Roma, 16 gennaio 2013 - Mario Monti torna in tv e lo fa davanti alle telecamere di SkyTg24, intervistato da Ilaria D'Amico. E riparte da Berlusconi:

“L’ho votato nel 1994 perché vedevo una rivoluzione liberale che non è andata avanti. E’ un vero peccato”. Lo ha detto il premier Mario Monti, riferendosi a Silvio Berlusconi, a SkyTg24 spiegando che “ero abbastanza sedotto da questa rivoluzione”. Il problema del conflitto di interesse di Silvio Berlusconi “era chiaro fin dall’inizio nel 1994. Scrissi un editoriale sul Corriere della sera dicendo che serviva un governo disciplinato e rigoroso. Quando si presentò alle camere Berlusconi disse, con mia emozione, ‘voglio proprio realizzare quello che ha scritto il professor Monti’”. Dopo le parole al miele, il ritorno allo scontro: “Gli italiani non sono matti, ma pieni di buon senso”. Monti  risponde alle accuse di Berlusconi lanciate questa mattina a ‘Radio anch’io’. “Preferisco ricordare le dichiarazioni di Berlusconi” di qualche tempo fa, dice il Professore.

AVVISO ALLA LEGA - “Credo che sia importante che gli elettori, soprattutto quelli di stampo liberale e conservatore, quelli del Nord e della Lombardia, stiano molto attenti” nel valutare Silvio Berlusconi. E’ l’invito di Mario Monti. E spiega: “La destra di Berlusconi è imbrigliata nelle sue clientele e conflitti di interesse, e nella sua distorsione di intendere la legge che ha impedito all’Italia di evolversi”. Ma Monti ne ha anche per il centrosinistra: “E’ un vero peccato che l’Italia si sia trovata e si trovi tuttora, tra una sinistra che ha fatto grandi passi avanti verso l’accettazione di un’economia di mercato ma che quando fa riforme per l’apertura alla concorrenza lo fa contro la sua storia e che ora è associata a forze della sinistra estrema che io considero conservatrici”, e appunto “una destra” come quella di Berlusconi. Da qui la convinzione di Monti che “c’è una sete di politica riformatrice che non debba pagare pegno a queste eredità storiche di destra e di sinistra”.

GRILLO - “Il suo movimento è una grande moderna espressione di dissenso e rabbia. Ha movimentato le rabbie. Quello che abbiamo in comune io e Grillo è una presa di distanza dalla politica tradizionale. Però lui è l’antipolitica, io no. Io non sono l’antipolitica, sono contro la struttura tradizionale e appesantita dei partiti”.

SPREAD - “Io passo del tempo a osservare solo un grafico che mi dà soddisfazione e che scende, quello dello spread”.  Subito dopo si è alzato in piedi e ha spiegato, indicandoli con la penna, vari punti dell’andamento dello spread tra i titoli decennali italiani e quelli tedeschi.

BERSANI - “La nostra vocazione è quella di prendere un voto in più di Bersani. Ma quel partito ha decenni di storia alle spalle, noi siamo nati adesso”: Lo dice Mario Monti, ospite de ‘Lo spoglio’ su SkyTg24, per poi aggiungere: “Ma saremo molto attenti prima di considerare eventuali coalizioni”. "A governare il Paese deve essere chi è incaricato dal capo dello Stato a formare un Governo e ottiene la fiducia del Parlamento. I voti credo che giovino. Ma fa riflettere che, da molti anni, il governo che ha fatto le riforme sempre rinviate sia stato un Governo nel quale nessuno aveva preso voti”.

IMU - Mario Monti toglierà l’Imu se tornerà al governo? “Non prendo impegni, non faccio promesse”. E spiega: “Credo che la vita degli italiani sia stata resa più difficile e le tasse siano state rese più alte da quelli che per 10 anni hanno fatto promesse poco mantenibili”.

SANITA' E LAVORO - “Parliamoci chiaro, se certi ospedali non funzionano è perché c’è qualcuno che ha rubato”.  “Oggi ho parlato con il ministro del Lavoro Elsa Fornero” a proposito della cassa integrazione straordinaria per lo stabilimento Fiat di Melfi. “La prima risposta che mi ha fornito è che è normale. Quando per un certo periodo delle linee di produzione si fermano per adattarsi a un nuova produzione non è un periodo di crisi, è di transizione, e normalmente la cassa integrazione c’è”.

“Una impresa multinazionale ha il diritto ed il dovere di essere competitiva ma ha anche il dovere di ricordarsi qual è quel Paese che l’ha resa grande’’. Marchionne? “Non sostengo, non ho nessuna ragione per sostenere Marchionne. Non mi sono mai posto il problema dell’uniformita’ tra il pensiero di Marchionne e il mio”, sottolinea il premier.

IL NO AI MATRIMONI GAY - “Il mio pensiero è che la famiglia sia costituita da un uomo e da una donna. Credo che la famiglia sia fondata sul matrimonio e che i figli siano cresciuti da un padre e una madre. Il parlamento può trovare le forme per disciplinare altre forme di convivenza”.

RITIRO DE GIORGI - Nessuno ha chiesto ad Alessio De Giorgi di ritirare la propria candidatura dalla lista Monti. Lo afferma lo stesso premier: "Certamente, no’’, risponde Monti a Ilaria D’Amico. ‘’Questa scelta che il candidato De Giorgio ha fatto è una scelta che rispetto’’, aggiunge. Quanto all’ipotesi che il ritiro sia legato alla pubblicazione delle foto di De Giorgi, Monti replica: ‘’Penso di sì ma quelle immagini non le ho guardate’’.

CRISI - “La crisi finanziaria credo di poter dire che sia finita, quella dell’economia produttiva e quella sociale non è finita, è un’emergenza grande come quella finanziaria, e richiede più tempo, spalle larghe e lo sforzo coordinato di diverse forze politiche, e richiede soprattutto che si riduca la spesa pubblica”.

QUIRINALE E MOGLIE - "La mia coscienza mi diceva: ‘C’e’ un Quirinale che t’aspetta’ ‘’. ‘’Il Quirinale è una posizione di grande importanza - aggiunge - Il mio governo ed io siamo figli di una grande uomo al Quirinale. Mi auguro che in futuro ci siano situazioni anomale che hanno indotto il presidente a prendere una decisione cosi’ atipica per la storia italiana’’, conclude.

OBAMA e HOLLANDE - Mario Monti democristiano? “Non c’è niente di male ad esserlo, ma non lo sono”. Il Professore si sottopone al gioco di Ilaria D’Amico su chi avrebbe votato all’estero. E allora negli Usa “certamente Obama”, mentre in Gran Bretagna tra Milliband e Cameron “nessuno dei due”. In Germania Steinbruck o Merkel? “Nessuno dei due, avrei votato per una grande coalizione”. Hollande o Sarkozy? “Hollande, giova di più alla politica europea ed è più disposto di Sarkozy a cedere quote di sovranità della ‘grande Francia’”. Insomma, “risposte in parte di destra e in parte di sinistra. Ma vale di più il merito delle questioni o la bandierina?”.