Roma, 27 novembre 2012 - Primarie del centrosinistra: parla, Pierluigi Bersani, in vista del ballottaggio di domenica. E si dice convinto di vincere non risparmaindo frecciate ironiche a Matteo Renzi. "Se perdo con nove punti di vantaggio? Sarei un pollo. Ma spero di non uscirne così".

Bersani lo dice al Corriere. E rincara dicendo che non scommetterebbe un cent sulla vittoria di Renzi. "No- dice Bersani- Penso di vincerle io francamente. Persino la sua spinta a rinnovare puo' riversarsi in una fiducia che sia io a rinnovare. Io ho saputo cambiare". Sempre sul filo dell'ironia: "Io un catenacciaro? So fare anche l'ala...".

Il segretario affronta poi la polemica sulle regole: "Ci sono delle regole che abbiamo approvato, all'unanimita', non si cambiano le regole in corsa", le primarie "sono aperte ma non sono un porto di mare, stiamo facendo una cosa seria. Non penso che nuove regole sarebbero a mio svantaggio, ma non voglio contrattarle. Abbiamo un comitato dei garanti, non mettiamoci a rifare la costituzione in corso d'opera". Innanzitutto "perche' tutti i sistemi giuridici dicono che va costruita una platea certa, secondo perche' tre e passa milioni di cittadini hanno seguito queste regole e non gli si puo' dire che abbiamo scherzato". Bersani ha sottolineato che non si e' avverata la previsione per cui l'alta affluenza avrebbe favorito Renzi.

Infine sul  fatto che Matteo Renzi si riferisca ai sostenitori di Bersani come "loro", "e' un tic da primarie. E' sgradevole, ma e' un tic. 

Poi rivela: "Stiamo vedendo assieme, con Vendola, di fare una iniziativa assieme, penso sia disponibile anche lui, una cosa nel Mezzogiorno, forse a Napoli".

Sulle alleanze future, Bersano ha affermato di ritenere "molto improbabile" l'alleanza con Di Pietro.