Roma, 19 febbraio 2013 - Oscar Giannino è pronto a fare un passo indietro e a rinunciare alla candidatura a premier per ‘Fare per fermare il declino’, dopo il caso del master all’università di Chicago, mai conseguito dal giornalista. A decidere sarà domani la Direzione nazionale del movimento. "Se la mia credibilità è un problema per la credibilità del nostro movimento, sono pronto ad andarmene", ha detto il giornalista.

Durante una conferenza stampa convocata nella sede romana di 'Fare per fermare il declino', Giannino ha riconosciuto che l’inserimento del master alla Booth University di Chicago - mai conseguito - in alcuni sui curricula circolati sul web "ha un impatto negativo sul movimento, ed è motivo per me di grande amarezza". Dunque, "se la mia credibilità totale offusca quella di 'Fare', vorrà dire che separerò la mia credibilità da quella del movimento: sono pronto a sparire nel nulla, mi spiace solo che questo autogol aiuti il centrodestra e il centrosinistra".

Il giornalista ha poi rivelato di aver "valutato in questi giorni l’ipotesi del passo indietro", ma non ha chiarito se domani si presenterà dimissionario davanti alla Direzione nazionale, unico organo del movimento. Restano "sofferenza e amarezza di questa comunità che non merita di essere sotto schiaffo" per quello che Giannino ribadisce essere "solo un equivoco", anche se "grave". Dunque domani "sono disponibile a qualunque tipo di valutazione da parte della Direzione, e a farla mia con la massima disponibilità". 

ZINGALES: VICENDA TRISTE, MA NON SPECULO - "Non voglio speculare su questa vicenda, che è molto triste". Il professore Luigi Zingales così commenta da Chicago, con il Corriere.it, il caso di Oscar Giannino, leader di Fermare il declino, pronto a fare un passo indietro dopo l’affaire del master di studio in Usa, caso sollevato proprio dallo stesso Zingales. "Ho detto tutto quello che dovevo dire e, come ho già spiegato chiaramente nella lettera, mi sono dimesso perché una bugia in tv rompe il legame di fiducia tra rappresentanti politici e cittadini. Perciò non ho voglia di dire altro", spiega oggi.