di Lisa Ciardi

Roma, 9 novembre 2012 - Giovani ‘choosy’ nella scelta del lavoro? I ragazzi delle superiori sono d’accordo con il ministro Fornero.  A dispetto della polemica infuriata dopo l’invito a non essere schizzinosi (‘choosy’ appunto), proprio i diretti interessati non sembrano scandalizzarsi. A dimostrarlo, il report di Gfk Eurisko sulla base del questionario di Quotidianoinclasse.it, nuovo progetto dell’Osservatorio Permanente Giovani-Editori presieduto da Andrea Ceccherini, promosso attraverso il sito www.ilquotidianoinclasse.it in collaborazione con Quotidiano.net, Corriere.it e Ilsole24ore.com.

Fra le domande rivolte ai ragazzi (dal 29 ottobre al 4 novembre) c’era anche questa: "Il Ministro Fornero ha definito i giovani ‘schizzinosi’ perché non disposti ad accettare qualsiasi lavoro pur di accedere a una prima occupazione. Tu sei d’accordo con questa affermazione?". Ebbene, il 57 per cento si considera ‘vicino’ alla posizione della Fornero, mentre il 43% manifesta lontananza. Allo stesso tempo, il 57% degli intervistati si dice disposto a fare qualsiasi lavoro per iniziare, mentre il 21% accetterebbe solo occupazioni adatte a sé e il 12% un mestiere in linea con il curriculum. Nel frattempo, l’86% dei ragazzi si proietta verso l’università.

Ma benchè il 52 per cento pensi che la scuola faciliti l’ingresso nel lavoro, il 62% ritiene prematuro pensare a cosa fare da grande. Solo il 38% ha qualche idea vaga, nessuno una prospettiva chiara. Insomma, anche se per nulla ‘choosy’, i ragazzi sembrano considerare studio e lavoro due mondi paralleli da affrontare con tempi e atteggiamenti diversi.