Roma, 11 gennaio 2013  - Antonio Ingroia, Leoluca Orlando (La Rete), Luigi De Magistris (Movimento Arancione), Antonio Di Pietro (Idv), Oliviero Diliberto (Pdci), Paolo Ferrero (Prc), Angelo Bonelli (Verdi) hanno presentato al Viminale il simbolo ‘Rivoluzione Civile Ingroia’. Il programma non indica specificatamente Ingroia come capo della coalizione ma nel documento c’è scritto che Ingroia è “il presidente di Rivoluzione Civile”.

Nel programma ‘Rivoluzione Civile Ingroia’ chiede: 1) no al fiscal compact Ue; 2) abbattere il tasso di interesse sul debito pubblico; 3) una nuova politica antimafia; 4) contrastare l’omofobia e riconoscere i diritti civili; 5) contrastare il razzismo; 6) cittadinanza per tutti i nati in Italia; 7) stop al precariato; 8) ripristino dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori; 9) detassazione delle tredicesime; 10) reddito minimo per i disoccupati; 11) premiare le imprese che investono in ricerca e creano occupazione a tempo indeterminato; 12) archiviare progetti come la Tav in Val di Susa e il ponte di Messina; 13) impedire la privatizzazione dei beni comuni a partire dall’acqua.

Il programma prevede ancora: 14) valorizzare l’agricoltura di qualità libera da Ogm; 15) eliminare l’Imu sulla prima casa ed estenderla agli immobili commerciali della Chiesa e delle fondazioni bancarie; 16) istituire una patrimoniale sulle grandi ricchezze, colpire l’evasione e alleggerire la pressione fiscale nei confronti dei redditi medio-bassi; 17) tetto massimo per le pensioni d’oro; 18) abrogare la controriforma pensionistica della Fornero; 19) una legge sul conflitto di interessi; 20) libero accesso a internet; 21) ritiro delle truppe italiane impegnate nei teatri di guerra; 22) taglio delle spese militari a partire dall’acquisto dei caccia bombardieri F-35; 23) limite di due mandati per parlamentari e consiglieri regionali.