Roma, 10 gennaio 2013 - “Questa è una trasmissione ordinaria e vi chiedo solo una cosa: potete applaudire quando finiscono i blocchi e inizia la pubblicità, ma lascerei senza applausi quello che avviene prima. Non voglio claque che vedo nelle altre trasmissioni”. Lo ha detto Michele Santoro, rivolgendosi al pubblico dello studio 3 di Cinecittà, pochi minuti prima dell’inizio della puntata di Servizio pubblico, che avrà ospite Silvio Berlusconi. “Comunque vada - ha aggiunto Santoro - sarà un successo”.

Santoro ha reso noto che gli interventi di Marco Travaglio, nella puntata di stasera, saranno due. Poi Santoro ha ringraziato il pubblico per il sostegno: “Grazie, se penso a dove siamo arrivati grazie ai 100mila che ci hanno dato i loro 10 euro. Auguri”. In platea siedono, tra gli altri, gli attori Massimo Boldi e Isabella Ferrari e il direttore de ‘Il Fatto quotidiano’, Antonio Padellaro.

Sulle note di ‘Granada’ è partita l’attesa puntata di ‘Servizio Pubblico’ con Silvio Berlusconi ospite dell’arena di Michele Santoro. “C’è sempre un momento in cui c’è chi sente di avere il carattere del torero e si sente di lanciarsi nell’arena per una sfida definitiva. Noi da tempo abbiamo detto addio a Granada, città dei toreri. Non abbiamo bisogno di un torero che ammazza un toro” ha esordito il conduttore.

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AL VIA CON LA DISCESA IN CAMPO DEL '94 - La puntata di ‘Servizio Pubblico’ inizia con il video della discesa in campo di Berlusconi nel ‘94, l’inno di Forza Italia in sottofondo. Poi va in onda un servizio con interviste a imprenditori e operai del bresciano, arrabbiati con Monti e con le troppe tasse; parlano di crisi e dicono che non voteranno più né Lega né Berlusconi, tirando in ballo anche il bunga bunga. Il leader del Pdl non è stato ancora inquadrato e non è ancora intervenuto dopo l’introduzione di Santoro.

Poi la puntata prende il via, Santoro si rivolge a Berlusconi con un “ben ritrovato”. Il cavaliere fa la sfinge e non dice una parola.

“Se si chiamasse Silvio Berlusconi sicuramente sì”. Così Silvio Berlusconi risponde alla prima domanda di Santoro, che ha chiesto se le sue aziende fossero ridotte male, le affiderebbe a un manager che ha gestito 8 anni degli ultimi 10 e ha ben più di 70 anni.

“Non si può assegnare un’azienda in un momento di crisi a chi non ha nessuna esperienza. Ho guardato con dolore” i servizi sugli imprenditori in crisi, “e questa è la situazione in cui adesso ci troviamo”. Lo ha detto Silvio Berlusconi da Santoro, riferendosi anche implicitamente al governo del paese.

‘’Sono diventato anche sordo...colpa dell’età’’. Risponde così Silvio Berlusconi a Michele Santoro lamentando un’acustica particolare nello studio di ‘Servizio Pubblico’ che gli impedisce di sentire bene Pronta la replica del conduttore che gli dice di non poter urlare: ‘’segua il labiale’’, dice Santoro e il Cavaliere risponde: ‘’Benissimo cercherò di sforzarmi’’.

L'AUSTERITA' DI MONTI PESA SULLE FAMIGLIE - ‘’Noi abbiamo subito una politica di austerità che se applicata ad un’economia in sviluppo produce risultati. Se fatta, come è successo, porta a quello a cui assistiamo oggi: un calo di consumi, aziende che hanno esuberi, la cassa integrazione che non ha mai toccato questi livelli’’.

“Se il governo non interviene in modo appropriato, si produce qualcosa di disastroso. Le famiglie italiane sono colpite. Ogni famiglia ha una spesa di 2.500 euro, si è vista sfilare due mensilità solo per gli aumenti che ci sono stati”.

Lo ha detto Silvio Berlusconi ribadendo che la responsabilità è del governo Monti.

“In questo momento - ha spiegato - il paese è nelle condizioni di crisi che emergono dalle risposte degli intervistati (nel servizio mandato in onda, ndr): oggi noi abbiamo subito una politica di austerità che se applicata in economia di sviluppo produce sviluppo, ma se fatta in un periodo difficile, di economia tesa, assistiamo a un calo dei consumi e così cala produzione, le aziende hanno esuberi, il personale viene licenziato, ci si rivolge alla cassa integrazione che è arrivata al record del miliardo di ore”.

AVEVO ALTRI PROGRAMMI - Per il prossimo futuro ‘’io avevo altri programmi: avevo in programma la costruzione di ospedali nel mondo per curare i bambini; volevo aprire università’’ dove avrebbero insegnato ‘’Clinton, Bush, Blair, Putin, Aznar... tutti amici fatti in questi 20 anni di mia presenza sulla scena internazionale. Avevo immaginato l’apertura a marzo, ma mi sa che non ce la faremo perché mi dovrò dedicare al paese’’.

LA CRISI NON E' RESPONSABILITA' DEL MIO GOVERNO - “Lei anticipa con questa domanda quello che verrà fuori dalla mia risposta: non annetto nessuna responsabilità al mio governo. Confermo parola per parola quanto ebbi a dire nel 2009, la situazione era completamente diversa”. Così Silvio Berlusconi da Santoro, replica alla domanda se si sente di chiedere scusa agli italiani per aver negato la crisi quando era al governo.

Poco prima che Berlusconi rispondesse, viene ricordato in studio il titolo del Financial Times “In nome di Dio vattene”, poi si ricorda il vertice di Cannes quando Merkel e Sarkozy volevano che il governo italiano accettasse il prestito internazionale, rientra in Italia e dice “in Italia c’è la vita di un Paese benestante, i consumi non sono diminuiti, ristoranti pieni”, e viene mandato in onda il video.

“E’ stata una crisi internazionale curata molto male dal governo dei professori perché si è scatenata una tempesta perfetta, come il fenomeno dell’acqua alta a Venezia”, spiega Silvio Berlusconi, in merito alle responsabilità sulla crisi dell’esecutivo tecnico. Il Cavaliere cita fenomeni atmosferici per far capire cosa è avvenuto: “bisogna che tutti insieme i fenomeni si concentrino. Questi sono la luna, il vento forte di scirocco, la pressione atmosferica e viene l’acqua alta”.

Santoro interviene: “Se ci metti Monti poi è il diluvio universale...”. E Berlusconi sorridendo: “Santoro ha anticipato con una battuta il mio finale”. E di rimando il conduttore: “Lei come Noè - sbagliandosi con Mosè - sulla barca...”.

L'IMU DOVEVA ESSERE DIFFERENTE - “Non è in quella direzione che doveva essere l’Imu che avevamo approvato ma doveva essere un compendio di imposte locali sui fabbricati ma non sulla prima casa che per noi è sacra”. “Avrebbe portato nelle casse dei Comuni il necessario per la gestione dei servizi per i cittadini”.

“Monti invece - ha proseguito - ha messo l’Imu sulla casa, ma noi la contrastammo. Ci riunimmo nella notte. Abbiamo fatto tutti i tentativi per farla cambiare, ma non ci siamo riusciti. Ci siamo chiesti se fosse opportuno fare cadere il governo e assumerci la responsabilità di un disastro. Altrimenti si guastavano tutti i rapporti che ci tenevano al governo..”. “Ma questo è un discorso da politicante eh eh..” lo rintuzza Michele Santoro. Il cavaliere replica: “E’ facile stando in tv, fare la parte che fa lei..”.

“I professori che sono stati sordi a ogni nostro intervento” quando erano al governo, “hanno determinato questa situazione di crisi “e diciamocelo chiaro si erano tuti montati la testa”.

IMPOSSIBILE CONVINCERE MONTI - ‘’Non ha sentito Monti che nella conferenza stampa prima di Natale ha detto che se uno toglie l’Imu sulla prima casa è un pazzo e dopo un anno bisogna rimetterla doppia? era una testa dura da convincere e non siamo riusciti a convincerlo’’.

NON SI RIESCE A GOVERNARE - “Questo paese non è un Paese governabile”, afferma Silvio Berlusconi a Servizio Pubblico (qualcuno ride tra il pubblico e Santoro li zittisce), proseguendo con l’ormai noto appello al voto utile: “Se gli italiani non capiranno che bisogna dare a un solo partito il voto e dargli la maggioranza per poter cambiare la costituzione...”.

Santoro lo interrompe: “Ma in Sicilia gliene hanno dati 61 su 61 e non è cambiato nulla”. Berlusconi non demorde: “Ma se un premier non può fare altro che stendere l’ordine del giorno del Cdm”, insiste.

“Negli anni del mio governo ho cercato di mettere d’accordo i miei alleati, i vari Follini, Fini, Casini etc., sulla riforma della giustizia. Dopo due anni ho dovuto abbandonare l’impresa. Se un partito non può cambiare la Costituzione, non si va da nessuna parte”. “Se gli italiani - ha aggiunto - danno il voto a tanti signori che prendono il 4, il 5 o il 6 %, così il governo non può prendere alcuna decisione. Votate tutti per me, è l’unica soluzione”.

Michele Santoro replica: “Quindi, devono votare solo per lei, ma da solo... senza Tremonti, Maroni e altri... solo per lei. E anche il parlamento, che lo teniamo a fare? Ma togliamolo...”. E Berlusconi risponde: “Infatti” sorridendo.

IO MINISTRO DELL'ECONOMIA - E allora perché vuole tornare a farlo? Chiede Costamagna. L’ex premier replica ancora: “E infatti ho detto potrei essere più utile facendo il ministro dell’Economia e dello Sviluppo”.

Roberto Maroni sarebbe contrario all’ipotesi che Berlusconi faccia il ministro dell’economia: “E’ molto chiaro. Ha dovuto comportarsi così. Avendo indicato Tremonti e sapendo che non può diventare il presidente del consiglio, è chiaro che vuole metterlo ancora come ministro dell’economia”.

“Lei Santoro è andato all’università o ha fatto le serali?”, chiede Silvio Berlusconi a Michele Santoro, e poi ride... Aggiungendo: “Io partendo da zero ho messo insieme 56 mila persone e versate nelle casse dello Stato 9 miliardi di euro. Il mio successo ha contribuito al mantenimento dello Stato”, rivendica l’ex premier. Poi riprende il lungo discoso sulla necessità di cambiare la costituzione per rendere governabile il Paese e a Santoro che lo interrompe - tra vari sketch tra i due, caratterizzati da diversi sorrisi e un clima ilare - dice: “Vede che non l’ha ancora capito?”. E il conduttore di rimando: “Vado alle serali e recupero”.

DEVO GUADAGNARE PER PAGARE LA MIA EX MOGLIE - “Lei è il leader della trasmissione, è lei che guadagna i dindi, io sono ospite”, scherza Silvio Berlusconi rivolgendosi a Michele Santoro. E il conduttore scherza: “ci mancherebbe che venissime a guadagnare pure a La7...”, mentre tra il pubblico è scoppio di risate.

Berlusconi prene al volo l’assist e afferma, sorridendo: “io ho tanto bisogno di guadagnare perché ogni giorno devo dare a una signora che è stata mia moglie 200 milioni di lire al giorno”. Risate dal pubblico, ride anche Santoro e lo stesso Cavaliere. Il conduttore osserva, riprendendo l’accusa rivolta dall’ex premier alle ‘giudichesse’ della causa di separazione: “Erano giudici comuniste...”, osserva. “Lo ha detto lei... Alla fine l’ha imparato”, chiosa Berlusconi.

CONSULTA POLITICIZZATA - “Ma vi sembra che un Paese così possa essere governato? E’ impossibile”, sbotta Silvio Berlusconi parlando anche della Consulta, “organo ormai politicizzato” che boccia le “leggi che non piacciono ai pm di sinsitra”. E’ l’unico momento, ad ora, in cui il Cavalire alza la voce.

“Santoro siamo da lei o da Zelig?”, chiede Silvio Berlusconi a Michele Santoro. E il conduttore: “Lei è molto più Zelig di me...”. Poi, introducendo Travaglio, Santoro chide al Cavalieer di non arrabbiarsi. E lui replica vistosamente divertito: “Io non mi arrabbio... Mi sto divertendo”, afferma.

“Oscar Luigi Scalfaro era assolutamente di sinistra, era il peggiore”. Lo dice Silvio Berlusconi a Servizio Pubblico, parlando dell’ex presidente della Repubblica.

TRAVAGLIO: ATTACCA SU RUBY E IL COMPLOTTO INTERNAZIONALE - Inizia nello studio di ‘Servizio Pubblico’ l’editoriale-arringa di Marco Travaglio, due gli argomenti chiave: il processo Ruby e il presunto complotto internazionale sulla nascita governo Monti. Travaglio comincia a parlare del “libro paga con le 42 donne” pagate dal cavaliere, ma Berlusconi prova a interrompere: “Non ho mai pagato una donna...”. Ma Travaglio prosegue a ritmo serrato citando notizie e dichiarazioni dello stesso leader del Pdl.

Berlusconi tace, prende appunti, muove nervosamente il piede, ascolta con un’espressione talvolta contrariata. Poi prende la parola e chiede che Travaglio rimanga seduto lì di fronte a lui e non vada via come avrebbe dovuto da copione: “Me lo lasci lì che lo guardo in faccia” dice Berlusconi.

VIDEO SUL VERTICE NATO DI STRASBURGO, BERLUSCONI: LEI SI SCAVA LA FOSSA - ‘Servizio Pubblico’ manda in onda il famoso servizio del vertice Nato di Strasburgo nel quale si vede Silvio Berlusconi che parla lungamente al telefono (GUARDA IL VIDEO) e Angela Merkel che attende impaziente che finisca. Servizio commentato ironicamente da Michele Santoro che non esita a definire “incazzata” la Merkel. E mentre il servizio va in onda, il leader del Pdl dice sottovoce: “Santoro si sta scavando la fossa, dategli una vanga così si nasconde dentro...”.

Poi, il cavaliere prende la parola e racconta la sua versione dei fatti: “Si era a Strasburgo per nominare Rasmussen segretario della Nato; erano tutti d’accordo, tranne Erdogan che doveva dare il suo benestare perché serviva l’unanimità. Il giorno prima avevo fatto 4 ore di telefonate con Erdogan che è mio carissimo amico, e io sono stato testimone a matrimonio di un suo figlio; tutti mi avevano pregato di insistere con Erdogan. Cosa mi diceva al telefono? - prosegue - ‘Silvio mi chiedi di stracciarmi la faccia davanti alla mia popolazione, perché avevo detto che mai avrei consentito l’incarico a Rasmussen..’ E io - ha aggiunto Berlusconi - ho dovuto penare non sa quanto le proverbiali 7 camicie. Erdogan ci ha pensato la notte e alla mattina io sono stato al telefono con lui e gli ho dovuto fare promesse per convincerlo.. Con questa telefonata, attesa dalla Merkel, l’ho convinto, e ho detto habemus papam.. Merkel era contenta”. E Santoro osserva sarcastico: “Però dissimulava...”.

BERLUSCONI: IL DEBITO PUBBLICO NON C'ENTRA CON LA CRISI -  “Il debito pubblico non c’entra nulla con la crisi”. Lo afferma Silvio Berlusconi a Servizio Pubblico. Quando però viene interrotto, il Cavaliere si scalda e scandisce: “Io sono quello che ne sa più di tutti perché sono uomo di trincea e di lavoro e sono stato il più anziano ai consigli di stato e di governo. L’ho eletto io Barroso...”, rivendica l’ex premier.

Poi Berlusconi aggiunge, quando gli viene fatto notare che sotto i suoi governi il debito è cresciuto: “Il debito è sempre cresciuto perché come ho detto i governi non hanno strumenti di operare e non possono fermare la spesa. Non dobbiamo ridurre annualmente come voleva Merkel - afferma l’ex premier alzando ancora la voce - col patto fiscale di 50 miliardi all’anno il nostro debito pubblico, dobbiamo farlo di soli 15 miliardi cosa assolutamente sostenibile e io ero lì a fare gli interessi dell’Italia”.

LA DEUTSCHE BANK ORDINO' DI VENDERE I TITOLI DI STATO ITALIANI - “Avrò avuto anche un lapsus, data l’età...”. Cosi’ Silvio Berlusconi, a Servizio Pubblico, in merito al lapsus con cui ha confuso la Deutsche Bank con la Bundesbank. E corregge il tiro rispetto a quanto detto ieri sera nel salotto di Vespa, parlando di ‘congiura e complotto’ ai danni del suo governo: “Non è stata la Bundesbank bensì la Deutsche Bank che ordinò di vendere tutti i titoli italiani, greci e spagnoli. Se ieri ho detto altro - aggiunge - può essere che mi sono sbagliato. La Bundesbank non c’entra niente”.

Mettiamo che prende il 100 per 100 dei voti ma in due anni non riesce a cambiare le cose, cosa fa esce dall’euro? “Sarà la situazione concreta” a determinarlo, replica Silvio Berlusconi a Servizio Pubblico, “le nostre aziende non sono più in grado di competere con quelle tedesche, è una cosa che verrà fuori dalla realtà”, aggiunge Berlusconi.

EUROPA DA CAMBIARE - ‘’Se noi facciamo un referendum, e non solo qui in Italia, la maggioranza sarebbe contro questa Europa che deve cambiare profondamente’’.

USCIRE DALL'EURO: UN DISASTRO. BCE GARANTISCA IL DEBITO PUBBLICO -  Uscire dall’euro? “Se questo dovesse succedere, sarebbe una cosa disastrosa, si creerebbe un sistema dramamticamente in crisi dell’Europa che invece rappresenta il nostro futuro”. Lo ha detto Silvio Berlusconi a ‘Servizio Pubblico’. “Purtroppo - ha aggiunto - noi cedendo il nostro diritto di stampare momenta all’Unione europea non abbiamo avuto rassicurazioni che la Bce diventi vera, di garanzia del debito pubblico. Noi ci siamo impoveriti e la Germania si è arricchita. Qual è la soluzione? O la Bce garantisce il debito pubblico o paesi come Italia, Spagna, Grecia, Portogallo e Irlanda, saranno costrette a uscire dall’euro e a tornare alle monete nazionali”.

“Io sono il più europeista - ha concluso Berlusconi - ma l’Europa dopo aver portato la pace, deve portare anche il benessere e svolgere nel mondo una potenza militare, insomma bisogna fare gli stati uniti d’Europa”.

LETTERA BCE. IL COMPLOTTO SVELATO DA TREMONTI NON E' VERO - “La realtà è che abbiamo ricevuto una lettera dalla Bce firmata da Trichet, tutto il resto sono cose che non hanno alcun fondamento, sono cose che non corrispondono alla realtà. Non è che se una cosa la dice Tremonti è per forza vera”. Così Silvio Berlusconi in merito alla ricostruzione fatta sempre dagli stessi studi di La7 dall’ex ministro dell’Economia sulle condizioni che decretarono la caduta del governo Berlusconi.

TREMONTI NON PUO' ESSERE PREMIER - “Non può essere il mio presidente del Consiglio perché la Lega dentro la mia coalizione rappresenta una percentuale molto bassa: la sua è una candidatura honoris causa”. Lo afferma Silvio Berlusconi rispondendo alla domanda se Giulio Tremonti sarà il candidato premier del centrodestra, come affermato da Roberto Maroni.

CRISI PUBBLICITA', BERLUSCONI: NON MANDO A CASA NESSUNO - A Servizio Pubblico si affronta anche la crisi di pubblicità che sta colpendo Mediaset. E’ lo stesso Silvio Berlusconi a parlarne, ma garantisce che nessuno sarà mandato a casa, nonostante la chiusura di alcune sedi romane: “Dobbiamo spostare alcuni uffici a Milano, ma chi non vorrà spostarsi potrà restare a Roma”. E rivendica: “Non ho mai licenziato nessuno”.

Berlusconi garantisce che nessuno sarà licenziato anche se il servizio mandato in onda dal programma tv ‘Servizio pubblico’ parlava di mail inviate a 77 dipendenti ai quali si dava l’aut aut: trasferimento a Milano o licenziamento. Berlusconi ha assicurato che nessuno andrà a casa, ma ha ammesso che da “due anni anche le mie aziende subiscono perdite come tutti”.

NESSUNO COME ME HA COMBATTUTO LA MAFIA - “Se c’è qualcosa che non può essere addebitata a me è di non aver portato avanti la lotta contro la mafia”. Lo ha detto Silvio Berlusconi replicando al secondo editoriale-arringa di Marco Travaglio.

“Nessuno al governo - ha aggiunto - ha combattuto la mafia come ha fatto Silvio Berlusconi. Con le nostre leggi con il mio governo abbiamo sequestrato e confiscato 25 miliardi di patrimoni delle famiglie mafiose, cosa fatta mai prima di noi.

Poi, noi abbiamo assicurato alla giustizia 32 su 34 pericolosi latitanti. E abbiamo assicurato alla giustizia, mi sembra intorno a 3.500 presunti mafiosi. E nel mio primo governo - ha concluso - ci fu un nostro intervento che rese più severo il carcere duro per i mafiosi”.

DELL'UTRI PERSONA PERBENE - “Dell’Utri è una persona perbene, molto cattolico e ha un solo difetto: è nato a Palermo. Qui ha fondato una società di calcio per strappare delle persone dalla strada. Poi se a Palermo conosci una persona che dicono che è mafioso, basta una stretta di mano...”. Lo ha detto Silvio Berlusconi rispondendo all'analisi di Travaglio.

NON SARA' CANDIDATO CHI HA CONDANNE, INQUISITI CASO PER CASO - Chi ha una condanna definitiva non sarà candidato nel Pdl. Discorso diverso per gli inquisiti: sarà valutato caso per caso. Lo spiega a Servizio Pubblico Silvio Berlusconi. “Intendiamo non candidare le persone che hanno una condanna definitiva, su chi ha un procedimento in corso procederemo guardando i documenti perché in alcuni casi leggendo le carte le accuse sono infondate”, spiega il Cavaliere. Quanto a Dell’Utri “è una persona perbenissimo, cattolico, hanno raccontato su di lui delle cose incredibili, ha un solo difetto è nato a Palermo. Dell’Utri non è stato condannato in forma definitiva”. Quindi lo ricandida? “Sarà il comitato di presidenza del Pdl che deciderà - replica - Perché ci volete giustizialisti? E’ una vita che combattiamo contro i giustizialisti...”, conclude.

Quanto agli ex parlamentari del Pdl e alla loro situazione nei confronti della giustizia, Berlusconi spiega: “Io nell’ultimo Parlamento avevo 400 tra senatori e deputati, ammetterete che se c’è qualcuno che non è il massimo dell’onestà è dificile saperlo. Su 100 sacerdoti è impossibile trovare 100 santi e la natura umana la si conosce tutti e c’è la possibilità per chi giudica di poter essere ingannato”, conclude.

LITE SANTORO-BERLUSCONI SU TRAVAGLIO (GUARDA IL VIDEO)- “Tra me e Travaglio c'è solo una cosa che abbiamo in comune: lui pensa che io sia un genio del male, io lo penso di lui”. Lo ha detto Silvio Berlusconi replicando a Marco Travaglio.

Come da pronostici, è Marco Travaglio a far perdere i nervi a Silvio Berlusconi sui temi della giustizia e ai processi a carico dell’ex premier. Ma poi è Michele Santoro a criticare duramente il Cavaliere fino a dirgli “vergogna”. Quando l’ex premier inizia a leggere una lettera, ceh elenca i processi di Travaglio, che dice essergli stata scritta dai suoi collaboratori del Mattinale, a un certo punto viene interrotto bruscamente da Santoro: “Si rende conto di che figura sta facendo lei..”. “Ma che figura?”, chiede Berlusconi. “Sta leggendo una scartoffia che le hanno scritto e non sa nemmeno cosa sta leggendo. E’ vergognosa”, insiste Santoro.

“Lei si dovrebbe vergognare - replica Berlusconi - è un diffamatore professionista e lei se lo tiene qui”. Poi si alza per dargli la mano ma Santoro non gliela porge. Quindi, l’ex premier torna al suo posto, occupato per alcuni minuti da Travaglio e la pulisce accuratamente con il fazzoletto, sotto i fischi del pubblico. “Non sapete nemmeno scherzare”, si difende. Ma Santoro chiosa: “Lei non sta rispettando le regole che ci siamo dati”.

“Ha sciupato un’occasione”, afferma Michele Santoro, rivolgendosi a Silvio Berlusconi e alla lettura della lettera sui procedimenti a carcio di Marco Travaglio. Il Cavaliere sorride: “Sono vecchio, non ho potere di sintesi”. Poi aggiunge: “Sono stato votato da 11 a 13 milioni di italiani, sono tutti coglioni?”, chiede l’ex premier col sorriso sulle labbra. E dal pubblico si leva un coro di “sì”.

VINTA LA SCOMMESSA, NON SONO ANDATO VIA - “Avevano fatto scommesse che sarei andato via, che mi sarei alzato, invece le abbiamo vinto tutte noi le scommesse”. Così Silvio Berlusconi, grande sorriso stampato sul viso, chiude la puntata di ‘Servizio Pubblico’ e chiosa con uno stentoreo: “Santoro, bravo!”. Quindi si alza dalla sedia e va a stringere la mano di Michele Santoro e poi gli da’ una pacca amichevole sul braccio. Esce di scena, prima del finale della trasmissione e delle vignette di Vauro. Uscendo dallo studio, quasi in fuori onda si sente il cavaliere che si rivolge al pubblico e dice: “Ragazzi, non fatevi infinocchiare”.

 

 

 

 

 

TESO? NO PERCHE' - "No, perche’?’’ Ha risposto cosi’ Silvio Berlusconi appena entrato nello studio di Michele Santoro alla domanda se fosse teso per la trasmissione, ‘’comunque vada per me va bene’’, ha aggiunto. Berlusconi appena entrato in studio ha stretto la mano a Santoro, a Marco Travaglio e alla redazione di Servizio pubblico prima di concedersi ai fotografi.

“Ho lavorato tutto il giorno con i partiti alleati: è stato un disastro perché tutti vogliono parlare con me”. Lo ha detto Silvio Berlusconi dietro le quinte.

 

BERLUSCONI DA SANTORO - Continua la 'cavalcata televisiva' del Cavalier Berlusconi in vista delle elezioni: dopo essersi cimentato nei salotti di Lilli Gruber (non senza frizioni polemiche - VIDEO) e di Bruno Vespa (VIDEO), l'ex premier va a 'battagliare' da Michele Santoro, non certo un conduttore amico, visto che sei anni fa gli interruppe il collegamento in faccia dopo una furiosa lite (GUARDA IL VIDEO

'MI CONSENTA' SU LA7 - “Mi consenta” è il titolo della decima puntata di ‘Servizio Pubblico’, il programma di Michele Santoro che torna in onda - dopo la pausa natalizia - stasera su La7, alle ore 21.10. Ospite in studio il presidente del Popolo della libertà, l’onorevole Silvio Berlusconi. Anche su quotidiano.net potrete seguire la diretta della trasmissione, che si annuncia quantomeno 'frizzante'.

SI ACCETTANO SCOMMESSE  - Da non perdere dunque, per chio ama il genere, la nuova puntata della sfida televisiva 'Berlusconi contro tutti':  dopo aver affrontato, e criticato, il conduttore Rai Massimo Giletti (VIDEO) e la giornalista di La7 Lilli Gruber, l’ex premier, in vista delle elezioni di febbraio, è pronto al nuovo round.

Come si comporterà Berlusconi, negli studi di La7, durante il nuovo faccia a faccia? Il bookmaker anglo-maltese Stanleybet quota a 5.00 la clamorosa fuga in diretta del Cavaliere e solo a 1.20 l’eventualità che Berlusconi possa reggere il dibattito fino alla fine della puntata.

DISPOSTO A TUTTO - “Sono disposto a tutto. Vado da Santoro perche’ e’ l’unico che mi ha offerto un ‘prime time’ e non ho nulla da nascondere, non ho paura di nessuna domanda. Sono un guerriero”, ha detto Silvio Berlusconi, ai microfoni di Rtl.

IL PROMO (guarda il video)  - "Ci vado o non ci vado?". Con un Silvio Berlusconi titubante disegnato da Vauro inizia il promo della puntata di ‘Servizio Pubblico’ che andra’ in onda domani sera su La7, con il Cavaliere ospite in studio. Nel ‘lancio’ della puntata, pubblicato sul sito del programma, ci sono alcune immagini degli annunci del leader pidiellino in tv e in radio della scelta di andare da Santoro.