Città del Vaticano, 16 dicembre 2012 - "La conversione comincia dall'onesta' e dal rispetto degli altri: un'indicazione che vale per tutti, specialmente per chi ha maggiori responsabilita'". Sono le parole del Papa all'Angelus, rivolte alla folla di piazza San Pietro (circa 40 mila persone) al rientro dalla visita pastorale di questa mattina alla parrocchia di San Patrizio al Colle Prenestino. Il Papa ha citato la risposta di Giovanni Battista sui "pubblicani", cioe' esattori delle tasse per conto dei Romani, che "gia' per questo i pubblicani erano disprezzati", e che "spesso approfittavano della loro posizione per rubare".

"Ad essi - ha spiegato - il Battista non dice di cambiare mestiere, ma di non esigere nulla di piu' di quanto e' stato fissato". "A nome di Dio, il profeta - ha scandito Benedetto XVI - non chiede gesti eccezionali, ma anzitutto il compimento onesto del proprio dovere". "Il primo passo verso la vita eterna - infatti - e' sempre l'osservanza dei comandamenti; in questo caso il settimo: 'Non rubare'". In proposito il Pontefice teologo ha citato anche la risposta del Battista riguardo ai soldati, "un'altra categoria - ha detto - dotata di un certo potere, e quindi tentata di abusarne".

Parole evangeliche che il Papa ha definito "sempre attuali": "non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe". "Considerando nell'insieme questi dialoghi, colpisce - ha osservato Papa Ratzinger - la grande concretezza delle parole di Giovanni: dal momento che Dio ci giudichera' secondo le nostre opere, e' li', nei comportamenti, che bisogna dimostrare di seguire la sua volonta'".

"E proprio per questo - ha scandito Papa Ratzinger - le indicazioni del Battista sono sempre attuali: anche nel nostro mondo cosi' complesso, le cose andrebbero molto meglio se ciascuno osservasse queste regole di condotta. Preghiamo allora il Signore, per intercessione di Maria Santissima, affinche' - ha infine concluso - ci aiuti a prepararci al Natale portando buoni frutti di conversione".