Roma, 18 febbraio 2013 - Berlusconi ha iniziato la sua giornata attaccando la Lega, per poi finire ad abbracciare Maroni sul palco della Fiera di Milano, dopo essere stato contestato da un uomo che ha lanciato degli aeroplanini di carta in direzione del palco.

La Lega ha fatto la scelta, ha detto 'mi insedio nel Nord'”. Dopo Piemonte e Veneto “gli abbiamo dato anche la possibilià di avere anche la Lombardia, però potremmo sempre far cadere le giunte delle tre regioni se questi ci creassero delle difficoltà centralmente nel governo”, ha detto Silvio Berlusconi parlando alla Confindustria di Monza, a proposito dei rapporti con il Carroccio, ai microfoni di Sky Tg24, spiegando che per questo motivo sa “di poter avere mano libera”.

Poi salendo sul palco della Fiera di Milano per la convention elettorale per lanciare il leader della Lega come governatore della Lombardia, Roberto Maroni ha affermato: “Il mio presidente preferito... E non solo del Milan”, riferendosi naturalmente a Berlusconi. Maroni è stato accolto sul palco da un caloroso abbraccio di Berlusconi che ha affermato quando lo ha visto arrivare dalla platea: “Uè, eccolo qua”. Il leader del Carroccio ha spiegato: “Sono qui perché sono il candidato governatore della coalizione che mette insieme fra gli altri il Pdl e la Lega, e voglio fare il governatore di tutta la coalizione”.

"Ti ringrazio presidente per la fiducia che mi hai accordato - ha continuato -. La Lombardia è la Regione più importante d'Italia e non possiamo lasciarla alla sinistra". Ancora: "Io ho accumulato esperienze significative anche per la fiducia del presidente Berlusconi e lo voglio ringraziare anche per questo. Come ministro io sono riuscito a fare quello che volevo ed era giusto fare perche' lui mi ha sempre consentito di farlo e sostenuto", come "quella riforma delle pensioni che se non l'avessero smontata oggi non ci sarebbero gli esodati. Ma soprattutto ti voglio ringraziare per quello che abbiamo fatto nell'ultimo governo" con "l'aggressione alla criminalità organizzata che abbiamo fatto noi non l'ha fatta nessuno. Men che meno quei cialtroni della sinistra". Un "intervento rozzo ma efficace", lo ha definito Silvio Berlusconi interrompendolo.
 

Berlusconi e Maroni si sono abbracciati e la platea, composta soprattutto di sostenitori del Pdl, ha riservato un lungo applauso al candidato governatore. Berlusconi questa mattina aveva detto che “la Lega non deve rompere le balle”. A Milano ha invece affermato: “La Lega sarà nel nostro governo come un solido e leale alleato”.

GRILLO CATTIVISSIMO - L'ex premier in giornata ha attaccato anche Grillo sul suo forfait a Sky. “Io ci starei al confronto con Grillo come con chiunque altro - continua Berlusconi - ma credo a lui non converrebbe perché dello Stato e dei conti dello Stato non sa proprio nulla”.

E ancora: "Grillo non è andato in tv perché la telecamera, ritraendolo da vicino, avrebbe scoperto la sua intima natura di cattivissimo", ha detto Berlusconi in una intervista a Rtl. Il presidente del Pdl si è pure detto certo che Grillo non farebbe mai un confronto televisivo con lui.

MONTI DISPERATO - “Capisco che Monti - sostiene il Cavaliere - sia disperato vedendo da vicino la possibilità che il suo centro con Casini e Fini non abbia nemmeno rappresentanti in Parlamento, visto che è molto probabile non arrivi al 10%, e quindi resteranno tutti fuori dal Parlamento compresi i signori Casini e Fini che immagino saranno molto addolorati dopo trent`anni di presenza nelle Camere”.

NON TEMO CROZZA - “Ho molta simpatia per Crozza, per la sua intelligenza, per la sua duttilità, per la sua capacità imitativa dei vari protagonisti della politica però non ho mai avuto timore di lui perché la satira è satira, e, anzi, quando nella satira si esagera viene fuori un boomerang per chi la fa e per la parte politica di chi la fa”.

“Quindi non ho formulato nessun giudizio su questo, ho semplicemente detto anticipatamente - sottolinea - che mi sembrava un errore tenere il festival, che assorbe una grandissima audience, proprio una settimana prima dell`ultima settimana delle elezioni quando in televisione erano stati già programmati gli interventi di tutti i leader di partiti e partitini politici che concorreranno alle elezioni. Poteva andare due settimane dopo, non credo che un festival delle canzonette sia una tragedia se venga spostato due settimane dopo”.
Ma chi è il miglior imitatore di Berlusconi? “Alla fine chi mi imita meglio - dice il Cavaliere - sono io. Non mi chiede di fare l`imitazione di me stesso, sono troppo bravo, sarebbe un`arma impropria durante la campagna elettorale”.
 

STOCCATA A BERSANI - "Con 3 milioni di disoccupati, per Bersani qual è la cosa più importante? Il falso in bilancio. Questa è una cosa quasi caricaturale", dice Berlusconi, che ha ribadito che sotto il suo governo questo reato non è stato depenalizzato.

L'ADDIO DI RATZINGER - “Ho sempre ammirato l`intelligenza di Ratzinger, nel senso etimologico del termine, la capacità di ‘intus legere' nelle cose, nelle situazioni, ho sempre avuto con lui un rapporto cordialissimo e ho una profonda considerazione della sua dolcezza. E una grande perdita per la Chiesa”.

 "La Chiesa - aggiunge parlando del possibile successore - è universale e credo che ci sia possibilità per qualunque soluzione. Quello che è importante non è il colore della pelle o la provenienza ma la fede vera di chi sarà il nuovo Papa”.