Roma, 14 novembre 2012 - Il Pd conferma il sostegno a Mario Monti fino al termine della legislatura, "abbiamo una parola sola". Lo ha detto il segretario democratico Pier Luigi Bersani durante una iniziativa pubblica: "Noi abbiamo detto Monti fino alla fine della legislatura, io faccio il mio mestiere e il presidente della Repubblica fa benissimo il suo, non sto qui a speculare sul giorno delle elezioni".

CRISI DI GOVERNO? - "Credo e spero di no. Vediamo di capirci": risponde così il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, arrivando all’assemblea della Cna, a chi gli chiede se ci sarà una crisi di governo.

LA LEGGE ELETTORALE - "Se si vuole considerare l’ipotesi di anticipare le elezioni politiche, si proceda alla modifica della legge elettorale e non a far polemica", dice ancora Bersani.

LA REPLICA DI ALFANO - "Sulla crisi di governo molto dipende da Bersani, se insiste a imporre agli italiani una tassa di cento milioni di euro". Così il segretario del Pdl, Angelino Alfano, ai giornalisti, in merito alle polemiche con il Pd sull’election day.

IL PUNTO COMUNE - Sia Alfano sia il segretario Bersani "non scommetterebbero neanche un centesimo" sull’ipotesi di un Monti Bis. I due hanno dato la stessa risposta alla tavola rotonda, mentre il leader Udc Pier Ferdinando Casini ha ribattuto: "Nella vita mai dire mai".

IL LEADER UDC - Fare l’election day è nell’interesse del Paese, ma "tra votare ad aprile e votare alla fine di febbraio non cambia molto" e l’importante è fare prima una riforma elettorale, che deve riconoscere un premio di governabilità al partito di maggioranza relativa. Lo ha detto il leader Udc Pier Ferdinando Casini, durante un il dibattito con Bersani e Alfano. "L’election day conviene al paese. Io pensoche fare la legge elettorale e andare al più presto alle elezioni a questo punto sia un vantaggio per tutti, per la politica e per i cittadini". Per Casini "fare la legge elettorale non è impossibile. Ritengo giusto che il partito di maggioranza relativa abbia un premio digovernabilità, e non sarà certo la discussione tra l’8 e il 10% che può cambiare la questione. Penso sia giusto che quel partito abbia la possibilità di tessere intorno a se un sistema di alleanze, questo è una cosa civile, difficilmente contestabile. Nessuno vuole fare leggi a maggioranza".

SCHIFANI - “Non ho nessuna intenzione di tenere ferma” la legge elettorale. Cosi’ il presidente del Senato, Renato Schifani, parlando con i giornalisti al suo arrivo all’assemblea della Cna. “Ormai - ha sottolineato Schifani - siamo veramente agli sgoccioli. La prossima settimana credo che occorra chiuderla in commissione”. Quanto all’ipotesi di un voto anticipato con il Porcellum, Schifani ha affermato: “Mi auguro di no: l’auspicio di tutti i partiti è di modificare questa legge, restituendo ai cittadini la loro libertà di scelta dei candidati. Se dietro queste dichiarazioni c’è la seria volontà di essere coerenti lo dimostrino in questi ultimi giorni”.

NAPOLITANO - "Di questo ora non parlo". Così il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha risposto ai giornalisti che gli facevano presente che si parla in queste ore di elezioni anticipate rispetto alla data prevista di aprile.