Roma, 9 gennaio 2013 -  All'esultanza di Pierluigi Bersani, che presenta le liste del Pd sottolineando la presenza femminile al 40% e i moltissimi giovani, fa da contraltare il giorno dopo la minaccia dell'alleato socialista Nencini, che annuncia di voler sbattere la porta in faccia al Pd.

Da parte sua Enrico Letta rivela che in caso di vittoria il Pd chiederà a Monti di sostenere il governo Bersani. Ipotesi che non sembra fantascientifica all'ex superministro Tremonti, pronto addirittura a scommettere su un futuro governo Bersani-Monti.

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SOCIALISTI OFFESI -  “Noi non facciamo gli ospiti in casa di nessuno - dice piccato il segretario nazionale del Psi -  L`ipotesi di una lista Pd-Psi nel nome del Socialismo Europeo era supportata da un orizzonte politico condiviso e da una rappresentanza equilibrata dei territori. Se vengono meno questi presupposti, ognuno per conto proprio”.

Nencini ha convocato una riunione della segreteria nazionale del partito, insieme con i segretari regionali Psi per oggi alle 15.

LETTA, APPELLO A MONTI - Il Pd conferma l’apertura al centro montiano dopo le elezioni: “Puntiamo a vincere le elezioni e dopo chiederemo al centro e ai montiani di sostenere il governo Bersani”, ha detto il vicesegretario, Enrico Letta. “Crediamo sia possibile, a partire dai temi del lavoro e dell’occupazione”, ha aggiunto. 

Enrico Letta ha commentato con grande soddisfazione le liste varate ieri sera dal Pd in vista delle elezioni politiche e ha respinto le accuse di chi sostiene che siano stati penalizzati i vincitori delle primarie. “Se vinciamo avremo 400 parlamentari e 300 saranno quelli delle primarie”, ha assicurato il vicesegretario del Pd parlando con i cronisti, nella sede del partito.
“L’età media sarà di 46 anni e riusciremo a portare il 40% di donne in Parlamento, la piu’ grande presenza mai vista”, ha assicurato.

Quanto ad alcuni montiani ‘eccellenti’ esclusi, “non bisogna scambiare singole delusioni per fatti politici - ha chiarito Letta - Le nostre sono liste larghe, equilibrate e articolate. Anche i nomi esterni indicano che il Pd vuole rappresentare largamente la società italiana. Non c'è voglia di settarismo né di rinchiuderci in una nicchia ma di essere inclusivi”.

Enrico Letta ha respinto l’accusa di Roberto Reggi secondo cui la sua esclusione dalle liste del Pd sarebbe frutto di un veto dei bersaniani. “Tutte le scelte sono state fatte di comune accordo e tengono conto del risultato delle primarie”, ha assicurato il vicesegretario del Pd.
“Credo che nessuno possa accusare queste scelte di partigianeria - ha insistito - e’ molto importante il rapporto tra Bersani e Renzi che faranno campagna elettorale in tandem”.

LA SCOMMESSA DI TREMONTI - "Sono pronto a scommettere che Monti e Bersani governeranno insieme", è la previsione fatta da Giulio Tremonti durante il suo intervento a Radio Anch’io.
Secondo l’ex ministro dell’Economia, insieme Bersani e il Professore introdurranno una "super patrimoniale che aggraverà l’effetto povertà di un governo Monti da questo punto di vista spietato".