Roma, 18 gennaio 2013 - Il Viminale ha ammesso alle prossime elezioni politiche i simboli di 15 liste ricusate su un totale di 34. Tra questi c'è anche quello della Lega Nord, in un primo tempo ricusato a causa di una M maiuscola nel nome Tremonti contenuto del contrassegno e che poteva creare equivoci con la Lista Monti. La Lega ha modificato il suo simbolo secondo le indicazioni del Viminale ed ha avuto il via libera. Ammontano quindi in totale a 234 (219 sono stati subito ammessi e 15 sono stati ammessi adesso) i simboli che parteciperanno alla competizione elettorale.

Fra le liste ricusate, e non ammesse successivamente - riferiscono dal Viminale -  8 presenteranno ricorso in Cassazione. Ricorreranno alla Suprema Corte - nonostante l’ammissione - anche due liste, quella della Lega Nord e del Partito dei Pensionati: la prima contro la lista ‘Prima il Nord’ e la seconda contro quella dei ‘Pensionati e invalidi giovani insieme’, perché ritenute troppo simili e dunque a rischio ‘confusione’ per gli elettori.

Non ha invece presentato nè modifiche nè ricorsi Danilo Foti, depositante del falso M5S, del tutto identico a quello presentato da Grillo, tranne per la scritta 'beppegrillo.it' che appare sull'originale e nemmeno i depositanti del 'simbolo civetta' 'Riviluzione Civile' del tutto simile a quello del magistrato Antonio Ingroia ma senza la scritta 'Ingroia'.

Questo l’elenco delle 15 liste, inizialmente ricusate e ora ammesse dal Viminale, che potranno quindi ‘correre’ nella competizione elettorale: Partito Pirata, Noi Consumatori - Liberi da Equitalia, Movimento Idea Sociale Mis, Partito Comunista, Lega Padana, Rsi Nuova Italia, No alla chiusura degli ospedali, Forza Italiani, Partito dei Cittadini, Proletari Comunisti Italiani, Movimento No Euro, Lega Nord, Consortio Vitae, Voto di Protesta - Diritto alla Dignità, "Viva l’Italia".