Roma, 19 gennaio 2013 - Beppe Grillo da Lecce prosegue l’attacco ai sindacati: “Sono collusi con il potere, non ce l’ho con i piccoli, ma con la Triplice, Cgil, Cisl e Uil, sono la stessa cosa dei partiti”.

“Con la Fiom condividiamo un sacco di battaglie come quella Tav”, ha spiegato riferendosi alla costaola dei metalmeccanici della Cgil.

Grillo ieri aveva detto: "I sindacati sono una cosa del passato, noi abbiamo bisogno di altre idee”.

“Non voglio eliminare i sindacati: sono già eliminati dalla storia”, ha spiegato Grillo. “E parlo della triplice non certo dei piccoli sindacati come la Fiom o i Cobas con cui abbiamo anche condiviso delle battaglie”, ha ricordato.

Il giorno dopo le dichiarazioni che hanno suscitato indignazione bipartisan e reazioni dure dei sindacati, il leader del Movimento 5 stelle non abbassa i toni ma continua l’attacco frontale: “i sindacati diventeranno inutili, mettiamo gli operai nei Cda delle aziende”, dice dal palco di piazza Sant’Oronzo, gremita nonostante la pioggia.

Il dito viene puntato indistintamente contro tutta la classe politica, da Monti “curatore fallimentare dell’Italia, che ci ha portato in queste condizioni”, a Berlusconi che “non esiste, è un ologramma, è solo uno spot, parlare con lui è come parlare con Mastro Lindo”, senza risparmiare il Presidente della Repubblica, “un vecchietto di 85 anni che si muove con tre Maserati”.

Il senso del comizio è sintetizzabile in una frase ripetuta più volte: “tutti a casa”, perché “la politica ha distrutto l’Italia - dice Grillo - ora siamo davvero in emergenza, abbiamo bisogno di un piano B”.

Nel Paese nulla si salva: “gli ospedali sono posti pericolosi” dove “i medici troppo spesso sbagliano le diagnosi”, “Equitalia dev’essere abolita”.

E poi giù contro i giornalisti “collusi”, “servi dei giornali finanziati con i soldi pubblici”, e i politici “belve”, che “finanziano le campagne elettorali grazie alle banche”, trampolino di lancio per promettere: “Il Movimento 5 stelle non prenderà mai rimborsi elettorali”.

E, ancora, Grillo si scaglia contro la scelta dell’Italia di fornire supporto alla Francia nei bombardamenti in Mali: “Siamo in guerra e nessuno ce lo dice, dobbiamo scoprirlo dai giornali”.

LA CAMUSSO: SOLO UNA BOUTADE - “Una boutade per farsi propaganda”. Così il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ha risposto oggi a Beppe Grillo, che in un comizio a Brindisi aveva definito i sindacati come una struttura vecchia, da eliminare. “Grillo si commenta da solo - ha detto Camusso a margine di un convegno a Milano - non intendo continuare a discutere di una boutade che è stata fatta solo per farsi propaganda”.

BONANNI: GRILLO GIOCA COL FUOCO  - “Grillo gioca col fuoco. Alla veste di giullare aggiunge gli stivaloni del despota”. Lo ha detto ai microfoni di Radio Capital il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, tornando a commentare l’attacco di Beppe Grillo ai sindacati. “Il suo discorso - ha aggiunto - è oscuro e bieco e dimostra la situazione di grave degrado in cui si trova l’Italia”.

Grillo, ha sottolineato ancora, “ha usato l’espressione ‘eliminare i sindacati’, solamente i despota e i dittatori hanno eliminato un’espressione democratica della società civile che autonomamente si organizza”. In Italia, ha poi affermato, “non c’è nulla che funzioni più vivacemente dei sindacati e lo dimostra il fatto che nessuno può vantare milioni e milioni di iscritti. Il mondo sindacale - ha concluso - deve essere di esempio per le forze politiche e per tutto ciò che garantisce la democrazia”.

CENTRELLA: MA HA MAI LAVORATO GRILLO? - “Ma Grillo ha mai lavorato? Penso di no”. Giovanni Centrella, segretario generale dell’Ugl, commenta così su Twitter alle dichiarazioni di Beppe Grillo contro il sindacato. In un altro messaggio il leader sindacale aggiunge: “Parlo di lavoro vero. Ha mai fatto l’operaio? Il muratore?”.