Roma, 23 dicembre 2012 - Appena terminata la conferenza stampa di Mario Monti, ecco le reazioni del mondo politico.

BERSANI E IL PD - Cominciamo dal candidato premier del centrosinistra, il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. ''Ascolteremo con grande attenzione e rispetto le proposte di Monti sia laddove coincideranno con le nostre, sia laddove se ne allontaneranno. Quanto alle prospettive politiche, già da domani la parola passerà gli italiani''.

Bersani ha proseguito la sua analisi: "Serve una maggioranza politica non più "strana" ma vera e coerente, saldamente europeista e saldamente riformatrice. Quanto ai temi di merito indicati da Monti, ci stiamo lavorando da anni con proposte precise in vista di una riscossa italiana fondata su moralità e lavoro'. Quelle di Monti sono state parole serie e in qualche caso puntigliose. Rispondo ai suoi ringraziamenti - prosegue Bersani - con i miei ringraziamenti per il contributo che ha dato all'Italia guidandola fuori da un rischio di precipizio. Lo abbiamo sostenuto con lealtà e coerenza anche nei momenti e nelle condizioni più difficili. Non abbiamo ragione di pentircene. Tuttavia la crisi c'è ancora e anzi è davanti alla sua fase socialmente più cuta. Forse èquesto quello che èmancato di più elle parole, pur apprezzabili, del presidente del Consiglio. Adesso bisogna preservare quel che si è atto di buono e are quello che non si è atto fin qui. Ci vuole più ambiamento, ci vuole piu' equità, ci vuole più  lavoro".

Enrico Letta affida a Twitter il suo pensiero: ''Pd-Monti: competizione leale e dialogo. Nostro avversario comune e' Berlusconi''. Lo dice Enrico Letta su Twitter dove corregge anche il Prof: ''perche' dire che Pd con Cgil hanno sconfitto il terrorismo? Il Pd e' nato 5 anni fa..''.

IL PDL - In attesa delle parole di Berlusconi che fonti vicine al Pdl dicono "furente" per le parole di Monti, parla il segretario Angelino Alfano che a Sky dice: "Il nostro primo competitor è la sinistra. L'agenda Monti? E' ancora puramente virtuale. Ma l'atteggiamento di Monti nei confronti del Pdl e di Berlusconi preclude ogni collaborazione con noi. Il suo dire è stato ambiguo da vecchio politico. Monti al Quirinale? Non è giornata per un toto presidente".

E' intervenuto anche il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto:  "La posizione espressa dal Presidente Monti purtroppo misconosce il fatto che alle origini del suo governo c'e' stato un atto di responsabilita' compiuto proprio dal presidente Berlusconi e che esso e' durato un anno
per il sostegno che gli e' stato dato dal PDL. Per cio' che riguarda le prospettive future appare evidente che Monti ha escluso di porre in essere cio' che era emerso all'ultimo incontro di Bruxelles del Ppe, vale a dire di assumere la leadership di tutti i moderati che evidentemente non puo' non coinvolgere anche il Pdl. Al contrario Monti ha concentrato il suo fuoco polemico proprio su Berlusconi, su Alfano e sul Pdl".

E il presidente dei senatori, Maurizio Gasparri: "Da Monti troppa presunzione, troppa acredine, troppa certezza di essere lui stesso il 'campo'".

Anna Maria Bernini: ''Monti ha finalmente gettato la maschera e ha trasformato il bilancio della sua esperienza di governo nel primo atto ufficiale della sua campagna elettorale, usando per l'occasione lo scudiscio dell'antiberlusconismo militante. E confermando in tal modo che aveva ragione il Pdl a manifestare le sue critiche nei confronti di un presidente del Consiglio che ha deviato politicamente rispetto alla sua missione tecnica originaria''.

FINI - Gianfranco Fini: '' L'agenda liberale e riformatrice di Monti va convintamente sostenuta senza riserve mentali, personalismi o interessi di parte, perche' rappresenta l'unica alternativa possibile alla riedizione dello scontro tra la sinistra di Bersani e Vendola e il populismo antieuropeo di Berlusconi''.

LA LEGA -  Su Twitter, il segretario Bobo Maroni: "Monti: non mi candido, ma forse sì. Ha imparato da Casini e dai democristiani più falsoni della prima Repubblica".

ITALIA FUTURA - Giudizio positivo da parte di Italia Futura che fa capo a Montezemolo. "Condividiamo dalla prima all'ultima parola di quanto detto dal Presidente Monti nella conferenza stampa di fine anno, sia nei contenuti sia nella forma. E' il discorso di un grande leader politico e di uno statista internazionale". E' quanto dichiara Lelio Alfonso, portavoce di Italia Futura.

"Contenuti, visione e intendimenti sono così forti da non necessitare ulteriore enfasi e corrispondono, arricchendole, alle linee e alle proposte sviluppate da Italia Futura in questi anni", sottolinea Alfonso, che ribadisce "la nostra disponibilità a sostenere con orgoglio l`agenda del Presidente Monti che, come ha detto oggi, si prefigge di cambiare l`Italia e riformare l`Europa. Faremo tutto quanto è nelle nostre possibilità per riportare la società civile alla politica sostenendo le linee di un`agenda che oggi appare l`unica in grado di aprire la stagione della Terza Repubblica".

MONTEZEMOLO - “Non è pensabile che le stesse persone che hanno contribuito in ruoli diversi a portare il Paese a questo livello possano essere i protagonisti del futuro”, ha detto Luca Cordero di Montezemolo in una intervista a SkyTg24. “Farò quello che serve e ne dovrò parlare con il presidente Monti”, ha aggiunto a chi gli chiedeva se scendere in campo. “Tra gli iscritti di Italia Futura - ha sottolineato - ci sono molti giovani e donne pronti a candidarsi per dare un contributo fondamentale al rinnovamento della classe politica italiana”.

SEL - "Vorrei ringraziare il premier Mario Monti per la considerazione che ha sul carattere innovativo di alcune delle posizioni che io sostengo nel dibattito pubblico.Vorrei pero' rassicurarlo relativamente a cio' che piu' lo turba: nessuno di noi si batte per una prospettiva di regresso, nessuno intende tornare indietro. Il punto al contrario e' che urgente procedere, andare avanti: nel senso di far guadagnare diritti alla societa' italiana. Penso che non si possa credere che i diritti siano il segno di un mondo arcaico, un reperto  archeologico".

FRATTINI E CAZZOLA - Tra i montiani del Pdl significativa la posizione dell'ex ministro Franco Frattini. "Esprimo grande apprezzamento per l'attività ed i risultati del governo Monti: riforme che sono servite innanzitutto all`Italia ed il cui cammino è stato intrapreso nell`interesse del Paese e con una leale collaborazione di un ampio spettro di forze politiche - tra cui il Pdl - e non certamente perché ce l`ha chiesto l`Europa. Resto certo che il premier Monti sarà sicuro protagonista della scena istituzionale anche in futuro". Prosegue Frattini: "Sosterrò i punti dell`Agenda Italia".

E Giuliano Cazzola: "Un grande discorso quello del presidente Mario Monti, da vero statista. Condivido le sue analisi, le sue critiche e il suo programma. Sono onorato di aver sostenuto il suo governo nel corso dell'ultimo anno. Se lo riterra', saro' a sua disposizione in qualunque ruolo verra' considerato utile alla causa del cambiamento e dell'Europa''.

CASINI - ‘’Auspichiamo che ci sia un impegno diretto di Monti e di tanti della societa’ civile. Monti ha fatto un discorso di grande livello e detto cose di grande verità e ora deve assumere decisioni difficili. Se avesse voluto la comodità avrebbe scelto un’altra strada’’. Cosi’ Pier Ferdinando Casini commenta al Tg3 le parole dette oggi da Mario Monti, rivendicando all’Udc il ruolo di ‘’partito che in questi anni ha aperto la strada a Monti’’.

Redazione online