Roma, 6 novembre 2012 - Nel giro di pochissimi minuti dall'uscita della notizia del 'decalogo per attivisti' redatto da Beppe Grillo, già fioccano le reazioni a quello che qualcuno ribattezza l'"editto".

LAURA PUPPATO - “Anche se mi ha premiata come ‘sindaco a 5 stelle’ e gliene sono grata, dico che Beppe Grillo non si può più permettere di essere solo il portatore della protesta. Quando tu, leader politico in un Paese in difficoltà come l’Italia, raggiungi un consenso così elevato, sei per forza coinvolto nell’azione di governo. Quindi devi sporcarti le mani, è troppo facile rimanere fuori e gridare. Le cose sbagliate si cambiano dall’interno”, ha detto, ospite dei “Dibattiti Adnkronos”, la candidata alle primarie del Pd, {{WIKILINK}}Laura Puppato{{/WIKILINK}}.

FOLLINI  - “M5s, via dai talk-show. Anche Grillo ha emanato il suo editto bulgaro”, scrive su twitter il senatore del Pd Marco Follini.
 

PDCI  - “Altro che democrazia diretta, l’editto di Beppe Grillo, perche’ di questo si tratta, che vieta ai suoi la partecipazione ai talk show e’ segno di delirio di onnipotenza. Altro che democrazia diretta, siamo alla ‘web-dittatura’ di una sola persona. Gli italiani se ne accorgeranno molto in fretta”, afferma Flavio Arzarello, responsabile della comunicazione del Pdci.