Tripoli, 4 dicembre 2012 - Rilanciare il ruolo dell’Italia nel Mediterraneo. E’ questo l’obiettivo del leader del Pd, Pier Luigi Bersani, giunto la notte scorsa in Libia dopo la vittoria alle primarie del centrosinistra.

Bersani ha incontrato il presidente del Congresso nazionale, Mohamed Magarief, e in seguito è in agenda un colloquio con il ministro per la Cooperazione Internazionale, Mohamed Emhemmed Abdulaziz.

Sempre nella mattinata, il leader del Pd incontrerà anche i capi dei principali partiti della ‘nuova Libia’: il segretario generale della Coalizione di centro, Abdulhamid El Naami, e il leader del partito Giustizia e Costruzione (espressione dei Fratelli Musulmani), Mohamed Sawan.

MONTI - Bersani ha parlato delle questioni italiane. In primo luogo ha detto che il primo incontro ''sara' con Monti, ce lo siamo detti al telefono quando ho ricevuto le congratulazioni, le prime che mi sono arrivate (dopo il risultato delle primarie, ndr). Mi ha fatto molto piacere, una tempistica eccezionale da presidente del Consiglio''. ''Ci siamo detti 'ci vediamo', quindi al ritorno cerchero' un incontro con il presidente Monti'', ha aggiunto Bersani, precisando che parlera' con il premier dei principali temi nell'agenda del governo.

BERLUSCONI -  ''Auguri... se sara' sfida la faremo. Non vedo l'ora''. Bersani ha risposto così a chi gli chiedeva dell'ipotetica ridiscesa in campo di Silvio Berlusconi. E sul centrodestra: "Il dossier piu' importante e' la legge elettorale in relazione allo sbandamento del centrodestra''.

ELECTION DAY  - Il candidato premier del centrosinistra dice no all'ipotesi dell'election day. 'Ho sempre
pensato che sia sensato tenere separate le elezioni regionali e politiche. Dopo di che voglio capire se Alfano e Berlusconi vogliono e come le elezioni politiche a febbraio. Parlare di election day senza capire cosa significa e'
difficile''.