È DIFFICILE giudicare una partita in presa diretta: i particolari sfuggono, le azioni sono meno nitide, i falli appaiono meno o più evidenti. Per fortuna c’è la moviola. E rivedendo il match Santoro-Berlusconi (be’, insomma, mica tutto, c’è un limite) forse bisogna aggiustare i giudizi espressi a caldo. Un pareggio? Forse. Però di sicuro Silvio Berlusconi giocava in trasferta: se fosse pareggio, in media inglese sarebbe già più due. E giocava in uno stadio quasi completamente, ossessivamente contrario (anche se Santoro aveva fatto togliere gli striscioni e impedito i cori razzistici). Inoltre, non ha giocato in difesa, anzi appena possibile ha tentato il contropiede, spesso sulle ali, sfruttando le disattenzione degli avversari (diciamo dell’avversario, il centrale Santoro spesso era immobile come un gatto di marmo, al contrario del resto della squadra, a cominciare da Travaglio per finire con le ali veloci Innocenzi e Costamagna) e nelle ultime battute anche cercando lo sfondamento centrale (la lettera a Travaglio). Forse non ha fatto gol, forse ha subito qualche pesante incursione (come l’ammissione del clamoroso errore Bundesbank-Deutsche Bank) ma tutto sommato ha dimostrato spigliatezza, velocità, reattività.

DALL’ALTRA parte? Santoro ha coperto l’area, chiuso qualche buco in difesa, ma era chiaro che era sceso in campo con l’obiettivo del pareggio, e forse soprattutto con la missione di non far rientrare l’avversario negli spogliatoi anzitempo. Per il resto si è mosso poco, ha preferito lasciare la palla ai compagni (soprattutto al centravanti di sfondamento Travaglio), ha corricchiato per il campo senza dar l’impressione di voler fare davvero male. Ci sono partite che nascono così. Certi derby che dovrebbero risolvere una stagione — oppure le elezioni — e che invece finiscono con un pallido, smunto 0-0. Ma siccome si trattava di una partita unica, senza ritorno, un vincitore bisogna che esca, a costo di ricorrere al gratta e vinci dei rigori. E allora, se dobbiamo giudicare un giocatore da un calcio di rigore, forse Berlusconi è quello che ha meritato di più la vittoria, diciamo per 5-4. Fino al prossimo incontro, naturalmente. Il campionato è corto ma qualche partita da giocare resta ancora.