Roma, 27 dicembre 2012  - La 'salita' in politica, dunque, è cosa certa: il Professore lo ha ribadito su Twitter con un messaggino che ha fatto molto parlare. Ma non tutti i nodi sono sciolti: resta ancora in piedi - e non è secondaria -  la questione delle liste da presentare per l’area politica che, in modo, sembra, trasversale, condivide e sostiene l’Agenda Monti in vista delle prossime elezioni.

LA QUESTIONE-LISTE - L’interrogativo è se presentare un unico 'contenitore' o liste separate per la Camera dei Deputati, mentre, viste le ricadute del ‘porcellum’, la questione non si pone per il Senato.  E’ noto che Monti, come Udc e Fli, preferirebbe l’impatto forte di una lista unica, che avrebbe maggiori chanches di attrarre voti. Al contrario i fondatori di ‘Verso la Terza Repubblica’, da Montezemolo ad Andrea Riccardi, preferirebbero tenere distinte le liste della società civile da quelle della politica pura, per dare alle prime la forza di un’offerta integralmente nuova e fresca.

ICHINO - Quella a sostegno di un nuovo Governo Monti "al Senato sarà una lista unica 'per l'agenda Monti' perché la legge elettorale per il Senato costringe a questa scelta. Ma so che si sta lavorando per arrivare allo stesso risultato per la Camera". E in ogni caso "le liste poi saranno passate al vaglio di Monti per evitare che sotto l'agenda Monti si possa riciclare la vecchia politica". Lo ha reso noto il senatore Pietro Ichino, uscito dal Pd per sostenere la nuova avventura politica del premier. Il cui nome sulla lista, ha assicurato il giuslavorista, "ci sarà".

L'ENDORSMENT DI MONTI - “L’espressione ‘salire in politica’, usata da Monti è stata accolta con ironia, in qualche caso con disprezzo. Ma si nota la sintonia con il messaggio ripetuto in questi anni dal presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano, non a caso un’altra figura istituzionale che gode di ampia popolarità e alla quale tutti riconoscono il merito di aver individuato proprio nel senatore a vita l’uomo adatto a traghettare l’Italia fuori dai marosi della tempesta finanziaria. È in sintesi l’espressione di un appello a recuperare il senso più alto e più nobile della politica che è pur sempre, anche etimologicamente, cura del bene comune. Il quotidiano della Santa Sede ‘l’Osservatore romano’ , è tornato a sottolineare importanza e valore dell’impegno diretto in politica del premier Mario Monti, in vista delle prossime elezioni politiche italiane. “E’ a questa domanda di politica alta che probabilmente la figura di Mario Monti sta intercettando o sulla quale comunque il capo del Governo uscente intende legittimamente far leva e che interpella i partiti al di là dei contenuti del suo manifesto politico”, è scritto fra l’altro in un articolo pubblicato a firma di Marco Bellizzi.

MONTEZEMOLO  - Il tam tam mediatico dava per fissata per oggi una conferenza stampa della Fondazione di Luca Cordero di Montezemolo.  In realtà, viene spiegato, l’appuntamento non è mai stato fissato anche se, in un editoriale che campeggia sulla prima pagina del sito della Fondazione, Italia Futura non dà adito a dubbi. E’ pronta a varare un nuovo soggetto politico per portare avanti il progetto ben rappresentato dalle parole dello stesso Monti.

La macchina della raccolta delle pre-firme in vista della sua presentazione, intanto, non si ferma. Anche se, si apprende ancora, il presidente della Ferrari oggi sarà a Roma, nessun vertice ad alto livello tra i partiti o con il premier Monti e’ “allo stato previsto”. Incontri a livello regionale tra i rappresentanti di Italia Futura e i suoi interlocutori si sono svolti praticamente, fino ad oggi e si terranno di nuovo a partire dai primissimi giorni a ridosso del Capodanno.

I FUORIUSCITI PDL  - Dal Pdl, intanto, i fuoriusciti della prima ora che avevano chiesto a Berlusconi un segnale politico forte, lo sottolineano: bene l’Agenda Monti, ma bisogna allargare il campo. Anche a tutti coloro che sono stati delusi dalle ultime decisioni prese dai vertici del Popolo della Libertà. “L’Agenda e il metodo Monti testimoniano un salto di qualità della politica italiana. Venticinque pagine di proposte per la crescita del Paese che mettono al centro della prossima campagna elettorale un programma di cose da fare” afferma, infatti, Isabella Bertolini, portavoce di Italia Libera, gruppo composto da 11 deputati ex Pdl che parla di “una rivoluzione copernicana” che deve andare oltre i confini dei partiti. A condividere l’Agenda per l’Italia c’è anche l’ex sottosegretario del Governo Berlusconi, Alfredo Mantovano, che non manca di sottolineare: “spero di avere tanta gente che stimo a fianco a me”. Se non accadrà? “Io ci sarò”.