Roma, 23 febbraio 2013 - Avviso ai cittadini, è in arrivo un ingorgo istituzionale: insediamento di Camera e Senato, elezione dei presidenti dei due rami parlamentari, formazione dei gruppi e delle commissioni, consultazioni del Quirinale per la formazione del nuovo governo, nomina del presidente del Consiglio e dell'esecutivo, giuramento del nuovo governo, elezione del nuovo presidente della Repubblica e suo insediamento al Quirinale. E' questo il menù che aspetta gli italiani da oggi al 15 aprile. In 50 giorni la Repubblica cambierà volto e i volti di molti dei suoi rapresentanti istituzionali.

OPZIONI DEI LEADER - Primo passaggio tecnico: la convocazione dei nuovi parlamentari, che sarà tuttavia possibile solo dopo che i vari leader di partito, candidatisi in più circoscrizioni, avranno esercitato le rispettive opzioni consentendo i ripescaggi dei primi dei non eletti. Camera e Senato debutteranno il 14 marzo per eleggere i propri presidenti.  A cascata, si costuiranno i gruppi parlamentari e i gruppi designeranno i rappresentanti nelle varie commissioni. A questo  punto scatterrano le consultazioni ufficiali del Capo dello Stato - quelle non ufficiali sono già in corso da ieri... -  per la formazione del nuovo governo, l'ultimo delicato impegno di Giorgio Napolitano.

SEDUTA COMUNE - Il presidente della Repubblica uscente manterrà i propri poteri fino all'ultimo giorno del suo mandato, che scade il 16 maggio e, proprio per allentare l'ingorgo istituzionale, farà giurare il nuovo governo prima che il Parlamento in seduta comune, il 15 aprile, eleggerà il suo successore. Per il nuovo settennato al Quirinale Napolitano ha già proclamato la sua totale indisponibilità.