Romna, 4 gennaio 2013 - Un monito forte della Chiesa sulla campagna elettorale per le elezioni politiche del 24 e 25 febbraio "Per portare a un buon esito, la campagna elettorale deve essere piu' costruttiva e rispettosa delle posizioni, pur dentro la dialettica, che e' giusta. Se finora non lo e' stata, speriamo lo diventi". Cosi' il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova, a margine del tradizionale scambio di auguri con il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, e con i membri della giunta e del consiglio regionale.

Bagnasco ha poi parlato del momento attuale in cui versa il Paese. "L'augurio è che il 2013 sia un anno all'insegna di un sussulto ulteriore di fiducia, di speranza e di coesione". "Come nelle famiglie quando c'è una difficoltà da superare ci si stringe maggiormente gli uni agli altri e si mettono insieme intelligenza, cuore e risorse, così - ha aggiunto il presidente della Cei - anche nell'ambito della società mi auguro, e i segni ci sono, che proprio dalle difficoltà che dobbiamo affrontare scaturisca una migliore e maggiore solidarietà e intesa tra tutti e a tutti i livelli per affrontare con maggiore fiducia, speranza e capacità di intraprendere i problemi che abbiamo di fronte".

Il cardinale ha affrontato pure il nodo tasse auspicando una diminuzione del carico fiscale. "Certamente - ha detto il cardinale - le tasse non alleggeriscono la situazione, pero', nello stesso tempo, speriamo che in prospettiva, avviandosi una fase di crescita che tutti giustamente invocano, che questo peso possa essere alleggerito".

Per il presidente della Cei bisogna utilizzare "nel modo migliore le risorse a tutti i livelli, in tutti i modi e in tutte le forme", perche' le "le risorse sono quello che sono" e tale migliore utilizzo "sia davvero la via attraverso cui si possa arrivare a delle soluzioni che tengano insieme i servizi assolutamente necessari, le persone che lavorano e le articolazioni dello Stato e della societa'". E ancora: "Siamo tutti chiamati a rivedere meglio le cose e questo - ha aggiunto il presidente della Cei - vuol dire rivederle non soltanto con criteri puramente economici che hanno certamente un loro valore di cui nessuno dubita ma dentro ad un
contesto più ampio di valori morali, di criteri etici, dell'onestà personale, della ragionevolezza, del dialogo, dell'interesse pubblico e di quei servizi che da sempre sono deputati in modo particolare alle Province".

Infine Bagnasco ha fatto un accenno ai cori razzisti durante la partita Pro Patria Milan. Per il cardinale "il razzismo è frutto dell'individualismo esasperato. Piu' che al mondo del calcio - ha detto il cardinale - il mio messaggio e' rivolto al mondo in generale, alla nostra cultura, al nostro modo di stare insieme. Viviamo in una cultura che vede negli altri dei nemici potenziali''.

E sulla campagna elettorale interviene anche il Vaticano. I partiti, se credono in un riformismo pieno e rispettoso delle persone, devono comprendere nei loro programmi e nelle loro agende, alcuni principi di fondo quali il diritto al lavoro, la tutela dello Stato sociale e democratico contrastando la sua erosione, i tentativi di abbatterlo e la crescita delle
diseguaglianze.
E' quanto ha affermato alla Radio Vaticana monsignor Mario Toso, Segretario del Pontificio consiglio giustizia e pace. Toso ha ripercorso alcuni aspetti del recente messaggio per la pace di Benedetto XVI sottolineando che in esso si promuove un insieme di ''diritti e doveri indivisibili''. In questo senso, spiega, ''via della realizzazione della pace e' la realizzazione del bene comune''.

''La vera politica - afferma il vescovo - deve mirare alla realizzazione del compimento umano. La politica e' amore alla vita umana nella sua integralita'''.

''Il vero riformismo di cui tanto oggi si parla -aggiunge Mons. Toso- si trova avvicinandosi il piu' possibile, nelle agende, nei programmi partitici, all'integralita' dei diritti-doveri dell'uomo. La' dove,
per varie ragioni tattiche di alleanza, si mette la sordina su alcuni diritti fondamentali, si frena il vero riformismo. Il riformismo e' tale se favorisce la pienezza della umanita' in tutte le persone''.

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