sarà il terzo scelto direttamente dai cittadini dopo Salvatore Cuffaro e Raffaele Lombardo. I candidati nella partita a turno unico (vince chi prenderà più voti) e non è detto, è anzi probabile il contrario, che il nuovo Presidente della Regione Sicilia abbia la maggioranza nella nuova Ars (in tutto 90 seggi, 20 dei quali a Palermo, 17 a Catania, 11 a Messina, 7 ad Agrigento e Trapani, 6 a Siracusa, 5 a Ragusa, 4 a Caltanissetta, e 3 ad Enna) che pure sarà eletta domani. 
 

L'ALLARME SUL NON VOTO - “Presidenti di Seggio, fate attenzione alle forme di protesta lanciate sul social network Facebook”. E’ il contenuto della circolare diramata, questa mattina, dalla Questura di Catania e indirizzata agli uffici di Presidenza dei seggi elettorali. La polizia, dal monitoraggio della rete internet, ha appreso dell’esistenza di un gruppo, denominato 'C’è un modo legale per dire: non voto perché non mi sento rappresentato da nessuno'.

La pagina Facebook suggerisce agli elettori di presentarsi al seggio, di farsi registrare dagli scrutatori, di rifiutare la scheda e di fare verbalizzare al presidente di seggio il 'non voto'. Sarà il presidente, preso in considerazione l’eventuale disagio e il rallentamento delle operazioni di voto, a decidere se chiedere l’intervento delle forze dell’ordine, in caso di tumulti all’interno del seggio, o di annotare semplicemente l’episodio sul verbale delle operazioni di voto.