Roma, 18 dicembre 2012 - Nuovo slittamento dell’approdo nell’Aula del Senato della legge di stabilità: la discussione riprende oggi alle 8.30. Lo riferisce il relatore del ddl, Giovanni Legnini. La commissione Bilancio non ha ancora terminato i lavori, che sembrano trovare continui ostacoli per un rapido via libera al provvedimento. Si tratta infatti del terzo rinvio, la legge di stabilità era attesa in aula per l'altroieri mattina, quindi per ieri (18 dicembre) alle 10.00 quando è stata fatta nuovamente slittare. Il ddl, dopo l’approvazione del Senato, dovrà effettuare un altro passaggio lampo alla Camera.

Rischia così di slittare l’approvazione definitiva della legge di stabilità a Montecitorio e quindi le conseguenti dimissioni del premier Mario Monti e lo scioglimento delle Camere annunciato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. “Il Senato - ha spiegato il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto, al termine della conferenza dei capigruppo - ha introdotto molti elementi di arricchimento nella legge di stabilità. Ovviamente voteremo a favore ma ci prenderemo tutto il tempo, in Commissione e in Aula, per valutare: non c’è un impegno preciso e rigido sui tempi”.

Non è d’accordo il Pd. Dario Franceschini accusa il Pdl di avere “un atteggiamento dilatorio che punta ad allungare la durata della legislatura anche solo di qualche giorno rispetto al percorso indicato da Napolitano che portava allo scioglimento delle Camere entro questa settimana. Se la legge di stabilità arriva a Montecitorio tardi è perché, dopo l’annuncio delle dimissioni di Monti, il Pdl al Senato e Schifani ne hanno rallentato l’esame. Abbiamo poco tempo ma l’impegno è quello di chiudere entro questa settimana. Chi si assume la responsabilità di farlo slittare deve dire perché lo fa”. Cicchitto risponde a stretto giro spiegando che “le modifiche introdotte al Senato sono bipartisan e che le accuse di Franceschini sono prive di fondamento. Quello del Pdl non è uhn atteggiamento dilatorio ma di serietà”. Sul tavolo c’è anche da convertire il decreto che dimezza le firme per le elezioni che sia Pd che Pdl ritengono doveroso. “Il decreto sulle firme - si è espresso anche il presidente della Camera, Gianfranco Fini - va approvato in tempi rapidi in ragione del suo contenuto”.

ACCORDO RAGGIUNTO SUI COMUNI - A fronte di una richiesta dell’Anci di minori tagli per 250 milioni, avanzata sotto la minaccia di ‘dimissioni in massa’ dei sindaci italiani, Governo e Parlamento hanno trovato un’intesa per 150 milioni di ulteriori risorse da destinare alla riduzione dei tagli per i Municipi. L’emendamento che recepisce l’intesa è stato depositato dai relatori Giovanni Legnini (Pd) e Paolo Tancredi (Pdl) in commissione Bilancio del Senato dove sono ripresi i lavori in vista del rush finale.

I minori tagli per i Comuni, quindi, salgono da 250 a 400 milioni e complessivamente l’emendamento che stabilisce l’allentamento del Patto di stabilità interno per gli enti locali sale da 1,250 a 1,4 miliardi: 200 milioni per le Province e da 1,2 miliardi per i Comuni. Questi ultimi beneficiano quindi di 400 milioni di minori tagli, 20 milioni di un mini-fondo per premiare i Comuni che hanno adottato bilanci sperimentali, 180 milioni per la flessibilita’ ai Comuni che hanno fino a 5mila abitanti e 600 milioni per tutti i Comuni.

VIA LIBERA A PACCHETTO MILLEPROROGHE - Via libera della Commissione Bilancio del Senato al Milleproroghe, inserito via emendamento nella Legge di Stabilità. Tra le norme ‘passate’ quella che proroga di 6 mesi (a giugno) lo stop agli sfratti e quella che proroga i contratti dei precari della pubblica amministrazione fino al 31 luglio.

MOBILITA' PER LE PICCOLE AZIENDE - E’ prorogata al 2013 la possibilità per i lavoratori delle aziende con meno di 15 dipendenti di accedere alle liste di mobilità, anziché essere licenziati in caso di crisi aziendali. Lo prevede un emendamento alla legge di stabilità approvato dalla commissione Bilancio del Senato.
L’emendamento (dei Pd Rita Ghedini e Vidmer Mercatali), inoltre, rifinanzia di 30 milioni la proroga a 24 mesi della Cig straordinaria, in caso di cessazione di attivita’. Infine vengono assegnati ad Italia Lavoro Spa un 11,7 milioni.

UNIVERSITA' - Allarme rosso per più di metà delle Università italiane, a rischio default se nella legge di stabilità in discussione in Senato non si troveranno 400 milioni. L’allarme lo lancia il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo.

TAV - Due miliardi in 13 anni per la Tav Torino Lione. Lo prevede un emendamento del governo alla Legge di Stabilità presentato in commissione Bilancio del Senato.
Il testo aumenta gli stanziamenti del 2015 di 150 milioni (da 530 a 680) e ne stanzia altri 150 all’anno dal 2016 al 2029.

FINOCCHIARO - Se il ddl Stabilità non sarà in Aula domani “si aprirà un problema politico che cercheremo di affrontare”. Lo dice Anna Finocchiaro, capogruppo del Pd al Senato. “Abbiamo lavorato, e anche oggi in Commissione abbiamo sollevato il problema dei tempi - ha aggiunto - siamo convinti che la chiusura in Commissione possa avvenire oggi. Ma se domani il testo non va in Aula - ha ammonito - c’e’ un problema politico che, se si porra’, cercheremo di affrontare”.

BERSANI - Il Pdl non può “usare” il Parlamento a suo piacimento. Lo ha detto il segretario Pd Pier Luigi Bersani, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano dell’atteggiamento del Pdl sulla legge di stabilità: “Non possono usare il Parlamento e la legge di stabilità per i loro problemini”. Bersani, parlando all’assemblea del gruppo Pd, accenna soltanto alla candidatura di Mario Monti. “Il quadro ancora non è chiaro- dice Bersani- ma siamo stati e saremo leali fino all’ultimo”.