Roma, 20 febbraio 2013 - La decisione sulle dimissioni annunciate ieri da Oscar Giannino arriva dopo quattro ore e mezza di riunione della direzione di ‘Fare per fermare il declino’, chiusa all’hotel Diana di Roma per decidere. E arriva con un tweet.

IL TWEET - E quando ancora la direzione non è terminata, arriva 'in diretta' l'annuncio su twitter dello stesso Giannino: “Dimissioni irrevocabili da presidente in Direzione. I danni su di me per inoffensive ma gravi balle private non devono nuocere a Fare per Fermare il declino”,  ha scritto.

“E’ una regola secca: chi sbaglia paga - continua Giannino in un altro tweet - Deve valere in politica e soldi pubblici, io comincio dal privato. Ora giu’ a pestare dx, sx e centro!”.

IL NUOVO PRESIDENTE - L’avvocato Silvia Enrico è il nuovo presidente di ‘Fare - Per fermare il declino’ dopo le dimissioni di Oscar Giannino. E’ la decisione della direzione del movimento riunito dalle 12 di oggi. "Giannino non ha voluto sentire ragioni, è stato irremovibile", racconta uno dei 18 membri della direzione.

Silvia Enrico, nata ad Albenga nel 1976, si legge sul sito del movimento, ha iniziato la sua esperienza professionale a Milano nello studio del professor Francesco Galgano e dopo un periodo in uno studio internazionale, ha fondato sempre a Milano nel 2009 lo studio legale 4legal. Il suo ambito di specializzazione è il diritto societario e commerciale.

L'ALTRO TWEET - ‘’Vedo che c’è chi continua e parla di dimissioni farsa ma se eletto il seggio resta a ‘Fare’’’. Così Oscar Giannino, su twitter, rispetto alle sue dimissioni da presidente del movimento.

E ORA CHE SUCCEDE? - “Giannino rimane, al momento, candidato premier di Fare per fermare il declino”, ha detto Franco Turco, coordinatore del movimento di Giannino a Cagliari e membro della direzione nazionale di Fare. Turco ha descritto Giannino come “molto provato dalla vicenda, ha avuto durante la riunione uno sfogo amaro e molto personale. Rimane candidato premier e abbiamo tutti chiesto che rimanga nel partito”.

Stesso concetto ribadito da Alberto Pera, candidato alla Camera nella circoscrizione Lazio 1: “Giannino si è dimesso da presidente di Fare, ma crediamo tutti che rimarrà nell’agone politico”. La direzione ha poi formalizzato la richiesta a Giannino di rimanere nel partito nel documento finale al quale si sta lavorando per apportare gli ultimi ritocchi. 


MARONI  - Oscar Giannino? “Che delusione... Sembra non abbia neanche le due lauree in economia e giurisprudenza”, attacca il segretario della Lega {{WIKILINK}}Roberto Maroni {{/WIKILINK}}questa mattina a Omnibus commentando la vicenda del leader di Fare dimissionario dopo la notizia del finto master a Chicago.

Maroni ha denunciato nei confronti di Giannino una certa benevolenza. “Quando è successo la storia di Renzo Bossi è stato massacrato, adesso con Giannino si dice ‘ah sì, però..’. Penso invece che per uno che si presenta come grande moralizzatore e si scopre che tarocca titoli di studio e vanta lauree e master che non ha preso, bhè insomma qualche conseguenza dovrebbe esserci”.

“Io ho una laurea di giurisprudenza e l’ho presa davvero, andate pure a controllare”, dice scherzando Maroni. E a chi gli chiede se ha corteggiato Giannino, ha replicato: “Non l’ho corteggiato, mi incuriosiva, abbiamo parlato a lungo di possibili intese, ma lui ha detto di no perché noi abbiamo fatto l’accordo con Berlusconi e la storia è finita lì”.
 

IL COFONDATORE  - “Non perdiamo tempo, se uno ha fatto un errore, e Oscar ne ha fatto uno evidente, lo dice pure lui, è inutile stare a girare. C`è un errore, si ammette, ci si scusa, si traggono le conseguenze, si offrono le dimissioni: è un altro esempio unico nel panorama politico italiano”, ammette Alessandro De Nicola, cofondatore di Fare, per fermare il declino, ad Agorà, su Rai Tre.
“Ho parlato con Oscar - aggiunge De Nicola - non vive un momento semplice, chi lo vivrebbe?

DE MAGISTRIS - “È brutto accanirsi in un momento in cui c`è un`ammissione di colpe e di responsabilità. È un segnale molto brutto: se chi si presenta come novità poi inizia in questo modo non c`è da essere incoraggiati”, ha affermato, fra l’altro, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris.