Roma, 18 dicembre 2012 -  Pier Luigi Bersani non ha nascosto la sua irritazione per le critiche arrivate al Pd dopo la decisione di concedere dieci deroghe per le candidature di parlamentari con piu' di 15 anni di legislatura alle spalle. "Questo non lo accetto", ha detto il segretario del Pd rispondendo ai cronisti al suo arrivo ad un incontro con gli ambasciatori del Sud Est asiatico. "Il nostro statuto parla del 10% di deroghe e ieri alla direzione si e' discusso di qualcosa che non e' neanche il 3% - ha spiegato - perche' ne parlate solo per il Pd? Questo e' inaccettabile".

E ancora: "Siamo gli unici in Italia e in Europa che hanno questi meccanismi di deroghe cosi' stringenti - ha ricordato Bersani - quindi per favore non chiedeteci piu' e andate da qualcun altro. Su questo si e' superato il segno". Il Pd "e' l'unico a fare cose mai fatte in Italia e in Europa e per questo gradiremmo essere seguiti con un po' di simpatia", ha proseguito parlando delle primarie per i parlamentari. "Gradiremmo che si chiedesse anche gli altri cosa vogliono fare, visto che il Parlamento e' una istituzione di tutti - ha insistito - non possiamo risolvere da soli il problema di come si scelgono i deputati. Gradiremmo sapere cosa fanno gli altri".

Tra le novita' decise dalla direzione, anche la quota del 33% di candidature sicure per le donne. "Questo dara' la certezza di un numero di donne in Parlamento che non c'e' mai stato in un gruppo politico e che ci mette a livello europeo e spero anche un passo avanti".

Bersani ha poi scherzato a proposito delle dichiarazioni del segretario del Pdl, Angelino Alfano. "Alfano ama le battute. E' allegro". Lo ha detto commentando appunto la battuta di ieri del segretario del Pdl al Quirinale ("Napolitano ha dato il preincarico a Bersani").

E a proposito del colloquio avuto con Monti, il segretario del Pd ha assicurato che i rapporti con Mario Monti non sono cambiati dopo le voci di una possibile discesa in campo del premier. "Assolutamente no", ha spiegato il segretario del Pd ai giornalisti che gli chiedevano se vi siano stati cambiamenti. "Leggo di cose diverse, ma e' stato un colloquio cordialissimo - ha detto - ci siamo fatti gli auguri e ce li faremo ancora, alla grande".