Reggio Emilia, 11 dicembre 2012 - Il segnale che l’Italia è sull’orlo del precipizio non arriva dallo spread o dalle reazioni dei mercati finanziari dopo l’annuncio di dimissioni del presidente del Consiglio Mario Monti, ma dentro la stessa società. Ne è convinto il leader di Italia Futura Luca Cordero di Montezemolo secondo il quale “nessuna maledizione condannerà il paese al declino e alla rassegnazione”. Montezemolo ha
riunito un migliaio di persone al Teatro Valli di Reggio Emilia per la convention 'Verso la terza Repubblica' a cui hanno partecipato Sara Giannini e Andrea Olivero. Un appuntamento attraverso il quale ha presentato il suo movimento, Italia Futura, e i suoi obiettivi: "Sono tre anni che come italia futura abbiamo lavorato tanto per sensibilizzare la societa' civile, credo oggi si debba fare di tutto per evitare che si possa avere lo stesso schema dopo il '94".


“Non solo lo spread, i mercati e la Banca europea ci danno un segnale del precipizio - ha spiegato -: il precipizio è dentro di noi, nella nostra società” e si vede in particolare “nel grave grado di corruzione e nei livelli di disoccupazione giovanile”. Sono “questi gli spread che ci separano dagli altri paesi”.

E aggiunge, dichiarandosi a fianco di Monti: “Se Monti, come auspichiamo con rispetto e fiducia, vorra’ interpretare nel modo piu’ alto il suo spirito di servizio alla guida del paese, noi e voi saremo al suo fianco con grinta e determinazione. Poche priorita’ e basta con un clima di rissa con cui poi non si riesce a fare niente”. Tuttavia, Montezemolo non scioglie il riserbo sul suo futuro in caso di una mancata candidatura di Mario Monti. “E lei si candida?”, ironizza tagliando corto con una cronista che a margine gli domanda se intende candidarsi in prima persona alle prossime politiche.