Roma, 3 gennaio 2013 - Berlusconi parla ancora e lo fa dai microfoni di 'Radio Radio'. Il primo argomento è la grande rimonta nei sondaggi del suo partito: "Il Pdl è oltre il 20%, dal 14% dove eravamo arrivati dopo un anno di silenzio mio. A questo dobbiamo aggiungere Fratelli d’Italia e quindi siamo al 22,6% ma possiamo arrivare al 40”. “Possiamo farcela, io ci credo”, ha aggiunto.

MONTI, L'AVVERSARIO - Mario Monti “continua a dire bugie”, i professori “parlano ex cathedra, non vogliono essere contradetti”, “guardano il mondo dal buco della serratura” e dunque “sono fuori dalla realtà”. Berlusconi ha poi sottolineato come, secondo lui, se Mario Monti va continuamente in tv “non è scandalo”, “ha parlato quattro volte al giorno per tredici mesi mettendosi in mostra mentre io ero in silenzio”, “lui fa esattamente le cose che faccio io dopo un anno di silenzio, ma se lo fa lui va bene”. Monti come tutti i Professori è “lontano dalla realtà” e parla così perché ha “lo stipendio sicuro” e non conosce “le difficoltà che ha un’impresa”.

“Inizio seriamente a dubitare della capacità di giudizio del presidente del Consiglio Monti”. Silvio Berlusconi ha risposto al professore che ha dichiarato che ‘la linea dettata da Brunetta sta spingendo il Pdl su posizioni estreme e settarie’. “Brunetta - ha aggiunto - è una persona assolutamente equilibrata, come io sono equilibrato, come il nostro partito che è il partito dei moderati, il partito del ceto medio ha sempre dimostrato di essere, lontani da ogni estremismo”.

“Che ci siano in politica delle estreme a sinistra, un po’ meno a destra, che sarebbe meglio non ci fossero, è chiaro”. “E’ per questo che io - ha aggiunto - invito gli italiani a dare il voto ai due partiti che sono l’espressione di un bipolarismo maturo”. “Non mi è stata data nessuna possibilità di andare a un prime time, né in Rai né in altre reti nazionali. L`intenzione di Monti di allearsi con il Pd senza le ali estreme, senza Vendola, Cgil e Fassina, “è una cosa fuori dal mondo, perché il Pd è tutto quello che lei ha nominato, tutte le persone che lei ha nominato. Monti pretenderebbe che il Partito democratico cambiasse la sua anima, una cosa assolutamente fuori dal mondo”.

I TECNICI - “Probabile che sarebbe stato meglio” andare a votare invece di sostenere il governo dei tecnici perché così “ci saremmo sottratti alla ricetta di questa austerità che ci ha fatto tanto male”. “Il governo Monti - ha aggiunto - ci lascia in una situazione drammatica”. I professori “non conoscono il mondo, non conoscono - ha sottolineato Berlusconi - la realtà economica. Non conoscono le difficoltà dell’impresa e si comportano come adesso si sta comportando Monti, in una maniera che è il seguito negativo di come si è comportato in questi anni di governo portandoci in questa spirale recessiva che ci preoccupa tutti”.

LEGA - Silvio Berlusconi ribadisce di essere il capo della coalizione ma che potrebbe non essere premier in caso di vittoria, come chiede la Lega. “Non ho problemi - ha spiegato - per quel che mi riguarda. Posso fare il ministro dell’Economia, degli Esteri, qualunque cosa giovi al Paese, al ceto medio, ai moderati, a chi non si riconosce nella sinistra. Il problema mio non esiste”. “Vogliamo presentare la squadra di vertice tutta in una volta con una cerimonia che possa diventare importante anche dal punto di vista mediatico”. E aggiunge in serata ai microfoni del Tg1: "Siamo molto vicini all’accordo”, specificando che i due partiti sono pronti a lavorare insieme.

IL 10 GENNAIO DA SANTORO - "Quindi per andare in prime time e parlare a un pubblico importante di diversi milioni ho accettato di andare alla trasmissione di Santoro” il 10 gennaio.  “Non c’è nulla - ha aggiunto Berlusconi - che mi si possa rimproverare o di cui possa essere accusato che mi fa paura perché non ho nulla di cui rimproverarmi”.  “Travaglio è bravissimo, è un genio del male, un pm mediatico”. “Così chi fa il pm ama fare del male agli altri mentre io - ha aggiunto - amo fare il bene”.