Roma, 7 novembre 2012 - ''Il movimento non deve ricalcare i vizi dei vecchi partiti. La fedeltà dovrebbe sparire, ci dovrebbe essere invece lealtà. Si è fedeli tra coniugi o a delle idee. La fedeltà cieca verso le persone è propria solo dei cani''. Lo afferma, intervistato dal Corriere della Sera, Giovanni Favia, consigliere dei Cinque Stelle in Emilia Romagna, indicato come 'dissidente' dopo il fuori onda con le critiche a Beppe Grillo e a Gianroberto Casaleggio, sottolineando che adesso ''abbiamo bisogno tutti di un bagno di umiltà''.

QUESTIONE FIDUCIA - Grillo, dice Favia parlando anche con Repubblica, ''è un megafono ma noi non siamo sue marionette. Non siamo un fan club. Personalmente spero che i miei rapporti con Grillo si aggiustino col tempo ma ora per me conta la fiducia dei cittadini''. Grillo, aggiunge, ''ha un'idea di garante un po' invasiva, che non solo fa rispettare le regole ma le stabilisce''.

CONTRASTI FISIOLOGICI - Per questo, secondo Favia, la polemica con Federica Salsi è stata ''esagerata'' come è ''sbagliato confrontarsi con un proprio consigliere sul blog, a volta basterebbe una telefonata''. Ma sono certo che Federica non sarà fatta dimissionare dalla base, sanno che persona è ''. Scissioni alle porte? Favia nega. Semplicemente crede "che il movimento si evolverà anche oltre il suo fondatore''. ''Qui in Emilia - conclude - abbiamo anticipato i successi e ora anticipiamo i problemi. E' normale che ci siano, bisogna affrontarli". Si attende la replica del guru genovese. Roma, 6 novembre 2012 - Mentre l'Idv si spacca sempre più, con Donadi ed altri che sembrano sul punto di andarsene e parlano di partito allo sbando,  il possibile alleato Beppe Grillo esce allo scoperto per mettere i puntini sulle 'i': niente alleanze con altri partiti o movimenti e niente più comparsate in tv per gli attivisti di M5S.

AMICO TONINO - "Antonio Di Pietro ha la mia amicizia, ma il M5S non si alleerà nè con l’Idv, nè con nessun altro", precisa Beppe Grillo, in un post pubblicato sul suo blog, in cui aggiunge: "Il M5S vuole sostituire il Sistema dei partiti con la democrazia diretta. In sostanza vuole la fine dei partiti basati sulla delega in bianco".
"Non tutti capiscono, non tutti vogliono capire, i più disinformano a pagamento sui giornali e nei salotti televisivi controllati dai partiti", premette Grillo, convinto per questo che sia "indispensabile una ‘guida for dummies’ per tutti coloro che hanno dubbi interpretativi, dietrologie, necessità di chiarimenti".

LE REGOLE A 5 STELLE - Nel decalogo di Grillo ci sono varie regole: nel Movimento 5 Stelle "chi sta svolgendo un qualunque incarico elettivo non può dimettersi per concorrere ad altre cariche elettive (es. chi è consigliere non può candidarsi a deputato, chi è senatore non può candidarsi a sindaco)". Così come "gli eletti del M5S tratterranno per sé una parte degli emolumenti, oggi fissata in un massimo di 5.000 euro lordi, e restituiranno la rimanenza allo Stato".

Ancora, "il M5S non candida chi ha svolto due mandati anche se interrotti", "supporta e appoggia le istanze dei movimenti con obiettivi comuni, come è avvenuto per il no al nucleare, l’acqua pubblica, il No Tav e il No Gronda, eccetera".

LE INTERVISTE IN TV - Dopo il 'caso-Salsi' in effetti un chiarimento è d'obbligo. Ecco qua: "Non sono vietate" interviste di eletti del M5S trasmesse in televisione per spiegare le attività di cui sono direttamente responsabili. E’ fortemente sconsigliata (in futuro sara’ vietata) la partecipazione ai talk show condotti abitualmente da giornalisti graditi o nominati dai partiti, come è il caso delle reti RAI, delle reti Mediaset e de La7", scrive Beppe Grillo, che sul suo blog.

 

"EDITTO BULGARO", "WEB DITTATURA": LEGGI TUTTE LE REAZIONI

NIENTE PRIMARIE - "Nel M5S non ci saranno primarie (non si votano leader o leaderini) per le elezioni politiche, ma la scelta di portavoce per la Camera e per il Senato. Il loro compito sarà l’attuazione del Programma elettorale in stretta collaborazione attraverso la Rete con la gli iscritti".

REFERENDUM SULL'EURO - "La decisione di rimanere nell’euro spetta ai cittadini italiani attraverso un referendum, questa è la mia posizione. Io ritengo che l’Italia non possa permettersi l’euro, ma devono essere gli italiani a deciderlo e non un gruppo di oligarchi o Beppe Grillo".

INVETTIVA ANTI-GIORNALISTI - A stretto giro dal diktat per vietare gli studi di talk show ai suoi, arriva un’invettiva di Beppe Grillo contro i giornalisti tv, ‘rei’, scrive il leader del Movimento 5 Stelle sulla sua bacheca Facebook, di esser pagati per trasformare in statisti zucche vuote.

"Chiunque sa che i giornalisti televisivi sono lì per grazia ricevuta (e stipendio ricevuto) dai loro editori. E che i loro editori sono i partiti insieme alle lobby che li sostengono. Queste macchiette - incalza - fanno comizi politici (ma il termine antipolitici è più appropriato in quanto fanno gli interessi di gruppi politici o economici) tutti i giorni, dal mattino presto a notte fonda spacciandoli per in...formazione. Uomini di alta e autoproclamata cultura che, dall’alto dei loro valori morali, etici, sociali e soprattutto di appartenenza, sono pagati profumatamente per il servizietto pubblico al Bersani, al Renzi, al Casini di turno".

"Lerner, Fazio, Formigli, per citare solo alcuni della truppa cammellata che imperversa nel piccolo schermo, sono le nuove fate smemorine il cui compito - scrive Grillo - è trasformare delle zucche vuote in statisti e attaccare con qualunque mezzo e ferocia chi mette in discussione il Sistema (del quale sono i pretoriani) e proteggere il loro portafoglio".

ARRIVA IL CANALE 5 STELLE - E intanto il M5S si organizza e in rete già si annuncia l’avvio del canale Tv del movimento. Il nuovo sistema di comunicazione passa per le dirette streaming in rete, note come hangout.