Roma, 26 febbraio 2013 - Angelino Alfano interviene in nottata per affermare che i dati del Viminale ‘’sono solo ufficiosi’’, ‘’soggetti inevitabilmente ad un margine di errore’’, ‘’certamente superiore allo scarto dei voti, davvero minimo, che si registra tra le prime due coalizioni della Camera’’. Alfano chiede al ministero di dichiarare il ‘’too close to call, cioè l'impossibilità di dichiarare il vincitore considerato lo scarto irrisorio di voti a livello percentuale ed assoluto’’.

‘’Solo gli Uffici Centrali circoscrizionali e solo l’Ufficio Centrale presso la Corte di Cassazione - spiega Alfano - potranno calcolare con certezza, sulla base dei verbali di tutte le sezioni, la coalizione che ha effettivamente conseguito il maggior numero di voti ai fini dell’assegnazione del premio di maggioranza nazionale”.

 

Il segretario del Pdl già nella prima serata era intervenuto per commentare i dati disponibili: "Noi oggi pensiamo di essere la coalizione di maggioranza relativa nel Senato della Repubblica", si tratta di un risultato "straordinario", aveva detto.

“Un successo nel quale abbiamo sempre continuato a confidare per cui la prima cosa che ho il dovere di dire è un caloroso, forte, sentito ringraziamento agli elettori che hanno continuato a credere in noi, quei milioni che hanno creduto in noi quando tutto induceva a non farlo. Un risultato straordinario del quale siamo soddisfatti, ho già sentito Berlusconi per ringraziarlo, un risultato che si deve alla sua grinta”, aggiunge Alfano parlando con i giornalisti.

SU MONTI - "Avevamo indovinato il diminutivo, centrino", risponde Alfano intervenendo nella sala stampa allestita alla sede del partito a via dell'Umiltà alla domanda su Mario Monti. ‘’Per le recriminazioni e le occasioni mancate avremo modo di commentare a freddo, quando tutti i dati saranno consolidati’’.