Roma, 11 gennaio 2013  - “No, un ascolto così alto non me lo aspettavo”. E’ il primo commento di Silvio Berlusconi agli ascolti record ottenuti dalla trasmissione condotta da Michele Santoro su La7, ‘Servizio pubblico’, andata in onda ieri sera con ospite proprio il Cavaliere.

Durante la registrazione di ‘Telecamere’, che andrà in onda domenica alle 12,25, su Raitre, Berlusconi spiega: “Ieri arrivando da Santoro gli ho detto: ‘questa sera lei fa il record’. Ma degli ascolti così proprio non me li aspettavo”, riferendosi ai quasi 9 milioni di spettatori che hanno guardato la trasmissione.

MA CERTE TRASMISSIONI INDUCONO A NON PAGARE IL CANONE . - “Certo che lo pago il canone”. Lo afferma Silvio Berlusconi sulla imposta annuale alla Rai. Quando gli viene chiesto se ritiene sia una tassa giusta da pagare, il cavaliere replica annuendo con la testa, ma aggiunge: “Anche se il comportamento di certe trasmissioni Rai schierate con una parte politica che non è la nostra potrebbe indurre molti italiani a non pagare il canone. Certe trasmissioni è assurdo vengano mantenute durante il periodo elettorale”.

Tornando sul canone Rai, Berlusconi ne approfitta per attaccare nuovamente il governo dei tecnici, in merito all’aumento della tassa per il servizio pubblico: “Figurati se i professori si perdevano l’occasione di aumentare anche il canone Rai”, conclude.

MONTI PRONTO A SOSTITUIRSI A VENDOLA - “Se Bersani avesse difficoltà con Vendola, eccoli pronti a sostituirsi a Vendola”, per sostenere il Pd. Lo ha detto Silvio Berlusconi parlando di Monti e dei partiti che lo sostengono.  Per Berlusconi “la lista Monti si aggrappa alla speranza di togliere voti ai moderati, non hanno nessuna speranza di vincere, ma vogliono togliere voti a noi per offrirsi come una ruota di scorta alla sinistra”.

MONTI SI ACCORGERA' DELL'OPPORTUNISMO DI FINI E CASINI -  “Monti si è messo con una coppia, Casini e Fini, che sono il peggio della vecchia politica e si accorgerà, se non se ne è già accorto, di che personaggi sono e di che opportunismo spinto fino al limite hanno”.

VOTO UTILE, IMPORTANTE CHE LA MAGGIORANZA LA OTTENGA UN PARTITO UNICO - L’importante è che ci sia un unico partito ad ottenere la maggioranza e andare al governo. E’ il refrain di Silvio Berlusconi sul voto utile.

Il ragionamento parte da un attacco ai ‘partitini’: “I piccoli partiti sono una iattura in una democrazia”. E aggiunge: “Io preferisco la possibilità di un Paese governato da un unico partito di sinistra, anche se poi porterà un programma che spaventa perché c’è un’imposta patrimoniale e vogliono aprire le frontiere in modo indiscriminato perché gli immigrati voteranno per loro”, conclude Berlusconi.

NON UN CONTRATTO MA UN'AGENDA  - Questa volta non è un contratto con gli italiani, bensì un’agenda - nel vero senso della parola - composta da tre punti. Sotto, a suggello dell’impegno, la firma di Silvio Berlusconi. Cambia anche il luogo: non il salotto di Bruno Vespa, bensì quello di Anna La Rosa a ‘Telecamere’.

Il Cavaliere, anche questa volta, gioca la carta dell’impegno formale, con tanto di firma in calce, a realizzare alcuni punti programmatici. Li scrive nero su bianco sulle pagine di un’agenda: “Primo, abolizione dell’Imu, secondo, anche se dovrebbe essere il primo punto, cambiamento dell’assetto della Costituzione; terzo, cambiamento completo della politica tedesca adottata da questo Governo che ci ha portato alla recessione e sostegno alle imprese per risolvere il problema della disoccupazione”.

Tuttavia, dopo aver apposto la sua firma, Berlusconi precisa: “Questi tre punti li manterrò solo se avrò la maggioranza come Pdl”.

SE CI SARA' PAREGGIO IN SENATO SERVIRANNO ACCORDI TRA GRANDI PARTITI - Se si dovesse verificare un pareggio al Senato, occorrerà “trovare delle soluzioni che si cercheranno per una qualche collaborazione, un qualche accordo tra le forze politiche più importanti”. Così Silvio Berlusconi, lasciando gli studi Rai, risponde ai giornalisti che gli chiedono se come dice Bersani governa chi ha più voti anche in caso di pareggio al Senato. “In quel caso - sottolinea Berlusconi - si porrebbe un problema e allora si dovranno trovare collaborazioni tra le forze politiche più importanti”.

MONTI AL COLLE? NO, ASSOLUTAMENTE NO - “Assolutamente no”. Così Silvio Berlusconi, lasciando gli studi Rai, risponde ai giornalisti che gli chiedono se vedrebbe bene Mario Monti al Quirinale.

Berlusconi sbarra la porta a qualsiasi possibilità di un’elezione di Monti al Quirinale: “Da come si è comportato e dai risultati del suo Governo” non lo vedrebbe in nessun caso al Colle. “Devo dire - aggiunge - che il Monti che conoscevo io era un Monti finto rispetto alla realtà che è poi emersa”. Quanto all’eventualità che si profili per Monti un ruolo di prestigio in Europa, il Cavaliere taglia corto: “Non lo so, è un discorso che non mi riguarda più”.

LUNEDI' MI OCCUPO DELLE LISTE -  “Ancora non me ne sono occupato. Di liste me ne occuperò da lunedì”. Il Cavaliere ha anche ribadito che “più del 50% dei candidati arriverà dal mondo del lavoro e spero di poter contare di avere almeno quattro donne su dieci in lista”.

DISPONIBILE A COLLABORARE CON LA SINISTRA PER CAMBIARE LA COSTITUZIONE - “Io sono assolutamente disponibile a collaborare se la sinistra finalmente si schierasse sulla necessità” di cambiare la Costituzione. Lo ha detto Silvio Berlusconi durante la registrazione di ‘Telecamere’ su Rai3. “Sarei felicissimo - ha aggiunto - di votare queste innovazioni insieme a chiunque”.

NON SAREBBE UNA VITTORIA SE SOLO UNA DELLE DUE CAMERE  - “No, la vittoria non sarebbe una vittoria completa se fosse tale solo in una delle due Camere”. Così Silvio Berlusconi risponde ai giornalisti che gli chiedono se seconod lui non è scontato, come invece sostiene Bersani, che governa chi ottiene più voti ma senza avere la maggioranza in entrambi i rami del Parlamento.

PREOCCUPATO PER IL PAESE - “Sono preoccupato per il futuro del mio Paese in un momento difficile per tutta l’Europa”. L’ex premier è tornato ad insistere sulla necessità che le politiche europee cambino rotta: “L’Europa deve innescare una marcia diversa”, mentre finora “è stata egemonizzata dalle politiche egoistiche della Germania”. Tuttavia, il Cavalire si dice ottimista ma ad una condizione: “L’Italia ce la farà se gli italiani non voteranno nella direzione sbagliata, non devono più votare in maniera irrazionale”.

CASINI-FINI I PEGGIORI PERSONAGGI INCONTRATI - Sugli schermi appare la foto di Pier Ferdinando Casini, Gianfranco Fini e Silvio Berlusconi di una decina di anni fa quando vinsero tutti insieme sotto il simbolo della Casa delle Libertà. Ospite di ‘Telecamere’, Berlusconi commenta caustico: “I peggiori personaggi mai incontrati in vita mia”.

BERLUSCONI: SPERO VERONICA SIA RAGIONEVOLE - Confessa di volerle ancora bene, ma quanto al ricorso verso la sentenza di primo grado nella causa di divorzio, Silvio Berlusconi spera di raggiungere un accordo con l’ex moglie Veronica Lario per abbassare la cifra da versarle. Ospite di ‘Telecamere’ su Raitre, l’ex premier spiega infatti: “Dobbiamo incontrarci, credo ci sarà un atteggiamento assolutamente ragionevole da parte di Veronica, anche perché oggi siamo in crisi e non soltanto per quanto riguarda la situazione delle famiglie. Oggi - riferisce - ho letto numeri che mi hanno impressionato, ci sono otto milioni di individui che tra poco potranno entrare nel novero dei poveri”.

“Spero - aggiunge ancora Berlusconi - si raggiunga un accordo sensato. Sono assolutamente disponibile affinché non ci siano momenti di contrasto tra me e la madre dei miei figli e la nonna dei miei nipoti”.

Alla domanda se ritiene di non aver sbagliato avvocato, vista la sentenza sfavorevole, il Cavaliere replica: “Forse ho sbagliato giudice. E’ una cosa fuori dal senso comune pensare che per mantenere un certo livello di vita ci sia bisogno di cifre di questo genere. Il mantenimento dei figli è tutt’altra cosa, loro tra l’altro hanno avuto da me il passaggio di quote importanti del mio gruppo e quindi sono assolutamente autonomi.

Quando va in onda un video che lo ritrae assieme a Veronica ai tempi del loro matrimonio, alla domanda se si fosse commosso, confessa: “Anche adesso nei confronti di mia moglie non posso dire che i miei sentimenti non siano di grande affetto. E’ stata tra l’altro, anzi è, la madre di tre figli meravigliosi. E’ stata una madre ineccepibile, quindi da parte mia non c’è che un sentimento positivo nei suoi confronti”.

“Purtroppo - prosegue sempre Berlusconi parlando sempre della sua ex moglie - le cose del divorzio sono andate come sono andate, non si è trovato un accordo e quindi i giudici sono intervenuti con una sentenza che io non sapevo nemmeno dovesse arrivare: ero - rivela - assolutamente tranquillo, mi sono visto diverse volte a colazione e a cena con lei assieme ai nostri figli e non immaginavo ci fosse un’urgenza”.

“Questo per colpa mia, perché - riconosce - non avevo letto alcune missive dei miei avvocati e speravo che questa cosa sarebbe stata risolta su di un piano bonario, in un confronto con mia moglie che non ho mai avuto modo di avere non perché non lo abbiamo voluto, ma perché ritenevo ci fosse ancora tempo per farlo”.

 

BERLUSCONI A ADNKRONOS CONFRONTI

VIA L'IMU, NO PIANO BERSANI - “No, penso che sia da togliere completamente”. Così Silvio Berlusconi, ospite di ‘Adnkronos confronti’, a chi gli chiede se sia d’accordo con la proposta del segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, per l’abolizione dell’Imu “per chi sta pagando fino a 400-500 euro”.  “Per adesso - ha spiegato il Cavaliere - andiamo a recuperare i quattro miliardi che verranno da un fondo apposito dal ministero del Tesoro, versato ai Comuni, che non perderanno nulla. In futuro dovranno essere tolte di mezzo tutte queste imposte e si dovrà andare nella direzione di ristrutturare tutta la macchina dello Stato”.

FINI SOTTO L'UNO PERCENTO - Fli di Gianfranco Fini “è sotto l’1 per cento”. Lo ha affermato Silvio Berlusconi.

LO STATO GARANTISCA PRESTITI A IMPRESE - “Lo Stato intervenga per dare fiato alle imprese, garantendo sui crediti concessi dalle banche”.

L'ALITALIA VA DIFESA - L’italianità di Alitalia va “assolutamente” difesa, perché “se vogliamo restare un Paese da G8, non possiamo rinunciare ad avere una nostra compagnia di bandiera”.

BASTA A PRESIDENTI DI SINISTRA - ‘’Ho dentro di me un mio candidato, come si dice in pectore, che brucerei se facessi il nome. Credo che ci sia la speranza di non avere un quarto presidente della Repubblica consecutivo di sinistra’’.

ALBERTINI? RISCHIA BRUTTA FIGURA E DI REGALARE LA VITTORIA ALLA SINISTRA   - “Albertini rischia di fare una brutta figura e rischia soltanto di dare una vittoria alla sinistra, essendo lui certamente uomo di non sinistra”.

MA QUALE RIVOLUZIONE IN LIBIA, FU LA FRANCIA A VOLERLO - In Libia ‘’non era primavera araba, non era una rivoluzione della gente, Gheddafi era amato dal suo popolo’’, perché mancava la libertà ma il popolo aveva il pane e la casa gratis. E’ stata ‘’una decisione del governo francese di andare a intromettersi in una disputa interna, fatta passare come una rivoluzione’’. Svela Silvio Berlusconi, parlando a Adnkronos confronti della Libia.